Giulio ANDREOTTI - Ministro degli Affari Esteri Maggioranza
X Legislatura - Assemblea n. 15 - seduta del 12-09-1987
Sulla situazione del Golfo Persico e sulle conseguenti decisioni del Consiglio dei ministri
1987 - Governo Goria - Legislatura n. 10 - Seduta n. 15
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

onorevole presidente , onorevoli colleghe e colleghi, l' intenso dibattito di questi due giorni sulle dichiarazioni del ministro Zanone e mie, se non ha mutato, come non di rado purtroppo accade in Parlamento, le posizioni dei singoli gruppi, non è stato tuttavia privo di approfondimenti utili e base concreta per iniziative che vanno al di là del tema, certamente importante ma circoscritto, della temporanea scorta militare alle navi mercantili italiane in un mare probabilmente minato e di una turbolenza ben più grave di quella fisica ai peggiori livelli. e da rilevarsi, innanzitutto, che da quest' Aula sono rimasti intelligentemente fuori certi toni di dannunzianesimo in sessantaquattresimo, messi in circolo da molte settimane, e non da poeti-soldati di cui possa restare, come il principe di Montenevoso, una formidabile opera letteraria. anche l' aristocratica pretesa pseudostorica di voler contestare il patriottismo delle maggiori forze popolari, chiamando in causa una storia risorgimentale scritta ad usum delphini , è rimasta nell' ambito giornalistico. vi è, per fortuna, un po' di pudore, per non liquidare in blocco lo spirito degli operatori di pace con le accuse di pacifismo o di mancanza di coraggio, che costruirono nel passato una politica nefasta per l' Italia. sono invece parzialmente affiorati spunti di motivazione e di interpretazione, non pertinenti, della decisione del Governo, che è stata adottata, post hoc ergo propter hoc , soltanto dopo che la nave Jolly Rubino era stata attaccata. più di un collega ha messo in rilievo che il Giappone si è comportato diversamente, escludendo un intervento militare, e disponendo invece il movimento a convogli, e non isolato, delle proprie navi commerciali. le citazioni devono tuttavia essere complete. il portavoce governativo di Tokyo (cito testualmente) ha aggiunto: « il Giappone ha cominciato ad esaminare seriamente l' ipotesi di finanziare parte dei costi dell' intervento militare degli USA nel Golfo. il ministero degli Esteri ha costituito una commissione di studio e sta vagliando varie opzioni a breve e medio termine » . mi auguro che prima che la commissione termini i suoi lavori non vi sia più bisogno di questa presenza. onorevoli colleghi , la nostra effettiva neutralità dinanzi al conflitto Iraq-Iran è stata riconfermata in ogni occasione a tutti i paesi, a cominciare dai belligeranti e dagli altri Stati del Golfo. tra pochi giorni avrò modo di riconfermarlo alle delegazioni che converranno a New York per l' Assemblea generale delle Nazioni Unite , che assume in questo momento una importanza straordinaria. il Governo della Repubblica è altresì estraneo alla disputa religiosa sulle nuove frontiere dell' Islam e sulle altre divisioni interne nell' ambito musulmano. tirare in ballo questi problemi a me sembra pericolosamente fuorviante, e mi permetto di invitare tutti ad astenersene. vorrei qui ricordare che quando circoli italiani, contrari alla costruzione, che è in corso , di una moschea in Roma, proposero che si chiedesse almeno una reciprocità per le Chiese cristiane, fu Paolo VI a richiamare cattolici e laici al rispetto autonomo di ogni confessione religiosa . non occorre che ripeta, onorevoli colleghi , tutta la nostra fiducia nell' azione di pace dell' Onu. l' immagine dell' Italia è così legata all' autentico servizio della pace, che abbiamo avuto la massima votazione per far parte per un biennio del Consiglio di sicurezza , dove intendiamo continuare a dare l' apporto di una presenza attiva, in stretta correlazione con gli altri paesi europei , e specialmente con la Repubblica federale di Germania , che ha lo stesso nostro rango di membro non permanente. la risoluzione numero 598 del