Emma BONINO - Deputato Opposizione
XI Legislatura - Assemblea n. 104 - seduta del 10-12-1992
Sull'invio di forze armate in Somalia
1992 - Governo I Amato - Legislatura n. 11 - Seduta n. 104
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , colleghi, preannuncio che cinque deputati dei sei deputati del gruppo federalista europeo voteranno a favore della risoluzione Gerardo Bianco ed altri numero 6-00013. alcune motivazioni di tale atteggiamento le ho già espresse in precedenza, mentre alcune critiche le ho avanzate nel passato. mi piace notare che nella risoluzione Gerardo Bianco ed altri numero 6-00013 sia stata colta tutta la parte relativa all' intervento in Somalia, non quella militare, ma quella concernente la costruzione della nuova amministrazione, di istituzioni democratiche e la convocazione contestuale di una conferenza di pace. per quanto riguarda la parte relativa all' intervento in Mozambico, devo dare atto che, dopo alcune resistenze nelle settimane scorse, tale questione (e la responsabilità dell' Italia in questa vicenda) mi sembra sia stata pienamente accolta. prendo atto delle dichiarazioni del Governo circa la disponibilità a portare in quest' Aula l' esame delle problematiche relative alla ex Jugoslavia. resta a noi, al Parlamento — a questo punto — , la responsabilità di cogliere la disponibilità manifestata dal Governo e di stabilire una data precisa per arrivare ad un voto. si tratta di una responsabilità grave che siamo costretti ad assumerci: per una volta, però, non potremo dire che il Parlamento è tenuto semplicemente a ratificare. il problema sarà poi di capire se esista la volontà politica di iscrivere all' ordine del giorno i temi della ex Jugoslavia, della Bosnia, della Macedonia, del Kosovo, così come il Governo ha dichiarato. infatti, colleghi, non vorrei che ci si trovasse alla conferenza dei presidenti di gruppo a far prevalere la necessità di esaminare decreti urgenti o a obiettare che sono escluse votazioni di lunedì e di venerdì: ciò varrebbe soltanto ad eludere questo appuntamento ed a non assumere una responsabilità che ormai ci appartiene. concludo, colleghi, augurandomi che questa sia l' ultima volta che ci troviamo ad intervenire dopo centinaia di migliaia di morti. infatti nulla è stato fatto né alcuna responsabilità è stata assunta in questa sede ed anche a livello europeo. mi auguro, insomma, che ciò serva a compiere almeno un millimetro in avanti verso la costruzione di un ordine internazionale nuovo, con i meccanismi sanzionatoli per affermarlo. proprio per questo, anche se non condivido il voto contrario sull' intervento italiano nella missione in Somalia, lo ritengo tuttavia coerente con le motivazioni espresse. certo questa posizione non ha il mio consenso, ma perlomeno si tratta di un' assunzione di responsabilità netta, chiara e coerente. consentitemi invece di dire a chi ha deciso di astenersi che in situazioni drammatiche e delicate come queste non ci si può permettere il lusso dell' astensione. credo che le parole abbiano un senso: o è sì o è no. questo significa assunzione di responsabilità sia di chi sta al Governo sia di chi ha il ruolo dell' opposizione. non è possibile astenersi: se chiunque di voi fosse stato al Governo, cosa avrebbe risposto a Boutros Ghali ? che si asteneva? ecco perché ritengo necessaria un' ulteriore riflessione su questo tema, con una netta assunzione di responsabilità, da una parte o dall' altra. non vi è politica senza scelte di campo: in particolare, non vi è politica internazionale o politica di pace senza scelte di campo precise ed assunzioni di responsabilità nette.