Silvio BERLUSCONI - Deputato Opposizione
XIII Legislatura - Assemblea n. 177 - seduta del 09-04-1997
Missione multinazionale in Albania
1997 - Governo I Prodi - Legislatura n. 13 - Seduta n. 177
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , colleghi deputati, signor presidente del Consiglio , questa Camera ha dunque trovato un modo dignitoso per garantire al paese di non perdere la faccia sulla scena del mondo e per consentire ai nostri effettivi di svolgere a partire dalla prossima settimana un ruolo di pacificazione e di assistenza umanitaria in Albania. sarebbe stato irresponsabile sottrarsi a questo dovere, comunque la si pensi e da qualunque angolo visuale si guardi la situazione. noi abbiamo fatto la nostra parte di opposizione responsabile rispettando il confine che deve sempre separare il conflitto genuino dalla rissa faziosa, la battaglia di idee dalla strumentalizzazione politica incurante degli interessi nazionali . da oggi, se posso dire così, l' Italia sa ancora più chiaramente di ieri che ha sempre a disposizione nei momenti cruciali una opposizione che funziona come un Governo ed è in grado, di fronte alle difficoltà, di guidare la politica nazionale. per la prima volta, infatti, su invito delle Nazioni Unite , il nostro paese assume la guida e il coordinamento tecnico di una Forza multinazionale che ha di fronte a sé compiti assai rischiosi. e, per la prima volta nella storia della Repubblica, su una decisione di tanto momento che dà forma alla nostra politica estera ed investe la questione decisiva della sicurezza il Governo si è visto mancare la maggioranza sotto i piedi. un autorevole commentatore straniero, nel metterci in guardia da ogni forma di sottovalutazione delle incognite e dei pericoli della missione albanese, ha scritto oggi da Bruxelles che questa impresa mette alla prova non solo la reputazione dell' Italia, ma anche la visione occidentale di un' Europa democratica. se l' opposizione dei moderati si fosse comportata oggi con il governo dell' Ulivo come si comportò ieri con il Governo Berlusconi l' opposizione di sinistra, diciamocelo con tutta sincerità, onorevoli colleghi , il paese sarebbe già sprofondato in una crisi internazionale di proporzioni inaudite, saremmo da stasera lo zimbello dell' Europa e del mondo. invece un atto di responsabilità, al quale ha contribuito anche il riconoscimento tardivo delle sue difficoltà politiche da parte del presidente del Consiglio , consente al paese di mantenere quel che ha promesso a se stesso e agli altri con la copertura di un' ampia maggioranza parlamentare . oso sperare che in futuro, al posto di certi atteggiamenti vanamente superbi in cui si sono distinti alcuni esponenti della ex maggioranza, assisteremo a qualche prova in più di umiltà e di intelligenza politica da parte loro. quell' opposizione che un infelice ed arrogante commento giornalistico aveva definito impresentabile ha evitato per intanto che l' Italia fosse indicata a dito nella comunità internazionale come la patria della confusione, del caos, della paralisi politica. questa però è solo la prima parte della storia. la seconda parte comincia da domani mattina, subito dopo l' espressione di questo voto. il capo del governo ha riconosciuto il venir meno della sua maggioranza, prendendo atto finalmente del significato politico del voto di Rifondazione comunista . ora bisognerà che si traggano le conseguenze di questo riconoscimento. confidiamo nel Capo dello Stato e nel suo ruolo, ma confidiamo anche nel senso di responsabilità politica ed istituzionale dei principali esponenti della ex maggioranza, dal leader del Pds a quello dei popolari, dal ministro degli Esteri al titolare dell' Interno, dal ministro del Tesoro fino allo stesso presidente del Consiglio . non è pensabile, per nessuna ragione, che un paese come l' Italia guidi una missione militare multinazionale di quella importanza avendo alle spalle un Esecutivo rappezzato alla meglio, con un rinvio alle Camere deciso in tutta fretta ed al di fuori di una larga ed impegnativa consultazione ed un voto di fiducia fondato sull' ipocrisia e sulla mera ansia di sopravvivenza. gli italiani si fanno oggi una domanda molto semplice: chi sta alle spalle dei soldati che portano aiuto umanitario