Marco PANNELLA - Deputato Opposizione
XI Legislatura - Assemblea n. 97 - seduta del 20-11-1992
Sull'accordo programmatico tra il Governo con i sei partiti
1992 - Governo III Andreotti - Legislatura n. 7 - Seduta n. 161
  • Attività legislativa

signor presidente , signor presidente del Consiglio , colleghi, nel momento in cui si conclude alla Camera la vicenda definita « manovra finanziaria » — ma anche una vicenda che ha rischiato per alcuni giorni e alcune settimane di divenire invece senza confronto forse fino al 1946 (e tutti lo dicevamo e lo diceste) — ; nel momento in cui, in condizioni psicologiche sicuramente diverse (e questo va sottolineato perché forse c' è un eccesso, oggi, nell' altra direzione), questo Parlamento tira le fila dai complessi lavori politici, della tessitura anche di strategie politiche che abbiamo avuto, io sono — devo dire — grato al presidente del Consiglio di una significativa omissione di attenzione verbale. ha ringraziato la maggioranza, ha ringraziato le opposizioni. è noto al presidente del Consiglio — che lo ha ripetuto — e a ciascuno di voi, che noi abbiamo sostenuto questa manovra per i motivi da tutti conosciuti. non ci siamo aggiunti come valore aggiunto alla maggioranza. abbiamo ancora una volta, come nel 1976-1977, operato come opposizione a opposizioni sfasciste in grave errore, e quindi si giustifica anche per questo il fatto che io voglio dire che noi, per contro, siamo fieri della scelta che abbiamo compiuto. è stata per un momento impopolare, ma poiché era contro le antipopolarità che stavano agendo, noi oggi siamo felici di questo. in realtà, le opposizioni hanno agito come sappiamo. io ieri ho sentito parole molto radicali a scoppio ritardato. sembrava quasi una recita, Piscitello, dell' Emma Bonino del 76, quando dire quelle parole poteva significare rischiare... beh, diciamo rischiare molto, e pagare sicuramente, molto nel paese ed altrove. ladri, ladri di verità! in un' Aula vuota, con tutti che dicevano: « ma che bravo ragazzo è, in fondo, Piscitello! » . abbiamo parlato in altre circostanze e devo dire che oggi, cari amici, io devo riconoscere che tutte le opposizioni — tutte, senza eccezione alcuna — hanno in realtà operato, avete operato (dopo i primi momenti di illusione di poter cavalcare la tigre, come dire, delle rivolte popolari) in questo modo, preoccupati tutti quanti che non ci fosse crisi di Governo . tutto avete fatto, tutto avete detto, tutto avete gridato, ma vi diamo atto che mai avete operato per rischiare anche un solo minuto che il Governo cadesse! perché quello che noi abbiamo fatto con lealtà e assumendocene la responsabilità, è quello che sapevate: se il Governo fosse caduto, anche per un solo giorno, le Borse internazionali, le speculazioni più feroci, la legge della giungla ... adesso ricominciate!... adesso ricomincerete! da domani tornerete nelle piazze! ma state attenti, che a volte si riempiono le piazze e si vuotano le urne! perché il paese è infinitamente più serio! è tutta la vostra storia, cosa volete? quando avete riempito le urne, siete riusciti a vuotare la sinistra... qui qualcuno crede di essere dinanzi al fortissimo Governo Andreotti, al quale vendevate i vostri voti! noi abbiamo la fierezza di aver sostenuto il più debole, numericamente, dei governi della Repubblica, nei frangenti più gravi, essendoci opposti alla sua costituzione. e oggi dobbiamo dire che i limiti di questa manovra non sono il portato soggettivo dell' azione di governo , ma di quella gigantesca discarica di leggi che proprio voi comunisti, che rivendicate la continuità con il Pci,...... avete in gran parte determinato! una discarica di leggi vergognose, demagogiche, che hanno colpito a morte il tessuto sociale ed economico del nostro paese! e lo sapete, e lo sapete! di conseguenza, noi dobbiamo anche prendere atto che sicuramente nel bilancio e nella legge finanziaria vi sono mille cose che non vanno, dalla difesa ad altri settori. adesso forse potremo, fra alcuni mesi, pensare a rivoluzionare nel senso dell' ordine e della democrazia il nostro apparato di bilancio, il nostro apparato dell' amministrazione pubblica . ma questo potremo farlo solo se ancora, nelle prossime settimane, sapremo pagare noi lo scotto delle vostre comuni irresponsabilità, quelle per le quali insieme, nel periodo infausto dell' unità nazionale , del 96 per cento , avete creato la giungla delle ingiustizie! dirò semplicemente che mi occupo degli errori di oggi e del vostro modo assolutamente sleale di porre i problemi qui! lo ripeto e termino, signor presidente . avete cercato in ogni minuto di non correre il rischio della crisi di Governo e adesso rivendicherete ancora, nelle piazze e nelle vostre assise interne, una funzione di opposizione contro le ingiustizie gravi e mostruose di questo Esecutivo! io compiango coloro che per sopravvivere politicamente si riducono a questo! sono un randello della maggioranza... l' oggetto della dichiarazione di voto , signor presidente , è la storicità degli eventi! non si può giudicare quello che fa un Governo dopo 118 giorni dalla sua formazione, se non si prende atto di cosa gli si è consegnato! e coloro che hanno concorso alla fraudolenza della bancarotta ed alla bancarotta certo non possono proporsi come coloro che dovranno governare, invece, la cosa pubblica dopo il fallimento. grazie, presidente.