Marco PANNELLA - Deputato Opposizione
VIII Legislatura - Assemblea n. 89 - seduta del 04-01-1980
Legge elettorale
1980 - Governo VII De Gasperi - Legislatura n. 1 - Seduta n. 1060
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

signor presidente , volevo soltanto dire che a me risulta che usualmente alle ore 13 — chiedo ciò non soli per ottusa tradizione, ma per garantire anche quel buon andamento dei lavori che richiede anche un minimo di riflessione e di riposo dei parlamentari — siamo usi sospendere i nostri lavori per la colazione. noi, come è noto, signor presidente , ci teniamo particolarmente. quindi vorrei chiederle la cortesia... sì, appunto; ma devo dire, signor presidente , di essere sempre grato alle circostanze quando consentono al nostro testo stenografico di far riscontrare che i compagni comunisti ci sono. le interruzioni contro i radicali, servono per far risultare dallo stenografico che essi, almeno in sei o in sette sono presenti al dibattito sulla fame nel mondo . gli altri, invece, stanno fuori per venire a votare quando si dovrà votare....... come corpo mistico... voi ci siete sempre: la comunione dei santi, il corpo mistico. bravo Pochetti! allora, signor presidente , volevo non farle una proposta formale e fidando che si trattasse da parte della Presidenza, che tutti sappiamo così rara e ineccepibile, di un momento di stanchezza e di distrazione, volevo chiederle, come è usuale a questo punto, di sospendere la seduta fino alle 15, e magari non fino alle 16, come si suole fare normalmente. non credo, signor presidente , che dopo aver discusso quattro ore su un tema così tragico, e che a parole gli altri gruppi non affrontano perché troppo importante, si possano subito punire i deputati presenti e premiare gli assenti, togliendo a loro, ai commessi e a noi stessi, la possibilità di queste due ore di sospensione. ci saranno anche gli ordini del giorno . signor presidente , vorrei farle rilevare che alcuni di noi — fra cui, mi pare, in questo momento la presidente del nostro gruppo — sono assenti perché ancora alcuni parlamentari (ed è ciò che abbiamo deplorato ieri) si trovano dinnanzi a delle scelte che il regolamento non dovrebbe esigere. comunque, non credo che si possa stabilire onestamente la chiusura del dibattito generale: perché, con il garbo che le è consueto, nel momento in cui ci chiede di lasciare la possibilità al Governo di parlare, lei ci chiede anche di rinunciare a parlare. ora, invece, è evidente che noi riteniamo che quelle che abbiamo potuto finalmente questa mattina dedicare a questo tema siano quattro ore di dibattito, nella speranza che gli altri gruppi, che hanno lasciato trascorrere il tempo utile per iscriversi a parlare nella discussione sulle linee generali, siano portati — magari attraverso la presentazione di ordini del giorno — a recuperare nella seconda parte del dibattito quest' assenza di intervento ed in presenza che è, a nostro avviso, veramente incomprensibile, e per noi dolorosa. mi permetto quindi, signor presidente , di continuare a sottolineare la non rilevanza — mi pare — né sotto il profilo regolamentare né sotto quello del buon andamento dei nostri lavori, per il buon nome ed il prestigio della Camera, di invocare l' argomento della fine di una settimana, iniziata — come lei ha detto — 24 o 36 ore fa, per non dare respiro a questo dibattito. torno quindi non a chiederle o a sollecitarla, ma a pregarla, signor presidente (lo faccio di rado, e non è per motivi politici, di parte), di non volere involontariamente punire chi sta facendo questo dibattito, e di premiare invece gli assenteisti, consentendo a noi, ai commessi, a lei, alla Camera, di avere quella sosta che meglio garantisca la serenità e la proficuità dei lavori.