Valter VELTRONI - Deputato Opposizione
XIII Legislatura - Assemblea n. 333 - seduta del 25-03-1998
1998 - Governo I Amato - Legislatura n. 11 - Seduta n. 141
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

credo di poter ribadire qui — anche se è già stato fatto ieri in questa sede nel corso del dibattito parlamentare — all' onorevole Giovanardi ed ai suoi colleghi la piena partecipazione di tutti noi al dolore delle famiglie che sono state colpite dal tragico incidente di Firenze. anche in questo caso, come negli altri che purtroppo si sono verificati, sarà in primo luogo la magistratura ad accertare cause e responsabilità. per parte nostra, tuttavia, quale che sia lo scenario che si determinerà, il problema non cambia (sia esso il prodotto di incidenti di carattere tecnico sia esso il risultato di una ripetuta sequenza di errori umani): è del tutto evidente che si pongono problemi reali che riguardano l' effettivo invecchiamento e la congestione del nostro sistema ferroviario nei tratti più rilevanti. sono certamente questi tra gli elementi che non consentono il pieno sviluppo del trasporto ferroviario e ne rendono difficoltosa la manutenzione. questo stato di cose è alla radice della scelta del Governo di portare avanti il progetto di quadruplicamento. naturalmente, perché la nuova infrastruttura risponda alle esigenze del paese nel lungo termine, bisogna che il progetto sia compatibile con le normative di tutela dell'ambiente e con un maggiore sfruttamento della rotaia per il trasporto delle merci, attraverso la realizzazione di interconnessioni. anche in seguito alla verifica parlamentare, i ministeri dei trasporti e dell' ambiente hanno condotto un' accurata analisi di alcuni rilevanti aspetti tecnici, dalla quale sono scaturite sostanziali conferme per la tratta Torino-Milano-Napoli e necessità di ulteriori approfondimenti per le tratte Milano-Venezia e Genova-Milano. in particolare, per queste ultime direttrici, il Governo ritiene prioritaria l' attuazione delle tratte Milano-Brescia e Padova-Mestre e del terzo valico. da un punto di vista giuridico ed economico, è stato riesaminato il progetto e si è rilevato che, così come è costruita la partnership fra capitale pubblico e capitale privato, si ribaltava sul primo gli oneri dell' iniziativa, sia per il pieno accollo di ogni rischio di impresa da parte dello Stato sia perché l' equilibrio economico della Tav, una volta in esercizio, sarebbe stato realizzato addossando gli oneri sulle Ferrovie dello Stato . si è perciò provveduto a rivedere il progetto anche dal punto di vista finanziario, attribuendo allo Stato la titolarità dell' infrastruttura, in linea con gli orientamenti comunitari, pur continuando a prevedere un apporto di capitali privati pari al 60 per cento . con l' approvazione del regolamento attuativo della direttiva 91/440 della Cee — che sarà sottoposto al Consiglio dei ministri del 27 prossimo — saranno poi poste le condizioni per la liberalizzazione del trasporto ferroviario. questo nuovo quadro normativo, progettuale e finanziario, dimostra che l' alta velocità non viene sostenuta dal Governo al buio, ma sulla base di una rinnovata ed attenta valutazione delle condizioni di fattibilità e delle imprescindibili esigenze di trasparenza. il progetto di quadruplicamento resta infatti urgente e deve essere realizzato con la dovuta attenzione, ma anche con altrettanta determinazione.