Valter VELTRONI - Presidente del Consiglio Maggioranza
XIII Legislatura - Assemblea n. 415 - seduta del 30-09-1998
1998 - Governo I Prodi - Legislatura n. 13 - Seduta n. 3
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

onorevole Rallo, nella precedente risposta ho sottolineato la gravità, e per l' Italia l' inaccettabilità, dell' incidente occorso il 24 settembre scorso al motopeschereccio Orchidea, che ha determinato la scomparsa, come abbiamo detto, del direttore di macchina Rosario Margiotta. vorrei ricordare che la gravità dell' incidente è stata immediatamente fatta presente dall' ambasciatore d' Italia in Libia al governo di Tripoli, sottolineando l' assoluta sproporzione della reazione della motovedetta libica e deprecando, quindi, le tragiche conseguenze di quell' inseguimento. da parte italiana, come accennato, si è chiesto in via ufficiale al governo libico di avviare un' inchiesta coordinata, volta ad accertare lo svolgimento dei fatti e le responsabilità. le due versioni dei fatti, quella di parte italiana — che ho riportato prima nella risposta e che ho ragione di ritenere corrisponda al succedersi degli eventi — e quella di parte libica, come accade sovente, non coincidono quanto alla fissazione incontrovertibile del punto in cui è stato individuato il battello. ribadisco, però, che in ogni caso, quale che sia questo punto, ci troveremmo in presenza di una reazione libica concretatasi in manovre sproporzionate che hanno avuto un epilogo tragico. da parte libica, è stato espresso rammarico per quanto avvenuto: un terribile incidente a seguito del quale è stato assunto l' impegno a collaborare perché simili eventi non abbiano più a verificarsi in futuro. come ho già sottolineato, la protezione delle nostre imbarcazioni nel canale di Sicilia costituisce un elemento fondamentale in una più ampia opera di rilancio della cooperazione mediterranea, in particolare con quei paesi che, come la Libia e la Tunisia, si affacciano sulla sponda sud del Mediterraneo e con i quali il contenzioso sulla pesca si trascina ormai da parecchio tempo. l' Italia, per parte sua, già da tempo, nell' ambito della propria strategia di rilancio delle relazioni bilaterali con i paesi rivieraschi del Mediterraneo, si è posta l' obiettivo di assicurare la piena tutela dei legittimi interessi nazionali nel settore della pesca. questa tutela andrà promossa anche attraverso la creazione di società miste, binazionali e trinazionali, al fine di uno sfruttamento comune delle risorse ittiche e, più in generale, per lo sviluppo economico delle popolazioni costiere. in merito alla possibilità richiamata nella sua interrogazione, onorevole Rallo, di concludere accordi di pesca, vorrei però richiamare l' attenzione sul fatto che, dalla fine degli anni Settanta , le competenze per la gestione nel settore della pesca dei rapporti bilaterali fra gli stati membri dell' Unione Europea e gli Stati terzi sono state trasferite in via esclusiva in sede comunitaria. la Comunità, peraltro, non ha mai potuto pervenire alla conclusione di accordi in materia con la Tunisia e la Libia, mancando la volontà in questo senso di questi due paesi.