Valter VELTRONI - Deputato Opposizione
XIII Legislatura - Assemblea n. 350 - seduta del 30-04-1998
1998 - Governo Ciampi - Legislatura n. 11 - Seduta n. 175
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

onorevole Pistone, penso che lei sarà d' accordo se nello spazio che ho a disposizione concentrerò la mia risposta sulla seconda parte della sua interrogazione, quella che riguarda il caso di Silvia Baraldini, essendosi il caso di Dino Frisullo risolto positivamente per effetto, come lei ha detto, della congiunta pressione esercitata dal Governo, dal Parlamento, dalle forze della società civile italiana. riguardo invece al caso di Silvia Baraldini, condannata negli Stati Uniti a 43 anni di carcere per concorso in associazione di stampo terroristico, ricordo che la nostra connazionale è detenuta negli Stati Uniti dal 1984, quindi ha già scontato 14 anni di detenzione. il governo italiano ha finora avanzato alle autorità statunitensi cinque richieste di trasferimento in Italia, basate essenzialmente su motivazioni di ordine umanitario, ai sensi della Convenzione di Strasburgo, onde consentire alla nostra connazionale di scontare nel nostro paese i residui due terzi della pena. i principali motivi del non accoglimento da parte americana sono, a quanto risulta, due. il primo si fonda sulla perdurante indisponibilità di Silvia Baraldini a collaborare con le forze dell'ordine sui suoi passati collegamenti ed attività. questa collaborazione, i cui contenuti, comunque, non rivestirebbero più, in considerazione del tempo trascorso, un interesse concreto per la polizia, viene da parte americana considerata importante in termini di principio. il secondo motivo risiede nella perdurante convinzione americana che da parte nostra non si sia in grado di fornire adeguate garanzie sulla durata e sulle modalità della pena che la Baraldini sconterebbe in Italia in caso di un suo trasferimento. su questo punto, nonostante i ripetuti contatti intercorsi tra i rappresentanti dei due governi, volti ad approfondire gli aspetti giuridico-legislativi del trattamento detentivo in Italia, da parte americana si continuano a considerare inadeguate rispetto alla normativa statunitense le disposizioni della legge italiana, in particolare quelle concernenti gli istituti della semidetenzione e della libertà condizionata. numerosi e ad altissimo livello sono stati, inoltre, gli interventi svolti da parte italiana per sostenere la richiesta. basta ricordare gli interventi del ministro degli Esteri , del ministro guardasigilli e recentemente quello che io stesso ho compiuto con il vicepresidente Gore; ricordo anche l' intervento ripetuto del presidente del Consiglio . il ministro di grazia e Giustizia a nome del Governo ha già espresso, in un recente comunicato, l' amarezza e lo sconcerto per la risposta negativa del 14 aprile, fatta pervenire dal governo degli Stati Uniti alla quinta domanda di trasferimento per l' esecuzione della pena in Italia della Baraldini e, pur apprezzando l' attenzione prestata da quel Governo alla vicenda, poiché per la prima volta la risposta è stata inviata dall' attorney general , ha ritenuto per alcuni versi poco comprensibili le motivazioni addotte. chiedo solo un secondo, signor presidente . il governo italiano aveva peraltro adito fin dal 16 marzo il comitato europeo per le questioni penali del Consiglio d' Europa , ai sensi dell'articolo 23 della convenzione del 1983 sul trasferimento delle persone condannate, affinché intervenisse nei confronti delle autorità di Washington, così come deciso in Parlamento...