Achille OCCHETTO - Deputato Maggioranza
X Legislatura - Assemblea n. 507 - seduta del 27-07-1990
SIFAR
1990 - Governo III Moro - Legislatura n. 4 - Seduta n. 785
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , onorevoli colleghi , ci troviamo dinanzi a un fatto di una gravità eccezionale. il fatto stesso che, di fronte alle dimissioni del 30 per cento della delegazione della Dc al Governo e del 20 per cento dei ministri dell' insieme del gabinetto e su una materia di grande portata politica, che attiene alla libertà dei cittadini, il presidente del Consiglio si sia presentato qui svolgendo una succinta comunicazione e prendendo una decisione di rimpasto è solo la testimonianza di una macchinazione da tempo preparata e di una prevaricazione continuata. l' onorevole Andreotti aveva davanti a sé una sola strada da seguire: presentare immediatamente le dimissioni del Governo al Capo dello Stato . altre volte tale gesto è stato fatto per le dimissioni di un solo ministro. in realtà le sue comunicazioni, onorevole Andreotti, dimostrano solo che ci troviamo di fronte alla volontà pervicace di onorare, a dispetto di tutte le regole e convenienze politiche generali, gli impegni assunti con ben identificate lobbies economico-finanziarie. siamo al colmo: un rimpasto di cinque ministri, la richiesta di fiducia su una legge presentata da un altro governo, firmata per di più anche da un deputato che non è più ministro di questo Governo...! ma si rende conto, onorevole Andreotti, che stiamo scivolando lungo una china pericolosissima, che stravolge il concetto stesso di interesse generale per ridurlo a una contrattazione privata? si rende conto che in tal modo cambia il fondamento del rapporto tra Stato e cittadini? state creando un precedente che domani potrebbe valere nei riguardi di qualsiasi altro potentato economico. onorevole Andreotti, sappiamo benissimo che da tempo vi siete messi su questa strada. ma mai forse si era giunti al punto di pretendere, in modo così smaccato, di ridurre la politica a puro strumento di difesa degli interessi particolarissimi di un singolo anziché indicare e promuovere finalità e leggi generali che garantiscano i diritti di tutti. per questo, non esito a dire che state tentando un inaccettabile colpo di mano . i gruppi dirigenti della Dc e del partito socialista hanno dunque condotto ancora una volta il Governo del paese sull' orlo della crisi per difendere gli interessi privati di un signore che, anticipando lo stesso presidente del Consiglio , aveva preannunciato alcune settimane fa la richiesta di fiducia. tale richiesta è stata ora diligentemente formalizzata, e a sostegno di questo atto s' è voluto citare Mortati, quando afferma che, se il progetto è essenziale alla realizzazione della politica governativa, allora su di esso il Governo porrà la questione di fiducia . ma il punto è proprio questo: il Governo deve dire chiaramente se e perché salvaguardare oltre il lecito il magazzino-film del cavalier Berlusconi, anche contro l' opinione pubblica , anche contravvenendo a norme della Cee, è essenziale alla politica governativa. questo il Governo deve chiarire, non solo a noi, ma anche al paese! quindi, onorevole Craxi, la frase di Mortati da lei ricordata vi si rivolge contro, proprio in quanto impegna tutti voi a dimostrare perché mai, tra un diritto universale di libertà e l' interesse di un privato cittadino, il Governo considera essenziale al suo progetto generale l' interesse di quel privato. e perché invece si rifiuti di comprendere che quel che è in gioco nello scontro in atto riguarda i rapporti tra il Governo, il Parlamento e la coscienza civile del paese; coinvolge, appunto, un fondamentale diritto civile e democratico: la libertà d' informazione. è in discussione anche il rapporto tra grandi oligopoli e vita democratica del paese, che sta a dimostrare che il problema istituzionale coinvolge l' insieme dei poteri a livello nazionale e transnazionale. ho ascoltato giudizi sbagliati, che tutto riducono alla rissa, al marasma, alle lotte interne alla maggioranza; non è così: questa volta è entrato in campo il paese. le stesse divisioni che si sono espresse nella maggioranza dimostrano che su un tema così rilevante voi siete in realtà una minoranza, che cerca di coprire la sua debolezza con l' arroganza. occorre prendere atto che una crisi è già virtualmente aperta: la maggioranza non è con voi, non lo è la maggioranza del Parlamento, non