Valter VELTRONI - Deputato Opposizione
XIII Legislatura - Assemblea n. 415 - seduta del 30-09-1998
Sfiducia al Governo
1998 - Governo Ciampi - Legislatura n. 11 - Seduta n. 296
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

signor presidente , ancora oggi le notizie delle agenzie ci danno la misura e la percezione di quanto sia grave la situazione nel Kosovo, che lei ha richiamato, e quanto sia pesante il prezzo in termini di vite umane e di diritti umani che si sta consumando in quel conflitto. vi sono circa 280 mila sfollati e rifugiati e la situazione umanitaria, in particolare, non può che destare l' attenzione di tutte le cancellerie. tale situazione è aggravata dal permanere delle ostilità sul terreno e dal mancato avvio di un dialogo sostanziale. la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell' Onu del 23 settembre scorso sancisce la determinazione della comunità internazionale a fronteggiare l' emergenza umanitaria e a promuovere, come lei ha richiamato, il rientro dei rifugiati nei luoghi di residenza in vista della stagione invernale. ad entrambe le parti (Belgrado e Pristina) è stata rivolta la richiesta di interrompere le ostilità e di adottare immediati provvedimenti per migliorare la situazione umanitaria nonché di avviare subito e senza precondizioni il dialogo con un preciso calendario di lavoro per una soluzione politica della crisi entro le frontiere della Repubblica federativa jugoslava. a Belgrado, in particolare, viene richiesto che le forze di sicurezza cessino le azioni di repressione contro i civili e si ritirino; che sia consentito il monitoraggio internazionale nella regione con piena libertà di circolazione; che siano prese misure concrete per il rientro dei rifugiati nelle loro case e che venga avviato il dialogo con misure di fiducia che valgano a migliorare il clima esistente. alla parte kosovara vengono altresì rivolte raccomandazioni chiare perché finiscano le azioni terroristiche e sia accettata la logica del dialogo. l' elemento centrale della risoluzione dell' Onu è il riconoscimento che il deterioramento della situazione in Kosovo rappresenta una minaccia alla pace e alla sicurezza regionale e che, alla luce del rapporto che il segretario generale dell' Onu presenterà sul grado di adempimento da parte di Belgrado delle raccomandazioni internazionali, potranno essere prese in considerazione altre azioni ed altre misure per la pacificazione nell' area. i paesi del gruppo di contatto, tra i quali vi è l' Italia, hanno convenuto di recente di effettuare un passo, sia presso Milosevic sia presso Rugova, per rappresentare i termini della risoluzione, segnalare l' unitarietà di intenti del gruppo stesso, chiedere la massima collaborazione per la gestione dell' aspetto umanitario, sostenere le proposte negoziali per la soluzione politica del problema, di cui l' inviato americano Hill, si è fatto interprete in queste settimane. con queste decisioni la comunità internazionale ha inteso dare a Belgrado, anche con il consenso della Russia, un forte segnale delle aspettative di una svolta in tempi brevi dei suoi comportamenti in Kosovo e fornirgli altresì l' opportunità di evitare un intervento internazionale drastico, motivato dall' emergenza umanitaria. il governo italiano proseguirà la propria azione in tutte le sedi, da un lato per ottenere da Belgrado impegni precisi per il rientro dei profughi, per la ricostruzione delle abitazioni danneggiate, per il libero accesso nella regione alle organizzazioni umanitarie e agli osservatori internazionali e, dall' altro, per favorire una soluzione politica basata sul dialogo tra le parti per il raggiungimento di uno statuto di ampia autonomia del Kosovo con elementi di autogoverno all' interno delle frontiere della Repubblica federativa jugoslava. il governo italiano ribadisce la propria volontà di sostenere tutte le iniziative di pressioni politica nonché di sostegno umanitario alle popolazioni colpite, previste dalla risoluzione numero 1199 nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e sostiene i preparativi di strumenti di dissuasione da parte della NATO. il governo italiano ribadisce altresì che è nel quadro dell' Onu che debbono essere comprese eventuali ulteriori misure ed iniziative.