Pier Ferdinando CASINI - Deputato Maggioranza
X Legislatura - Assemblea n. 122 - seduta del 10-05-1988
Istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi
1988 - Governo De Mita - Legislatura n. 10 - Seduta n. 122
  • Attività legislativa

signor presidente , credo di dovermi esimere dal ripercorrere e dal ridefinire in questa sede la posizione, per altro molto chiara, del gruppo della Democrazia Cristiana sulla proposta al nostro esame: su di essa avevamo fermato la nostra attenzione prima della successiva lettura da parte dell' altro ramo del Parlamento, che ha introdotto modifiche sia pur parziali. come ho già avuto modo di rilevare, ribadisco quindi, a nome del gruppo della Democrazia Cristiana , che il cammino intrapreso va continuato, perché nella scorsa legislatura su questi temi abbiamo impostato un lavoro che secondo noi può essere approfondito e che ha dimostrato la sua utilità. esprimiamo con convinzione un parere positivo sull' istituzione di una commissione parlamentare d' inchiesta, poiché pensiamo che compito di una democrazia matura sia anche quello di indagare al suo interno con grande senso di responsabilità , con serenità, senza arrestarsi davanti agli ostacoli che nel corso del cammino si possono incontrare (e di ostacoli e punti oscuri ve ne sono stati molti). proprio in questi giorni è riemersa in tutta la sua preoccupante valenza la discussione sul cosiddetto « giallo di Ustica » , a noi ben noto. già da due o tre anni — prima con una interrogazione parlamentare presentata ai ministri della Difesa e dei Trasporti, poi nella ultima riunione dell' ufficio di presidenza della disciolta Commissione d' inchiesta sul terrorismo, nella scorsa legislatura — a nome del mio gruppo ho seguito gli aspetti più inquietanti di tale vicenda, sulla quale è necessario far luce e che il Parlamento assuma le proprie responsabilità (considerata appunto l' esistenza di molte zone d' ombra). alla relazione svolta dal collega Ferrara vorrei aggiungere quindi una considerazione sull' opportunità di approfondire quell' episodio. penso che nel punto b) dell' articolo 1, del testo che ci ha trasmesso il Senato, relativo alle « ragioni che hanno impedito la individuazione dei responsabili delle stragi e dei fatti connessi a fenomeni eversivi verificatisi in Italia a partire dal 1969 » , possa essere inserito (così come unanimemente aveva auspicato l' ufficio di presidenza della Commissione nell' ultima riunione della scorsa legislatura) un fatto come quello di Ustica, sul quale è necessario che il Parlamento conduca rigorosamente la propria analisi. aggiungere questo episodio — proprio per la valenza e la carica anche esplosiva che esso ha — ai tanti fenomeni sui quali è necessario continuare al nostra indagine, potrebbe contribuire a far crescere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. la nostra sarà certamente un' indagine diversa da quella che sta compiendo la magistratura: i piani sono distinti, la nostra è un' analisi politica dei fatti che, in casi come questi, hanno ritardato (se vi sono stati) l' individuazione dei responsabili. ho voluto rilevare tale aspetto perché credo importante che in questi giorni, in queste ore, il Parlamento dia con molta determinazione un segnale in proposito.