Emma BONINO - Deputato Opposizione
XII Legislatura - Assemblea n. 7 - seduta del 20-05-1994
1994 - Governo I Berlusconi - Legislatura n. 12 - Seduta n. 7
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , signor presidente del Consiglio , colleghe e colleghi, con questo dibattito, con il voto che la Camera si accinge a dare e con la costituzione, la settimana prossima, delle Commissioni torneranno i momenti tradizionali di quotidianità dell' esercizio dell' azione costituzionale e politica. rivendichiamo qui la linearità ed anche la forza del comportamento di noi eletti riformatori e della lista Pannella, che al Senato abbiamo consentito alla maggioranza, con i nostri voti determinanti , di acquisire i suoi obiettivi sia nell' elezione del presidente del Senato sia nel voto di fiducia al Governo, coerentemente, per altro, con la scelta fin qui compiuta di affiliarci sul piano parlamentare ai gruppi di Forza Italia . come è avvenuto anche nei confronti dei precedenti governi, per quel che hanno avuto di positivo e di giusto, abbiamo operato, innanzitutto, e a spese dei nostri interessi di parte, nell' interesse del paese, nell' interesse di idee e di ideali finalmente riapparsi o apparsi all' interno della vita delle istituzioni della Repubblica, che sono stati per decenni letteralmente fuori legge. potremmo documentare, signor presidente del Consiglio , che lei ha avuto una volontà riformatrice, di motore, di centro riformatore, radicalmente liberale e liberista, con non pochi accenni libertari e garantisti. dobbiamo constatare che la sua opera ha calamitato e portato al Governo tutti coloro che erano disponibili, anche qualcuno affamato di potere dopo lungo digiuno; tutti, tranne coloro che hanno già subito a causa del loro rigore e della loro forza di lotta politica l' unica, totale conventio ad excludendum , l' unico ostracismo ufficiale o nascosto che il paese, nei decenni passati ed oggi, abbia conosciuto e conosca. lei dunque, signor presidente , altro voleva o si augurava. le crediamo, ma questo, e non altro, ha finora ritenuto oggettivamente possibile. ci dicono che lei, come i suoi collaboratori, non capirebbe cosa mai vorremmo; ce ne dispiace, per lei e per il paese. ci limitiamo a dirle, per esempio, che vorremmo non dover constatare (come constatiamo) che l' opera congiunta di maggioranza ed opposizione, di Rai e Fininvest, sta rendendo le elezioni europee una truffa anticostituzionale e cinica ai danni dei diritti di scelta del paese, con una perfezione priva di precedenti. e nessuno, qui, sembra accorgersene. noi avremmo voluto, per esempio, e vorremmo, far parte della maggioranza parlamentare politica, ma ci sembra che essa non esista in quanto tale, ma solo come somma e non prodotto dei suoi tre partiti maggiori. molte cose avremmo da proporre al Governo ed alla maggioranza, anche in questa sede, per esempio con riferimento alla politica estera (avevo preparato un altro intervento, signor presidente del Consiglio , accogliendo anche taluni suggerimenti della collega Vasconi, che metterò a sua disposizione). poiché devo constatare che aver propugnato tali idee e proposte con i miei colleghi in ogni modo ed in ogni sede è stato come emettere null' altro che silenzio, vediamo se, signor presidente del Consiglio , emettendo deliberatamente silenzio, come quando ci imbavagliammo nelle sedi e nelle televisioni di Stato, non le accada per caso, non accada a questa Camera o al paese di comprendere e ascoltare l' eco delle nostre parole, dei nostri ideali, delle nostre lotte. le confesso, signor presidente , che proprio a questo sto pensando. sto pensando se per caso, emettendo silenzio nei minuti che mi sono stati concessi, emettendo silenzio attraverso l' unico servizio pubblico che esista nel nostro paese, cioè Radio Radicale , non accada a lei, signor presidente del Consiglio , agli ascoltatori che ci seguono, di comprendere meglio le nostre ragioni. vogliamo dire questo, signor presidente del Consiglio : la voteremo; lei lo sa già, ciò non è mai stato in discussione. la votiamo ora con un augurio: poter arrivare al più presto a votare per un nuovo suo Governo che sia la realizzazione di quel che lei sperava e non di quello che ha dovuto disperare!