Consiglio di sicurezza dell' Onu è una tappa che il rappresentante americano, Bernard Walters; ha definito storica; e tale è. sono passati 54 giorni e, purtroppo, non solo non c' è ancora pace nel Golfo, ma dopo alcune settimane di tregua di fatto vi è stata una ripresa perversa delle ostilità, senza esclusione di colpi. è questo uno sbarramento per impedire il successo della missione di Perez de Cuellar o è la rabbia finale prima di obbedire all' intimazione dell' Onu? non sono in grado di rispondere al dubbio drammatico, ma so che il segretario generale ha presentato in modo meditato il suo viaggio dando nel frattempo a tanti paesi, e a noi tra questi, la possibilità di esercitare su ambedue i belligeranti amichevoli pressioni, ma dicendo nel contempo che siano pronti ad impedire che l' Onu incassi una sconfitta che sarebbe forse irreparabile. la compattezza in questa vicenda dei cinque paesi che possono con il diritto di veto, troppo spesso utilizzato nel passato con caparbietà e superbia, bloccare l' azione dell' Onu è un bene essenziale che abbiamo collaborato fin qui a mantenere intatto. non tutti hanno mostrato di comprendere questo punto, né può estraniarsi la vicenda stessa da quella intesa USA-URSS che si sta costruendo e che dovrebbe avere nei prossimi giorni significativi sviluppi e alla quale ha dato un contributo rilevante l' ultima provvida decisione del governo della Germania. onorevoli colleghi , nel corso del dibattito si è fatto ampio riferimento al traffico delle armi, un tema complesso su cui, come ha detto il ministro Zanone, il Governo si impegna ad un dibattito ampio in breve lasso di tempo , nel quale bisogna rifuggire da un duplice errore: di non credere pregiudizialmente alle accuse di violazione di leggi o di utilizzazione surrettizia della destinazione delle licenze, ma anche di prendere per buona ogni accusa o notizia che talvolta sembra ispirata ad alleggerire polemiche interne in altri paesi più che a servire la verità. nel passato difficoltà varie hanno impedito di dar vita ad una legislazione più garantista e trasparente. oggi l' impegno è ribadito e non deve essere disperso. mi permetterei di suggerire per esperienza vissuta di raccogliere tutti i pareri interni delle Camere necessari ma di evitare la sempre ardua via delle Commissioni riunite. così pure vorrei alla luce anche di questo dibattito suggerire che la ricostruenda Commissione antimafia allarghi i suoi poteri alla droga ed alla criminalità organizzata di ogni tipo. occorrerà anche nella Pubblica Amministrazione definire meglio procedure e responsabilità e studiare se alcune produzioni — non solo quelle chimiche — possano essere impedite riconvertendo le relative strutture industriali. c' è in gioco anche la dignità morale ed il prestigio internazionale dell' Italia. quando nel giugno 1984 il Governo Craxi emanò la direttiva per una restrittiva generale sulle forniture speciali all' Iran e all' Iraq noi abbiamo inteso assumere una misura seria e non aggirabile. l' onorevole Andreis ha denunciato stamane che vi sarebbero state 39 deroghe a questo embargo. dalla documentazione del ministero degli Esteri risultano solo due licenze successive al giugno 1984, relative ad apparecchiature ottiche e a cartucce per pistole. siamo dinanzi alle ipotesi delle triangolazioni surrettizie? noi abbiamo già offerto ai magistrati la massima collaborazione ed è ovvio che in tutte le forme in cui la Camera e il Senato se ne occuperanno avranno l' apporto in Italia e all' estero dell' amministrazione degli Esteri. anni fa ci illudemmo che l' Onu potesse dar vita all' obbligo internazionale di una normativa vigorosa per la consegna ed il trasporto di ogni tipo di armi. l' iniziativa fu bloccata, ma torneremo a proporla cercando il massimo dei consensi e nel frattempo vedremo se la Comunità Europea potrà dare l' esempio autonomo di una autoregolamentazione in materia. onorevoli colleghi , se si faranno passi positivi in proposito anche il dibattito di questi giorni non sarà stato comunque vano.