Marco PANNELLA - Deputato Opposizione
VIII Legislatura - Assemblea n. 89 - seduta del 04-01-1980
Legge elettorale
1980 - Governo VII De Gasperi - Legislatura n. 1 - Seduta n. 1071
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

signora presidente, per il buon andamento, anche in futuro, dei nostri lavori, mi consenta di correggere una — a mio avviso non marginale — inesattezza della sua comunicazione perché, a termini di regolamento, la conferenza dei capigruppo può decidere solo all' unanimità. quindi, quando lei ci ha comunicato che la conferenza dei capigruppo ha adottato una decisione, ci ha comunicato una cosa non rispondente al vero. questa è la prima questione, non marginale, perché non intendiamo sostituire alla direzione dell' Assemblea secondo i canoni regolamentari, adesso, una eterodirezione che il regolamento... no, no, no: io adesso mi sono limitato a rivelare quella che a mio avviso è una inesattezza. quanto alla sua richiesta, se la mia preghiera si trasforma in richiesta, signora presidente, debbo dire che questo non vezzo, ma questa abitudine di rimettere all' Assemblea, quando fa comodo, cioè a una decisione di maggioranza, quello che normalmente compete alla responsabilità del presidente, che deve garantire tutti (quindi le minoranze, quindi il personale) il corretto andamento dei lavori parlamentari, desta in me amarezza ed io evidentemente me ne rammarico molto, signora presidente. per noi, infatti i presidenti di Assemblea dovrebbero costituire il momento di ricorso della difesa delle giuste esigenze anche del singolo deputato, non solo delle minoranze, rispetto alle esigenze eccessive delle maggioranze d' Assemblea: e le gestioni assemblearistiche non ci piacciono, non ci sono piaciute e continuano a non piacerci. a questo punto, evidentemente, signora presidente, io avanzo la richiesta — e mi accingo a votare — affinché non ci sia una eccezione all' abitudine di sospendere la seduta ad una certa ora. quando lei mi dice che questa situazione è straordinaria io le dico che, certo, lei ha ragione, signora presidente; ma certamente è straordinaria un' altra cosa, signora presidente: che in quest' Aula si ritrovino i colleghi solo — come è accaduto il 23 dicembre — nel momento in cui si tratta di decidere di rinviare il dibattito, mentre al dibattito non si partecipa né con la presenza né con interventi di nessun tipo, essendo quel dibattito... il fatto che si dica che sia io a bloccare i lavori del Parlamento, semmai, è una patente di imbecillità che dai a te stesso! io sto dicendo... ho detto che accusare la minoranza di bloccare i lavori del Parlamento dà una patente di imbecillità, soprattutto se si hanno 200 deputati dalla sua... guarda che fuori del Parlamento, prima o poi, grazie ai compagni comunisti, ci vai tu, non io! ci vai tu fuori, Sicolo, grazie agli elettori comunisti! calmati, ti fa male! non ti arrabbiare. su questo, evidentemente, hai la coscienza un po'... signora presidente, c' è un collega comunista che ripete come un disco le accuse fasciste... ripete come un disco: « sabotatore » , « nemico del Parlamento » , « nemico della democrazia » signora presidente, non la sento, non la sento! non la sento, coprono la sua voce! non la sentiamo, signora presidente! insisto nel chiedere che si pronunci l' Assemblea.