Umberto BOSSI - Deputato Maggioranza
XII Legislatura - Assemblea n. 268 - seduta del 24-10-1995
Concernente la sfiducia al Governo Dini
1995 - Governo Dini - Legislatura n. 12 - Seduta n. 268
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

onorevole presidente , onorevoli colleghi , i gattopardi, a quanto sembra, sperano di aver raggiunto il traguardo e di completare la strategia consociativa sulla base di quella eredità partitocratica che per quarant' anni è stata dominata dalla Democrazia Cristiana . siamo quindi, direi, ad un punto di snodo determinante per il destino del nostro paese. ed è in questo momento che vale la pena di fare un bilancio su quello che è avvenuto, direi soprattutto per merito della Lega. in Italia, fino a qualche anno fa, c' era una corruzione sistemica, che era l' elemento strutturale dei rapporti tra i partiti. Vigevano, ad esempio, quote fisse per la ripartizione delle tangenti a seconda dei rapporti di forza delle varie zone. vigeva allora un capitolato delle tangenti: ad esempio, il 30 per cento alla dichiarazione del vincitore della gara d' appalto , il 30 per cento al primo stato di avanzamento e così via , con stanziamenti successivi fino alla realizzazione definitiva delle opere, quando il costo risultava moltiplicato per tre, quattro, cinque volte! in questo sistema era finito dentro l' intero sistema politico , tutti i partiti; non c' è nessuno che può dirsi escluso dei partiti che c' erano allora. ad esempio, il partito comunista era al primo posto per le tangenti sulle licenze edilizie nelle regioni e nei comuni che governava, ed era al primo posto però per i servizi di manutenzione in Emilia, Lombardia, Piemonte, Liguria, Umbria, Lazio, Sicilia. gli altri partiti erano coinvolti allo stesso modo in altre regioni. sono tantissimi gli esempi che si potrebbero fare: 50 per cento alla Democrazia Cristiana , l' altro 50 per cento ripartito tra socialisti, Psdi, Pri, 40 per cento ... variavano solo i numeri. questi comportamenti, che sono la causa prima della crisi del debito pubblico italiano, del mancato sviluppo del meridione, dell' oppressione fiscale che i governi esercitavano sul nord, benché noti ai cittadini, non hanno portato né alla delegittimazione della classe dirigente né alla sostituzione di tutti i suoi esponenti. non ne è derivata quindi una trasformazione costituzionale con conseguenze di vasta portata, quale ci aspettavamo e speravamo. troppo pochi sono stati i cambiamenti. a questo punto va preso atto che la lunga avanzata della Lega, che ha scardinato gli equilibri del vecchio regime, è riuscita ad ottenere certe cose, ma certe altre no, o meglio non ancora. indubbiamente molti uomini del regime piduista sono stati colpiti; Craxi è in esilio, Andreotti è sotto processo per mafia. ma quello che è risultato decisivo al fine della restaurazione è il fatto che non sono potuti avvenire cambiamenti rapidissimi e radicali, cioè rivoluzionari, e neppure ci sono state riforme dall' alto in risposta alla domanda, alla pressione, alla forte richiesta di cambiamenti che premeva dal basso. la lentezza del processo, quindi, ha permesso alla vecchia classe politica di battere la via della restaurazione attraverso il trasformismo, cioè il sistema politico di prima ha soltanto cambiato un po' di uomini: al posto di Craxi, Andreotti, Forlani, oggi abbiamo Berlusconi, Fini, Casini; al posto del segretario del partito comunista , l' ex socialista Bertinotti, difensore dell' ideologia. la Lega, in verità, è sempre stata cosciente che l' alternanza era, e continua a restare, tra riforma globale o restaurazione globale e proponemmo l' indicazione congiunta di antitrust e federalismo quali obiettivi per il superamento dell' attuale fase di grave crisi politica ed istituzionale. e abbiamo sostenuto la nostra proposta con grande energia e determinazione, pur dovendo batterci a volte a mani nude, privi come siamo di mezzi di comunicazione di massa e constatando dal vivo che nel mondo dell' informazione non sono in molti ad avere a cuore la democrazia e quindi ad essere disposti a lasciare il guinzaglio del padrone ed i relativi compensi, anche quando il padrone è il vecchio regime piduista consociativo. la Lega comunque si è battuta bene, riuscendo a bloccare la vecchia destra che ritornava con le energie moltiplicate dal sistema elettorale maggioritario. l' abbiamo avvinghiata e poi fermata, utilizzando la forza della sinistra, e non per andare poi a sinistra, ma per arroccarci al centro e spingere il Parlamento e obbligare il Governo a fare le regole. diciassette anni dopo la morte di Moro, assassinato perché da quello statista che era aveva capito che si avvicinava il fallimento del comunismo e che la crisi dell' ideologia stava aprendo il varco ad una commistione politico-affarista-mafiosa che avanzava nelle viscere dello Stato, quella che Gelli chiamò P2... Moro capì che bisognava — oggi si direbbe — fare un tavolo con il suo maggior avversario politico, Berlinguer, per fare le regole che impedissero alla P2 di dilagare all' interno del paese e all' interno delle istituzioni. diciassette anni dopo — questo passerà alla storia: la sintesi, caro