Pier Ferdinando CASINI - Deputato Maggioranza
XII Legislatura - Assemblea n. 7 - seduta del 20-05-1994
1994 - Governo I Berlusconi - Legislatura n. 12 - Seduta n. 7
  • Comunicazioni del governo

signora presidente della Camera , il centro cristiano democratico esprime piena fiducia al Governo Berlusconi. nel suo programma riconosciamo molti dei nostri valori, così come ci rispecchiamo in un' idea dello sviluppo che fa leva sul principio di libertà dai bisogni, dalle prepotenze, dalle ingiustizie e proprio per questo anche dalle burocrazie. una società che non produce ricchezza e che dimentica concetti come profitto e competitività può solo illudere i cittadini di poter loro distribuire solidarietà. avvertiamo dunque l' esigenza che al vecchio Stato assistenziale si sostituisca uno stato sociale moderno, che al meridionalismo di rito, alibi per tante nefandezze, subentri oggi un impegno serio per il riscatto del Mezzogiorno, grande questione nazionale ed europea. signor presidente , siamo certi che le poche parole che ella ha voluto indirizzare al Mezzogiorno saranno inversamente proporzionali all' impegno del suo Governo per rispondere a questa autentica emergenza nazionale. d' altronde , di parole ne abbiamo sentite tante, e purtroppo inversamente proporzionali all' impegno ed ai risultati. il presidente del nostro gruppo, onorevole Giovanardi, e colleghi Ciocchetti, Peretti e Vietti hanno già nel dettaglio espresso la nostra posizione. noi non abbiamo da far valere particolarismi di partito. ci sentiamo complementari su alcuni temi, sui quali possiamo portare a questa maggioranza ed a questo Governo un di più di attenzione. sono i valori del cattolicesimo, che hanno caratterizzato negli anni scorsi la nostra militanza politica. l' istituzione del ministero per la famiglia e le toccanti parole del ministro Guidi sulla vita e sulla maternità sono il segno di una sensibilità che vorremmo ritrovare sempre nel concreto cammino del suo Governo. siamo integrati in questa maggioranza perché in qualche modo anche la nostra azione ha contribuito a farla nascere in un momento di grande disorientamento per il paese. a chi parla superficialmente dell' esperienza del centro cristiano democratico vorrei ricordare che il 18 gennaio 1994 non vi sono stati pentimenti o abiure. ci sentiamo e siamo cristiano-democratici, e abbiamo scelto di collocare nella seconda fase della nostra Repubblica i principi e gli ideali nostri nel Polo delle libertà e del buon governo . per lunghi anni abbiamo constatato come il limite della democrazia italiana fosse la sua imperfezione, la sua incapacità di produrre un bipolarismo tipicamente europeo. il senso del nostro tragitto è tutto qui, nell' impegno a far maturare con una chiara e netta scelta di campo la vita democratica dell' Italia. sarà la storia a dare un giudizio sulla Democrazia Cristiana , nel cui nome siamo stati seduti in questi banchi in Parlamento. sarà la storia a giudicare i primi quarantacinque anni della Repubblica. noi ci limitiamo per ora a confidare nel fatto che il giudizio sarà sereno ed obiettivo, e forse allora le luci prevarranno sulle ombre. agli alleati di questa coalizione vogliamo solo dire che non verremo mai meno ad un patto stipulato in primo luogo con gli elettori. quando sento che una parte del Partito Popolare vorrebbe un geometrico taglio delle ali con la cooptazione del centro al posto di Alleanza Nazionale , intravedo i rischi di un ritorno alle peggiori abitudini della vecchia politica. non si possono dunque avallare disinvolte operazioni. com' è da denunciare, signor presidente , nelle solenni sedi del Parlamento, l' indegna campagna propagandistica che la sinistra italiana ha imbastito in sede europea definendo fascista l' attuale Governo. una voce dai banchi del gruppo di Rifondazione comunista-progressisti . pensavamo che non si ritenesse possibile, per una bassa speculazione di politica interna , mettere a repentaglio il buon nome dell' Italia nel mondo. il Ccd respinge fermamente l' idea che in questa coalizione non vi sia chiarezza in ordine a drammatici eventi che la storia ha già giudicato, ed esprime ai ministri di Alleanza Nazionale la propria fiducia e il proprio sostegno. esso sarà tanto più convinto tanto più ampia, come ha detto l' onorevole Fini questa mattina, sarà la discontinuità rispetto al passato. si conclude oggi, con il voto di fiducia alla Camera dei Deputati , la prima verifica del Governo Berlusconi. è il momento di formularle un sincero augurio, ma anche di osare un primo bilancio del dibattito parlamentare . questa maggioranza si è imbattuta in una opposizione antagonistica e conflittuale, rappresentata dai colleghi della sinistra. e nei più alti loro interventi, come in quelli del presidente Napolitano, abbiamo colto il grande ruolo dell' opposizione, assieme controllore e garante dell' equilibrio democratico. certamente diversa è la posizione di un centro come quello rappresentato dal Partito Popolare italiano e dal patto per l' Italia. i punti programmatici comunemente condivisi ed il forte dibattito in corso ci inducono a ritenere che sia possibile in questa legislatura un incontro che renda più pienamente autosufficiente la maggioranza e che aiuti a completare il nostro cammino verso il bipolarismo. i cartelli elettorali che si sono fronteggiati nelle recenti elezioni presentano connotazioni immature, proprio per l' anomala presenza di un centro che è chiamato a decidere oggi, non domani, in base a convinzioni e non a convenienze. a questi amici, che rappresentano parte di un' eredità importante, noi vogliamo indirizzare un appello perché sia possibile, anche con il loro concorso, la prospettiva di una più forte componente cattolica e democratica nel Polo delle libertà : l' orgogliosa e solitaria testimonianza, seppur connotata dalle più nobili intenzioni, rischia di essere una fuga dalla realtà. il centro cristiano democratico si è assunto un ruolo di ponte verso l' elettorato di centro. è un ruolo che assolveremo senza venir meno, neppure di un millimetro, alla solidarietà verso gli amici di Forza Italia , con cui abbiamo un rapporto preferenziale in questo Parlamento, verso quelli della Lega Nord , di cui abbiamo apprezzato il costruttivo apporto alla formazione del Governo, e verso quelli di Alleanza Nazionale . oggi che la frattura tra i popolari e la maggioranza è più ampia ed il ponte non arriva a toccare l' altra riva, io dico che si può e si deve lavorare per una prospettiva più ampia, per costruire una grande forza moderna e moderata, popolare e riformatrice, in grado di radicarsi stabilmente nella seconda fase della nostra Repubblica, secondo i principi e le attese che l' elettorato ha chiaramente espresso il 27 marzo.