Umberto BOSSI - Deputato Maggioranza
XII Legislatura - Assemblea n. 47 - seduta del 02-08-1994
Interessi che si concentrano nella persona del Presidente del Consiglio dei ministri e sui rapporti tra potere esecutivo e potere giudiziario
1994 - Governo I Berlusconi - Legislatura n. 12 - Seduta n. 47
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

signor presidente , onorevole presidente del Consiglio , prima di entrare nel vivo del dibattito intendo fare un' esplicita dichiarazione, diretta non solo alle Camere, ma a tutti gli italiani: non vi saranno crisi di Governo ! la Lega, per quanto la riguarda, non accetterà alcuna provocazione in questo senso. il popolo respingerebbe, dopo aver espresso democraticamente il suo voto, una soluzione del genere. quindi né crisi né elezioni anticipate ! e debbono cessare le manovre di terrorismo psicologico dall' Italia e dall' estero, promosse da cospicui residui di Tangentopoli e dai relitti dell' infame quarantennio di consociativismo. la Lega, in questa coalizione, è il simbolo del Polo delle libertà e difende la volontà del popolo italiano , che chiede governabilità e ricostruzione. il diritto sancito dall' articolo 1 della Costituzione, secondo cui la sovranità appartiene al popolo, irride, per quanto riguarda la Lega, all' accusa secondo cui essa lavorerebbe per il re di Prussia . quindi nessuna crisi ispirata ad oblique nostalgie del manuale Cencelli o, peggio, ad un infausto riciclaggio. la dialettica della Lega all' interno della maggioranza è catalizzante; non indebolisce la governabilità, ma la rafforza, quale custode della coscienza critica dell' opinione pubblica , che esige stabilità, giustizia sociale , solide garanzie di un avvenire certo, per oggi e per domani. noi siamo l' anima democratica, popolare e federalista, così come i nostri alleati rappresentano l' anima conservatrice di un polo elettorale che non si trasformerà mai — mai! — in un partito unico , come lo vorrebbe il presidente Berlusconi poiché nella sostanza, il Polo delle libertà è stato da noi concepito come un polo-sistema, al cui interno si esprime tutta la dialettica del liberismo, cioè del sistema politico che, dopo la caduta del comunismo, si affermerà ineluttabilmente anche nel nostro paese. la Lega, quindi, un tempo padre e madre della distruzione del vecchio regime, non accettando di farsi assorbire dal partito unico , ora diventa padre e madre del nuovo regime politico , che sarà tutto interno al liberismo e che avrà un polo conservatore ed uno democratico. venendo ai temi del dibattito di oggi, cioè al conflitto fra l' Esecutivo e la magistratura ed alle interconnessioni dell' onorevole Berlusconi quale presidente del Consiglio e quale potente manager industriale e finanziario, oltre che proprietario della Fininvest, debbo sottolineare come nella storia del nostro paese questa sia la prima volta che abbiamo un presidente del Consiglio tra i massimi esponenti del grande capitalismo. è per questo, soprattutto per la sua qualità di padrone della Fininvest, quindi di uno strumento che agisce direttamente sugli indirizzi dell' opinione pubblica , che la Lega Nord (certo non solo la Lega Nord ) ha sollevato il problema della necessaria divisione tra la figura pubblica dell' onorevole Berlusconi e quella privata di particolarissimo e potentissimo manager. si tratta di un problema costituzionale. quando i costituenti discussero l' articolo 95, riguardante i poteri del presidente del Consiglio dei ministri , posero sul tappeto proprio gli interrogativi che riguardano da vicino l' onorevole Berlusconi. gli onorevoli La Rocca , Grieco, Carpano Maglioli , Targetti ed il grande costituzionalista Orlando, rilevarono esplicitamente che era pericoloso fare del presidente del Consiglio colui che domina e dà la sua impronta personale all' indirizzo generale della politica del paese e che concentra — nella pratica, se non nella lettera del testo costituzionale — tutti i poteri. ho voluto fare questa particolare citazione per dimostrare che la Lega Nord muove le sue obiezioni all' onorevole Berlusconi non per motivi di pura polemica, ma per fondate ragioni costituzionali, specialmente quando l' onorevole Berlusconi mantiene tutta la proprietà della Fininvest, uno dei mezzi più potenti per influenzare il giudizio dell' opinione pubblica sull' attività del Governo, sulle sue iniziative, sulle iniziative politiche in generale. è noto che in altri paesi, soprattutto in America, il blind trust rappresenta una soluzione per depotenziare i conflitti di interesse . il principio fondamentale del blind trust è che il funzionario governativo deve ignorare l' identità dei propri interessi finanziari, cioè non deve sapere quali siano le sue proprietà. solo in questo modo risulta per lui impossibile intraprendere in modo volontario azioni che vadano direttamente a beneficio dei propri interessi personali. è altrettanto noto che, oltre al blind trust , esiste un qualify trust , in cui il funzionario governativo investe i suoi beni in amministrazione fiduciaria. quest' ultima è guidata da persone che debbono essere indipendenti dallo stesso funzionario governativo, in termini sia reali sia apparenti. sono questi i due sostanziali sistemi attraverso cui viene richiesta a chi va a governare un paese — ministro o presidente del Consiglio — la garanzia della trasparenza. ciò significa anche che, per evitare il conflitto di interessi , non basta distinguere la gestione dei beni del funzionario governativo dalla proprietà, perché il conflitto di interesse nasce proprio dalla proprietà, in quanto è quest' ultima che beneficia della situazione. fui il primo a sottolineare durante la campagna per le elezioni politiche che se anche Berlusconi si fosse separato dalla gestione dei suoi affari, sarebbe rimasto comunque un potenziale e permanente conflitto di interessi . per migliorare in parte la situazione egli