Massimo D'ALEMA - Deputato Opposizione
XI Legislatura - Assemblea n. 166 - seduta del 01-04-1993
Sul patto atlantico
1993 - Governo V De Gasperi - Legislatura n. 1 - Seduta n. 191
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , onorevoli colleghi , signor ministro dell'Interno , in verità trovo la sua esposizione insufficiente e, per alcuni aspetti, gravemente insufficiente. sui primi gradini del portone principale di Montecitorio un centinaio di squadristi, parlamentari e non, ma tutti squadristi, sono rimasti per circa 50 minuti insultando, minacciando e cercando di aggredire dei rappresentati del popolo che volevano entrare in questa sede, lanciando, sì, monetine, ma con fionde (perché solo così si spiega che un vetro piuttosto spesso possa essere forato e scheggiato), senza che le forze dell'ordine , per un periodo di tempo così lungo, intervenissero per porre fine ad una manifestazione violenta ed intimidatoria, proibita, in uno spazio nel quale non si può manifestare, mentre a poche centinaia di metri da lì — ma ben lontani! — i lavoratori del Sulcis, disperati per il loro posto di lavoro , tra ingenti forze di polizia , erano presidiati — loro — perché non disturbassero la quiete della capitale. questo è un fatto molto grave e vi debbono essere dei responsabili, individuati e colpiti, responsabili dell' ordine pubblico di fronte a questo palazzo. ecco che cosa ho trovato di gravemente insufficiente nella sua esposizione, signor ministro. questo atto squadristico, preparato, rientra d' altro canto in una strategia che in diverse città italiane porta squadristi, che fanno capo al Movimento Sociale Italiano , ad aggredire altre assemblee elettive, come è accaduto nei consigli comunali di Roma e di Napoli. è del tutto evidente e sotto i nostri occhi che è in atto una strategia di violenza che vuole cogliere a pretesto la grave crisi morale, economica e sociale del nostro paese e che vuole trasformare questa situazione in una sedizione antidemocratica, da parte di forze che non hanno alcuna autorità morale per ergersi a risanatori della Repubblica, perché si tratta di forze antidemocratiche, perché si tratta di uomini coinvolti nella strategia della tensione e del terrore, perché si tratta di forze che sono sempre state la riserva squadristica della parte peggiore del vecchio regime politico . e allora a questo bisogna reagire con la forza dello Stato, e mi fermo qui; con la forza dello Stato, perché altrimenti la situazione del paese sfuggirà ad ogni possibile controllo. vede, signor ministro, in quest' Aula ci sono gli eredi di quelli che si sono arresi tanti anni fa...... con le mani alzate di fronte ai partigiani! noi non intendiamo arrenderci e vogliamo proseguire nel nostro impegno, per dare alla grave crisi morale la risposta delle riforme, del rinnovamento democratico, della pulizia, che il paese attende. devo allora rivolgere un duplice appello: bisogna difendere con fermezza le leggi dello Stato, schiacciare lo squadrismo per tempo, subito, ed anche avere il coraggio di rinnovare quello che si deve rinnovare. questi sono i problemi veri e il nostro impegno si pone su tale strada. l' episodio accaduto oggi è grave e in quest' Aula diciamo: che non si ripeta mai più! mai più, signor ministro dell'Interno ! per cinquanta minuti vi sono stati sette carabinieri: quando un gruppo di mascalzoni aggredisce il Parlamento, devono intervenire le forze dell'ordine per spazzarli via. vorrei che questo fosse chiaro!