Emma BONINO - Deputato Opposizione
X Legislatura - Assemblea n. 507 - seduta del 27-07-1990
Norme per la tutela dei bambini e degli adolescenti nella fruizione dei messaggi radiotelevisivi
1990 - Governo VI Andreotti - Legislatura n. 10 - Seduta n. 507
  • Attività legislativa

chiedo di parlare. signora presidente, colleghi, inizierò con il porre una questione strettamente procedurale. non dobbiamo infatti nasconderci che le questioni procedurali sono normalmente di sostanza, e quindi hanno natura politica; ne consegue che interpretarle in un modo piuttosto che in un altro non è solamente una questione formale. intendo riferirmi al combinato disposto degli articoli 116, comma 1, e 87, comma 3, del nostro regolamento. l' emendamento 16.43 del Governo, interamente sostitutivo (ancorché ricopiato) degli articoli 11, 16 e 17 del provvedimento in esame, non è lontano dal testo della Commissione, ma è esattamente identico agli articoli 11, 16 e 17. certo, dovendo raggruppare ben tre articoli, tale emendamento è più ampio, ma non è il più lontano dal testo della Commissione. se prendiamo in considerazione il contenuto degli emendamenti Bassanini 16.41 e Macciotta 16.42 (già illustrato dai presentatori), possiamo renderci facilmente conto che gli emendamenti stessi pur essendo meno ampi, sono certamente più lontani, perché propongono sulle questioni di fondo soluzioni completamente diverse da quelle proposte dalla commissione. l' articolo 116 del regolamento, al comma 1, dispone che, quando viene posta la questione di fiducia non è modificato l' ordine delle votazioni stabilito dal regolamento; e l' articolo 87, al comma 3, dispone che gli emendamenti sono posti in votazione a cominciare da quelli che più si allontanano dal testo originario. non vi è dubbio, quindi, che gli emendamenti degli onorevoli Bassanini e Macciotta sono i più lontani dal testo originario della Commissione e da quello proposto dal Governo con il suo emendamento 16.43. non è affatto vero che l' emendamento più « grosso » è anche il più lontano dal testo; se vogliamo usare un sinonimo, possiamo dire che l' emendamento più « grosso » può essere il più ampio, ma l' aggettivo lontano ha un altro significativo. basta prendere in esame alcuni rilievi relativi al tetto pubblicitario e a quant' altro, non previsti né dal testo della Commissione né da quello del Governo, per capire che l' emendamento Bassanini 16.41 è più lontano. io quindi non condivido la sua decisione perché mi sembra contraria alla lettera del regolamento. dopo di che lei afferma — ed è evidente — che avendo il Governo posto la questione di fiducia , se si mettessero in votazione prima gli emendamenti Bassanini 16.41 e Macciotta 16.42, qualora gli stessi fossero approvati, l' emendamento del Governo in gran parte cadrebbe, sarebbe precluso. però... no, signora presidente... d' accordo, ma noi dobbiamo difendere il regolamento del Parlamento. i problemi del Governo sono appunto problemi del Governo! il Governo non solo ha posto la questione di fiducia nel momento sbagliato ma aveva anche una procedura per superare l' ostacolo, e cioè la posizione della questione di fiducia sulla reiezione degli emendamenti Bassanini 16.41 e Macciotta 16.42 (cosa che per altro ha fatto in varie e numerose occasioni). per arrivare alla sostanza politica, a me sembra che in un momento e in una situazione di difficoltà del Governo, di fronte ad errori del Governo, ad errori della maggioranza, a mio avviso si preferisce, o lei ha preferito, con questa interpretazione semplicemente eliminare tali ostacoli, ancorché violando espressamente un articolo del regolamento e le prerogative del Parlamento. mi consenta dunque non solo di non essere d' accordo, ma anche di farne una questione di fondo. se il Governo ha dei problemi, ci può pensare, può porre la questione di fiducia in un altro momento, può accorgersi che ci sono due emendamenti più lontani dal testo, può porre la questione di fiducia sulla reiezione di tali emendamenti. avrebbe quindi potuto porre tre questioni di fiducia . ma non è sicuramente annullando articoli del regolamento e prerogative parlamentari che noi difendiamo per lo meno quel poco che è rimasto. la prego quindi di riesaminare l' intera questione perché non sta in piedi l' affermazione che gli emendamenti degli onorevoli Bassanini e Macciotta siano più vicini al testo. basterebbe leggerli per rendersene conto. vorrei porre ora la seconda questione. noi abbiamo iniziato la seduta come se da ieri, dal momento della posizione della questione di fiducia , nulla fosse successo. ma oggi noi non sappiamo a chi diamo la fiducia. almeno il presidente del Consiglio assumesse formalmente gli incarichi ad interim ! ma ci facesse sapere a chi, come e a che cosa diamo la fiducia! non vorrei che sempre per quiescenza al Governo noi facessimo oggi una brillante discussione sulla questione di fiducia per poi scoprire stasera che magari qualcuno è andato al Quirinale perché la crisi appunto c' era. il che sarebbe sostanzialmente un armamentario un Po particolare! almeno qualcuno formalmente dicesse che si assumono ad interim gli incarichi dei ministri dimissionari! finché non sono assunti formalmente gli incarichi ad interim , potrebbe sempre avvenire, signora presidente (non solo in base alla decisione che lei ha preso, che credo sia proprio insostenibile, ma anche per problemi sempre interni alla maggioranza), che oggi pomeriggio il presidente del Consiglio si rechi al Quirinale. così noi avremmo discusso un intero giorno sull' ipotesi della questione di fiducia ad un Governo che nel frattempo si è invece dimesso e a ministri che non sappiamo chi siano. non so chi è il ministro della Difesa stamane né chi sarà il ministro della Difesa oggi pomeriggio o stasera; non conosco il nome del ministro dell' Istruzione . mi consenta di dire, signora presidente, che forse le prerogative parlamentari andrebbero difese con maggiore durezza.