Bertinotti! — quando mancano poche settimane all' approvazione di quelle regole (antitrust, par condicio , blind trust , conflitto di interessi , eccetera) si cerca di abbattere il Governo Dini, non per la finanziaria, come ho sentito stupidamente dire, ma per fermare l' approvazione delle regole. dietro questo voto, cioè, si dispiega tutta la potenza del blocco conservatore, antiliberale, monopolistico, antidemocratico, dell' affarismo conservatore che vuole esautorare il potere del popolo impedendo le regole della democrazia. è questa un' offensiva contro il cambiamento, operata dai gattopardi di destra e di sinistra. si accorgerà, il compagno Bertinotti, che fare il salto all' indietro non è facile. certo, la storia si ripete. le scelte di Rifondazione assomigliano un poco a quelle del comitato centrale del partito comunista che nel 1936 approvò un documento di riconciliazione in cui si afferma che i comunisti fanno proprio il programma fascista del 1919, che è un programma di libertà. auguri Bertinotti! si accorgerà, Bertinotti, che far finta di cambiare per non cambiare niente, se non si hanno le televisioni e i soldi del « giro Berlusconi » non paga neppure politicamente. quella di mantenere in vita l' ideologia comunista è pura illusione, che porta a mantenere in vita non l' ideologia ma gli strascichi, le compromissioni dell' ideologia, cioè l' affarismo trasversale tra destra e sinistra, quello che un tempo Gelli indicò come P2: la P2 di destra e la P2 di sinistra. è stata e resta questa la triste essenza della politica italiana . sì, sì, ridete, ridete. non è ancora finita cari amici. non è ancora finita. ridono questi! la P2, cari amici, per chi non lo ricordasse, è un mostro a due teste con un corpo solo, che la gente non vede. la gente vede due teste e pensa che ci siano anche due corpi separati, ma non è così: il corpo è unico, è l' affarismo che unisce vecchia destra a vecchia sinistra. un mostro che paralizza il cambiamento del paese; un mostro che non può passare con le due teste unite dal corpo affaristico attraverso un normale canale.... ridete, ridete! per te è così, probabilmente, per te è così. vergogna, state fuori dall' Aula se non volete... io capisco bene che la vostra origine qualunquista e pseudo fascista non vi lasci... non è tollerabile, onorevole presidente , che in Aula ci siano sempre questi clamori. chi parla in Parlamento deve essere libero di parlare. tanto non è che io abbia paura di voi e non parli. parlo, eccome! un mostro a due teste, amici, che non può certamente passare attraverso un normale canale: o si taglia il collegamento tra le due teste facendo le regole, e si può allora partorire un futuro normalmente, oppure per partorire il futuro occorrerà ricorrere al taglio cesareo. chiaro? visto che a questo punto non c' è possibilità di fare le regole per un cambiamento democratico e quindi l' alternativa è tra subire il potere centralista e sfruttatore di Roma o andare all' attacco io ritengo di dover sottolineare che l' Italia ha sfruttato a sangue il nord e che la Lega, in assenza delle regole democratiche, non si arrende affatto, bensì sceglie la lotta politica più determinata! la Lega al sud, a causa di mentite spoglie — mentite spoglie : Alleanza Nazionale , Forza Italia e così via — troverà difficoltà a vincere. al nord, con qualsiasi sigla vi presentiate, al nord, amici miei, amici fascisti, bandiera bianca mai! bene? mai più! devo ammettere che aveva ragione l' onorevole Mastella quando un anno fa mi disse in Transatlantico, davanti a tutti i giornalisti, che non serviva a niente cercare di bloccare il sistema qual era, perché la destra avrebbe fatto l' accordo con la sinistra e tutto sarebbe rimasto come prima: il nord avrebbe lavorato e pagato e qui sarebbero andati avanti a comandare, come è avvenuto nel passato. una cosa dissi a Mastella (e se la ricorderà): bene, esce l' indipendentismo al nord, voi comandate a casa vostra e noi comandiamo a casa nostra! vuoi scommettere che finisce così? vuoi scommettere che finisce così? io ritengo sia arrivato il tempo di dare vita alla lotta politica per l' indipendenza del nord! ve lo dico con grande chiarezza: non è possibile stare in un Parlamento che si richiama alla democrazia e non fa le regole della democrazia! dovete vergognarvi, vergognarvi! mai più, amici, nello stato della P2: questo ve lo dico io! lei, presidente del Consiglio riceva un ringraziamento da parte mia per averci permesso, almeno, di tentare di fare le regole. riceva questo nostro ringraziamento, anche se poi ad un mese dalle regole si fa cadere il Governo, dichiarando tutta una serie di imposture, di falsità per salvare gli strumenti dell' informazione che ideò e che probabilmente sono anche, dal punto di vista della proprietà — chi lo sa? — di quella direzione! vedrete che non è finita la partita! voi vi illudete che sia finita: essa inizia adesso ed inizia avendo coscienza che non ci sono regole democratiche. quindi ognuno faccia i conti a casa sua! vedremo se il nord sarà disposto ad andare avanti, a vivere in un sistema di questo tipo, un sistema da terzo mondo , un sistema antidemocratico! non se lo merita!