dovrebbe astenersi dal legiferare direttamente sui settori nei quali si estende il suo impero, il che evidentemente è impossibile per chi sia presidente del Consiglio . sono queste le considerazioni che ho sottolineato nel disinteresse generale durante la campagna elettorale ; un disinteresse anche delle sinistre! in questo modo l' elettorato ha scelto — anche per responsabilità dei partiti che non hanno sufficientemente chiarito al riguardo — di dare precedenza assoluta al valore della governabilità. l' elettorato ha scelto la coalizione del Polo delle libertà , perché non vi erano alternative elettorali valide e, scegliendo Berlusconi, ha implicitamente scelto che il Governo restasse in permanente conflitto di interessi . tutti noi sappiamo che ci troviamo in un momento di transizione politica, per cui l' eccezione può diventare anche una regola transeunte. certo, non sottovalutiamo il fatto che il sistema politico attuale potrebbe essere letto come un sistema politico simmetrico e speculare a quello precedente. prima, il politico era il gestore e il beneficiario era il grande imprenditore; oggi, il grande imprenditore viene in prima persona a gestire la politica, saldando in sé gestore e beneficiario. questo è il problema che dobbiamo porci, cari amici. guardate che non ci saranno crisi di Governo ! questo è tutto ciò che dobbiamo evitare per il futuro, cari colleghi . per ora, occorre prendere atto di quello che c' è, della volontà del paese di essere governato, ma anche della sua volontà di essere governato per cambiare le cose. per questo, nei prossimi giorni presenteremo una proposta di legge con la quale, inizialmente, ci si limiti a separare la gestione dalla proprietà, ma che preveda, in un secondo tempo (stabilito nello stesso disegno di legge ), la necessità di trasformare, appunto, nei prossimi anni, le proprietà in fondi chiusi, gestiti al di fuori della scelta e del controllo del funzionario governativo, così come avviene negli USA. per quanto riguarda la magistratura, è giusto sottolineare alcune sfasature, che non toccano però la sua funzione costituzionale. la magistratura, infatti, è un potere e non solo un organo dello Stato. bisogna riconoscere, obiettivamente, che in certi casi essa può aver superato il rispetto dei limiti fissati dalla Costituzione. anche la magistratura ha ecceduto in spinte di politicizzazione; lo confermano, se non altro, le correnti presenti al suo interno, che ne influenzano l' attività ed anche le delicatissime funzioni del Consiglio superiore della magistratura . non di meno, bisogna garantire alla magistratura tutti gli strumenti di cui ha bisogno per il corretto svolgimento delle sue funzioni. occorre, certo, rivedere le carriere e le lungaggini delle procedure, procedere alla revisione dei codici penale e civile, eliminare profonde deficienze strumentali. anche questo è un problema determinante, che il nuovo Governo deve risolvere certamente non reiterando decreti, ma presentando al Parlamento adeguati progetti di legge . in particolare, il Governo ha compiuto una scelta inaccettabile con il decreto Biondi, che avrebbe avuto il significato di legare le mani alla magistratura, proprio ora che sta agendo non solo contro i gestori politici del potere, ma anche contro i beneficiari, i grandi imprenditori, e contro quei corpi di polizia che avrebbero dovuto controllare ciò che vedevano, ma invece vedevano, tacevano e compartecipavano ad accrescere il valore dei benefici politici, che nel nostro paese hanno raggiunto un peso da terzo mondo . onorevole Berlusconi, lei non dovrebbe mai dimenticare che il nostro è un paese alla ricerca di un nuovo patto sociale , cioè di un nuovo patto fiscale, istituzionale, costituzionale, cioè alla ricerca di un patto costituente. patto costituente significa, ad esempio, cambiare la logica intrinseca della finanza pubblica , per niente equilibrata ed equilibrante, ma anzi distorsiva, inflazionistica, addirittura eversiva in certi momenti, asservita al principe di turno, alle sue bizzarrie, alle sue elargizioni, che hanno fatto esplodere quel debito pubblico enorme che tutti conosciamo, sconosciuto agli altri paesi europei . onorevole presidente del Consiglio , non faccia anche lei come quei parlamentari e quei partiti di Governo dei quali a volte sento che, legittimamente, anche come valore positivo, in questo momento forse lei ha la capacità di essere erede, cioè di essere un meccanismo di transizione dal passato al futuro. ritengo che la situazione del debito pubblico — non faccia questo errore! — sia molto grave, non poco grave come afferma la sinistra. qualcuno della sinistra afferma che in fondo i piemontesi hanno fatto l' Italia quando il rapporto tra il prodotto interno lordo e il debito era pari al 330 per cento . non facciamo questo errore! operiamo con i fatti prima che il debito distrugga lo Stato. abbiamo, signor presidente , un sistema tributario che non è affatto severo ed equo; questo è un paese in cui il diritto tributario è stato pressoché cancellato e trasformato in rissa tributaria, dove il rapporto tra cittadino ed impresa... presidente... va bene , onorevole presidente , concluderò. è chiaro, onorevole presidente , che dobbiamo tener conto del fatto che siamo in un paese in cui fanno politica anche uomini senza ideali e partiti che non hanno ideologia, ossia lo strumento per trasformare le idee in ideale. uomini che vengono in politica per affarismo. in tempi tanto difficili, onorevole presidente , occorre essere severi ed equilibrati, dare certezze al paese che si aspetta la governabilità. ma ciò non basta, perché occorre una governabilità per cambiare veramente a fondo il nostro sistema paese . occorre insomma che chi governa il paese, sia esso presidente del Consiglio siano essi ministri, si ponga al di sopra di ogni sospetto. un' ultima cosa ed ho finito... sta bene, la ringrazio, onorevole presidente .