Marco PANNELLA - Deputato Opposizione
XI Legislatura - Assemblea n. 38 - seduta del 04-08-1992
Norme sull'aborto
1992 - Governo III Andreotti - Legislatura n. 7 - Seduta n. 76
  • Attività legislativa

signor presidente , colleghi, ho disturbato poco e penso che non disturberò più, a meno di qualche minuto ancora, la nostra Assemblea e tutti i colleghi che, in modo così appassionato e mirabile, stanno cercando, da questa mattina, di armare l' onestà e la morale contro il crimine e la corruzione. e che come sempre, da quarant' anni , fanno questo, cercando di legiferare sempre di più, di prevedere una casistica sempre più controriformistica nelle sue immagini, da Goya, quasi che la nostra giustizia e il nostro regime siano stati disarmati di leggi (e non di altro!) nel combattere a favore dell' edificazione del diritto e della democrazia. ci troviamo, così, in questo tunnel, in cui, colleghi, vi ascolto. Tripodi, con grande buona fede — ed io adoro sempre di più la malafede, perché si può trattare con la malafede, è cattiveria con la quale ci si può confrontare — ritiene finalmente di poter fare quello scontro di classe, che dobbiamo realizzare in termini di terzo Stato nel nostro paese, armando i Cordova o i Tucci, armando magistrati o magari preti più in là, o militari, perché questa è la mentalità dei momenti forti del pensiero debole, per vincere lo scontro di classe con una mafia o una camorra che vengono indicate come epifenomeni di punta del potere di classe e dell' iniquità. i colleghi che contro la legge Reale-bis ed altri provvedimenti, Santagati ed altri se mi consentite, avevano compreso e si erano arroccati su certe posizioni, attraverso il passaggio dallo Stato etico allo stato di diritto ripropongono, invece, quest' altra visione. ma quale vittoria era stata conseguita? si era proposto che potesse essere già, per così dire, imputato, arrestato, perseguitato, perseguito, colui che avesse avuto un sostegno da altro soggetto che avesse in corso un procedimento che poteva anche finire nella direzione opposta. certo, continuate a proporre sempre di più casistiche e continuate ad incolpare le leggi, non la classe dirigente , non il vostro — il vostro, il vostro anche! — consociativismo che non ha permesso, culturalmente, nemmeno ai magistrati, di attivare l' articolo 416, che pure sarebbe stato sufficiente! adesso volete approvare il 416-bis, il tris o il quater! così passano le leggi! non tre ma cinque, otto anni e la televisione vi dirà che siete stati bravi, perché il decreto legge antimafia è passato. e tornerete nelle vostre zone dicendo: « beh, abbiamo una buona legge » . un corno! è la certezza della pena non l' entità che può dare garanzia di serenità. e aumentate, aumentate le fattispecie di criminalità e di associazione per delinquere. abbiamo prima assistito ai sussulti di Gitti e di Labriola. ma ne avete fatte cinquanta di queste cose, al prefetto, al superprefetto! Luigi Einaudi diceva « no » ai prefetti. e noi continuiamo: la DIA, la DEA! questo perché è vero che avete edificato insieme, compagni delle due ali del Pci, questo sistema, questa sconfitta storica. quando parlate di morale, dimenticate che nella storia il presupposto della riforma è dato proprio da nozioni contrapposte di morale. quando vi era uno scontro di classe dozzinale, da una parte, a torto, si diceva « i senza Dio » , dall' altra parte, a torto, si diceva « i mercanti del tempio » e « i clericali » . a torto! in tutta questa vicenda mi sono chiamato fuori. certamente, appoggio le iniziative di Taradash, certamente alcune cose le abbiamo tirate fuori, certamente il fermo di polizia è stato in qualche misura esorcizzato ma la linea è questa! io voto contro. non voglio votare, perché non ci credo. mi chiedo se sia vera la maledizione — lo chiedo a te Forlani — secondo la quale i cattolici ed i socialisti non hanno il senso del diritto e dello Stato, come si diceva, una volta, da parte di un mondo liberale che certo oggi non è rappresentato dal Pli. sapete come viene eletta la stragrande maggioranza dei deputati del Mezzogiorno? ho sentito dire da parte di qualcuno, non di parte mafiosa, che è morto — non dirò in che modo — che, guarda caso , in tre paesi test di grande presenza mafiosa la Rete aveva avuto il massimo dei suoi voti. non vuol dire nulla... così si va avanti. sono quindi contrario all' emendamento 11-bis della commissione, a questo titolo, al vostro modo di procedere, a questo Governo, a questo quadripartito e, se me lo consentite, a questa opposizione. ma voi, colleghi, che avete in Segni certi momenti di sussulto, in Scotti certi altri, e che poi sulle cartucce difese dalla Lega vi siete tutti (Governo e Commissione trovati d' accordo (perché sono queste le cartucce che passano qui dentro), è possibile che non abbiate un momento di coscienza? a suo tempo, abbiamo proposto che anche la raccomandazione venisse considerata un reato. sappiamo che la magistratura non ha usato l' articolo 416 del codice di procedura penale perché non è stato usato per i reati della classe perbene: per la classe politica delle Usl di destra, di centro e di sinistra; nei confronti della Rai-TV, dell' Eni e dell' Arma dei carabinieri . Pappalardo in un altro momento rispetto ad altri... e adesso ne volete altrettanti! no! c' è un' alternativa: quella dell' unificazione delle forze di polizia , della legalizzazione della droga, del bipartitismo perfetto invece delle coalizioni, sicché almeno un partito in Italia... ed ho consumato altro tempo del gruppo. le chiedo scusa, signor presidente ; normalmente sono ligio almeno in queste cose, e magari anche bigio. ho speso qualche minuto in più perché siamo su lunghezze d' onda culturali, rivoluzionarie e riformatrici totalmente diverse. la mia questione morale sta nel respingere la vostra unità sulla questione morale che, nella mia alternativa, è questione di immorali, contro la vostra comune evocazione di una moralità impotente e di impotenti che cercano di avere forza e invece non riescono a fare nulla. nelle intenzioni!