Valter VELTRONI - Deputato Opposizione
XIII Legislatura - Assemblea n. 333 - seduta del 25-03-1998
1998 - Governo I Amato - Legislatura n. 11 - Seduta n. 140
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

il problema della disoccupazione in Italia ha una composizione abbastanza differente da quella di altri paesi europei , simile, per esempio, a quella della Germania, dove lo squilibrio tra est ed ovest ha movenze analoghe alla composizione statistica della nostra disoccupazione, ma la differenza tra nord e sud ha una sua profonda peculiarità. infatti, credo sia ragionevole dire — anche senza dimenticare la sofferenza occupazionale che esiste in alcune aree di declino industriale del centro-nord — che per ridurre la disoccupazione in Italia c' è una principale, grande strada maestra e cioè lo sviluppo delle regioni del Mezzogiorno. uno sviluppo vero, non assistito, basato sulla crescita del settore privato dell' economia e sull' aumento di efficienza dei servizi pubblici , sia di quelli rivolti alle imprese sia di quelli rivolti alla popolazione. il Governo è pienamente consapevole della connessione che esiste tra l' obiettivo del rientro dagli elevati tassi di disoccupazione e l' obiettivo di sviluppo del Mezzogiorno ed ha impegnato su questo fronte ingenti risorse e una strumentazione molto vasta e complessa, in molti casi fortemente innovativa rispetto al passato. nel corso del 1997 nei territori del Mezzogiorno le erogazioni sotto forma di pagamenti per interventi di sviluppo sono state di 13.600 miliardi, facendo riferimento soltanto ai fondi dedicati, a cui vanno sommate ulteriori spese di investimento presenti nei bilanci delle diverse pubbliche amministrazioni. questa spesa, come è stato annunciato dopo l' incontro che ieri abbiamo avuto con le organizzazioni sindacali , salirà fino a circa 20 mila miliardi nel corso del 1998. ciò sarà possibile — lo voglio ricordare — per effetto di un aumento dei fondi destinati allo sviluppo. si prevede inoltre una migliore utilizzazione delle delibere Cipe e un aumento della velocità di spesa delle risorse comunitarie. anche qui abbiamo recuperato un ritardo spaventoso: nel solo mese di gennaio 1998, ad esempio, sono stati assegnati 1.454 miliardi di fondi dell' Unione Europea contro 987 nel gennaio dello scorso anno . vorrei ricordare che da quando è iniziato il lavoro di questo Governo siamo passati dall' 8 al 38 per cento nell' utilizzazione dei fondi comunitari, ma sentiamo di dover percorrere ancora della strada per attingere a tali risorse nella misura maggiore possibile. per quanto riguarda la strumentazione, voglio ricordare la proposta di riforma delle agenzie di promozione e la progressiva attuazione dei nuovi strumenti contenuti nei patti territoriali e nei contratti d' area. Dodici patti sono già stati approvati e altri 10-15 il Governo si è impegnato ad attuarli entro il 1998. per quanto concerne i contratti d' area, il Governo ha proposto una serie di semplificazioni procedurali che permetteranno di approvarne altri dieci entro la fine dell'anno . con riferimento alla politica di incentivi alle imprese, e quindi allo stato di attuazione della legge numero 488, i due bandi di gara già conclusi (il primo nel novembre del 1996 e il secondo nel giugno del 1997) hanno messo in moto investimenti considerevoli, stimabili nelle sole regioni meridionali in circa 21 mila miliardi, di cui 9.500 di agevolazioni. il Governo — lo abbiamo detto ieri alle organizzazioni sindacali — proporrà con un prossimo provvedimento legislativo di aumentare la riserva a favore del Mezzogiorno dall' 80 al 90 per cento delle risorse disponibili. per quanto riguarda il problema dell' economia sommersa, infine, esso ha rilievo per tutto il sistema economico nazionale e non soltanto per il Mezzogiorno. la necessità di una politica di emersione del sommerso ha impegnato Governo e parti sociali da molti anni. ora l' obiettivo è quello di rafforzare gli interventi già varati a livello settoriale; in particolare vanno attivate misure fiscali di accompagnamento ai contratti di emersione del lavoro, va reso possibile alle imprese l' uso del credito d'imposta in sostituzione dei contributi in conto capitale e vanno sviluppate le azioni già promosse per la sicurezza nelle aree interessate ai nuovi investimenti.