e pace in Albania? la missione è guidata e protetta da un Governo convinto delle sue ragioni e forte della sua maggioranza o da un governicchio che tira a campare? noi ci siamo permessi fino ad ora alcuni lussi che l' opinione pubblica europea giudica già eccessivi: un Governo che si imbarca in un' avventura di queste dimensioni senza sapere neppure se dispone di una maggioranza, che assume impegni e dà assicurazioni in tutti in consessi internazionali senza sapere neppure se e come potrà onorarli; un titolare della difesa che non legge o non sa leggere i rapporti dei suoi servizi (e su questo chiediamo che si faccia luce al più presto); un ministro dell' Ambiente che sfila a Brindisi per protesta contro le navi che il suo Governo manda in Albania. e taccio per carità di patria su tante altre vicende che certo non ci fanno onore! vorremmo che lo spettacolo si fermasse qui e non proseguisse oltre, anche perché gli atti successivi coinvolgono il destino collettivo e personale di 2.500 soldati italiani e di altrettanti ragazzi di sette nazioni che hanno fiducia nell' Onu e nell' Italia. rifletta dunque bene, onorevole Prodi! il nostro voto determinante è offerto affinché l' Italia faccia la parte che ha deciso di fare e che deve fare sulla scena adriatica, ma è anche un incoraggiamento a lei ed ai suoi partner nella coalizione dell' Ulivo affinché vi decidiate a tirare le conclusioni dalla constatazione che non avete più una maggioranza credibile ed autosufficiente per guidare questo paese, tanto meno nella gestione di una impegnativa impresa militare all' estero! che cosa pensate di fare? ci regalerete altri mesi di agonia politica con il contorno di estenuanti negoziati condotti sotto la sferza di Rifondazione comunista ? continuerete a coltivare i sogni dell' Ulivo mentre fioccano le nomine compiacenti e lottizzate nei posti di comando dell' economia e delle istituzioni per poi accorgervi che non avete maggioranza nemmeno sull' economia, sui conti pubblici, sulla riforma dello Stato assistenziale , su tutte le grandi questioni che preludono alla nostra partecipazione all' Europa della moneta? io non voglio credere che questi scenari grotteschi possano essere anche solo immaginati dalle tante personalità responsabili che abitano, ormai un po' spaesate, nella ex maggioranza dell' Ulivo. la verità è che ci vuole — e mi rivolgo soprattutto a lei, onorevole D'Alema — uno scatto di coraggio e di fantasia. il più autorevole giornale tedesco scrive oggi che al presidente Prodi farebbe bene cambiare la sua maggioranza e provvedere a metterne insieme una nuova, visto che quella vecchia non funziona. sono soluzioni di buon senso , ma non è detto che siano soluzioni politiche compatibili con la cultura prevalente nell' ex maggioranza di Governo. sta di fatto che tocca a voi l' onere di una proposta affinché questo paese sia governato in modo decente da un Governo dotato dell' autorevolezza necessaria e del consenso necessario. l' opposizione democratica dei moderati non ha alcuna fretta né alcuna ansia ministeriale. si può dare un contributo al Governo del paese anche da questi banchi, come è ampiamente dimostrato. si possono bloccare le improvvisazioni di un Esecutivo fragile nell' interesse esclusivo del paese anche quando non se ne faccia parte. il problema non è nostro, ma vostro. voi avete il dovere di avanzare una proposta persuasiva nei tempi, con le formule e gli uomini che deciderete. in mancanza di ciò ovviamente, non resterebbe che il ritorno alle urne. una sola cosa non è accettabile e spero davvero che non sia quella che già vi siete determinati a fare: fingere che sia stato tutto un malinteso, ricominciare a fare del piccolo cabotaggio politico mentre il paese è in alto mare e, per certi versi, alla deriva in conseguenza della crisi della vostra ex maggioranza. prendete dunque una decisione, pensando anche all' alta responsabilità che incombe su un Governo che invia truppe all' estero e noi saremo disponibili a discuterla. ma se, in modo inaccettabilmente ipocrita o farisaico, tenterete di nascondervi dietro o dentro formule vecchie, logorate e che credevamo proprie di una stagione ormai conclusa, noi non ci staremo e denunceremo al paese la vostra pericolosa inconcludenza. vi ringrazio.