Giuliano AMATO - Ministro del tesoro Maggioranza
X Legislatura - Assemblea n. 208 - seduta del 17-11-1988
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 1989)
1988 - Governo De Mita - Legislatura n. 10 - Seduta n. 208
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , è stato chiesto da più colleghi (dall' onorevole Costa, dall' onorevole Artioli e dall' onorevole Casini) quale fosse la posizione del Governo su questo tema. la sorte fa sì che sia io a dover esporre l' opinione del Governo su un tema sul quale ho un' opinione personale, che ho ripetutamente espresso, anche in momenti difficili. non sono tra coloro che sono disposti ad accettare, se non all' interno di un clima come quello che finisce per crearsi nello svolgimento dei lavori dell' Assemblea, l' affermazione che si è a favore del diritto alla vita se si è favorevoli ad una istituenda indennità; e che si è, a tale diritto se non si è a favore. intendiamoci, sono convinto da sempre che un aiuto, un supporto economico possa essere, in momenti difficili della vita, essenziale per superare quei momenti nel modo giusto. non credo però che si tratti sempre e soltanto di questo, né credo che si debba sempre intervenire in questo modo quando non vi siano circostanze che lo possano giustificare. la dimensione dello stanziamento, se riferita ad un' indennità finisce per diventare rilevante, purtroppo. e noi intendiamo attribuire alle madri un' indennità che derivi da questo stanziamento proposto di 200 miliardi. immaginiamo una donna che si stia domandando se abortire oppure no, perché ha delle difficoltà personali, familiari o economiche; e che si senta offrire 500 mila lire. questa donna probabilmente si offenderebbe se qualcuno le offrisse 500 mila lire per un figlio! dico questo non perché non sia importante il motivo economico e l' aiuto economico; anzi, ne sono più che convinto. mi domando però... nei momenti in cui ho parlato dell' aborto mi avete difeso dall' intolleranza altrui, non vorrei ora dover essere difeso dalla vostra. mi domando realmente se, ad esempio, situazioni di maternità difficili, come ricordava la collega Artioli, non possano trovare un miglior sostegno se qualcuno aiuta materialmente queste donne e sta loro accanto prima e dopo il parto per cortesia, vi prego! mi chiedo se la destinazione di una somma in favore della maternità, anziché tradursi in una indennità, che in certi casi può essere utile, in altri casi non debba tradursi in forme di aiuto di diverso tipo che raggiungono la famiglia o la madre. questo lo ha detto Casini. non è un delitto che lo abbia detto Casini né è un delitto che io lo trovi ragionevole, perché questa soluzione può essere ragionevole. francamente nessuno possiede la verità su questo argomento, che è difficile. permettetemi allora di dire una cattiveria, visto che solo le cattiverie hanno legittimo corso in certi momenti di una discussione: non vorrei che una discussione, caratterizzata da posizioni profondamente diverse (il che è giusto e legittimo perché ci sono tanti elementi che pesano e contano in un argomento del genere), avesse come unico denominatore comune una somma stanziata con la legge finanziaria . questo non risolve affatto il problema né ci aiuta a risolverlo. posso assicurare ai colleghi e alle colleghe che me lo hanno chiesto che il Governo, sapendo (come ricordava la collega Costa) che esiste già un apposito fondo in materia, collaborerà (quando avremo le idee chiare, servendosi di questo fondo e trovando altresì le risorse adeguate) con il massimo impegno alla realizzazione di un' idea persuasiva, chiara, definita e capace di far fronte ad obiezioni che oggi, anche dal punto di vista etico, si possono avanzare nei confronti di idee che non risultino persuasive. non mi sembra tuttavia che il tema della maternità, il tema del diritto alla vita ed il tema della lotta all' aborto (io lo chiamo così) quando quest' ultimo non sia assolutamente necessario, possano essere messi alla pari degli altri, che con una « bandierina » in fondo globale hanno trovato una loro soluzione.