lo è la maggioranza del paese, che in questi giorni ha fatto sentire ben alta la sua voce di indignazione e di protesta. in questa maggioranza del paese c' è il meglio della cultura italiana, quella che ha contribuito e contribuisce a fare grande l' immagine del nostro paese. non si può, onorevole Andreotti, difendere il cinema italiano contro i più grandi registi di questo paese. in questa maggioranza c' è il mondo degli operatori dell' informazione, che si sta battendo per contrastare pericolosi processi di concentrazione, cui voi invece vi state accomodando. processi che minacciano le basi stesse sulle quali poggiano i diritti politici dei cittadini. è un ampio e combattivo movimento quello che è sceso in campo: un movimento che sta scompaginando molti piani, che sta scuotendo la vostra maggioranza ed il vostro Governo. non illudetevi che basterà un voto di fiducia per fermarlo! all' onorevole Craxi voglio dire con estrema chiarezza che non ci muove un intento antisocialista, ma la coerenza con la nostra visione della politica e delle istituzioni. ho già avuto modo di dire e di ripetere che siamo disponibili ad un discorso d' insieme sul quadro politico , sulla base però di una chiarezza strategica. sarebbe sbagliato affidare le sorti della sinistra agli interessi che si celano dietro i comportamenti del Governo su questa legge. ma è necessario allora lavorare davvero per una riforma della politica, per un rinnovamento delle istituzioni, per un progetto nel quale le esigenze dell' efficacia delle decisioni di Governo non entrino in contrasto con quelle della partecipazione, della democrazia e della libertà di coscienza . oltretutto, onorevoli colleghi , un progetto di riforma è necessario affinché le istituzioni democratiche, il Parlamento, i gruppi ed i singoli parlamentari riacquistino la pienezza dei poteri che la Costituzione assegna loro e che oggi sono espropriati dai vertici dei partiti di Governo. per tutti questi motivi lei oggi, onorevole Andreotti, non si presenta con un Governo degno di questo nome, ma con un rimpasto che è un imbroglio grottesco, che fa temere una crisi permanente delle istituzioni, che può preparare altri colpi di mano. per questo voteremo contro le dichiarazioni dell' onorevole Andreotti e chiediamo che il Governo si dimetta e che l' onorevole Andreotti si presenti dimissionario davanti al presidente della Repubblica . ma con che faccia pretendete di presentarvi davanti al paese? quella che abbiamo di fronte è una vera e propria crisi politica che investe il Governo, su una materia di portata generale e che ci ha visti in prima fila in una grande battaglia politica, nel paese e nel Parlamento. e voi lo sapete benissimo; voi siete un Governo in crisi che, dal punto di vista nazionale, fa perdere di credibilità e di peso all' Italia nel semestre di Presidenza della Comunità Europea ! voi avete provocato, per interessi privati, una tensione che si ripercuote sulla credibilità del paese e che presenta lei, onorevole Andreotti, come il presidente della Comunità Europea che ha violato una direttiva della Cee. tutto ciò è molto umiliante, è molto grave; non ci sono parole per esprimere il disagio profondo che si prova in questo momento. ma come avete pensato di mettere la fiducia sul maxiemendamento che rifà la legge in modo sostanziale...?! e adesso voi volete consumare la prevaricazione e incassare a tutti i costi un risultato! e allora io chiedo all' onorevole La Malfa se non senta la necessità di intervenire perché si possa ridiscutere l' insieme della legge, dal momento che questa legge non ha più senso ed è avvolta da un' ombra torbida che la snatura. è ancora possibile trovare una via di uscita che permetta al Parlamento di votare una legge giusta e democratica. e a lei, onorevole Andreotti, voglio dire che questo è per lei un banco di prova delicato, perché è il momento di dimostrare la coerenza tra intendimenti e comportamenti, di ricordarsi dei suoi fieri propositi contro l' abuso del voto di fiducia . dunque, si dimetta. se la maggioranza c' è, si provi a fare un altro governo. quello che non si può continuare a fare è comandare fingendo di governare. su questa strada non si apre nessuna prospettiva per il futuro, ma si accelera solo la crisi della democrazia italiana. pensateci finché siete in tempo! noi ci batteremo perché ciò non accada, chiamando a raccolta le forze migliori della nostra democrazia e della nostra Repubblica.