Marco PANNELLA - Deputato Opposizione
VIII Legislatura - Assemblea n. 86 - seduta del 21-12-1979
Legge elettorale
1979 - Governo VII De Gasperi - Legislatura n. 1 - Seduta n. 1060
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

signor presidente , intendo parlare per un richiamo al regolamento . quindi, non sono tenuto a rispettare i quindici minuti di tempo cui lei accennava, anche se mi riservo di parlare contro la proposta avanzata dal collega Gerardo Bianco . il richiamo al regolamento che intendo fare è il seguente: la proposta che ci viene dal collega Gerardo Bianco è una proposta fondata sull' articolo 40 del regolamento, checché lui dica, e non sullo articolo 41. nel momento in cui egli chiede che si riprenda questo dibattere il 3 gennaio 1980, dopo che... e indica una serie di eventi determinati che egli ritiene debbano compiersi da oggi ad allora, è evidente che siamo in sede di applicazione dell' articolo 40. si tratta di questione sospensiva , di quella cioè « che la discussione debba rinviarsi al verificarsi di scadenze determinate » , come dice il nostro regolamento. quindi — se mi consente, signor presidente , magari con un cenno del capo — chiedo al collega Gerardo Bianco se è questo che egli propone, cioè che la discussione debba rinviarsi non sine die , ma al verificarsi di scadenze determinate. è questa la sua proposta? allora — se ho ben compreso — non si deve far riferimento all' articolo 41 (come ha detto il collega Gerardo Bianco ) ma all' articolo 40, che dice che la discussione « debba rinviarsi al verificarsi di scadenze determinate, prima che si entri nella discussione stessa » . per far risparmiare tempo a noi tutti, vorrei dunque verificare se si tratta di un equivoco, poiché se per caso si tratta semplicemente di un lapsus (nell' aver detto 41 invece di 40) allora il mio intervento è del tutto diverso e chiedo di parlare su questo. le chiedo scusa, signor presidente , ma credevo di aver udito il collega Gerardo Bianco (che ho ascoltato, come sempre, con attenzione) evocare una serie di eventi che si debbono verificare da qui ad allora, sicché noi ci troviamo nella condizione di superare i motivi che giustificano la richiesta di sospensiva. signor presidente , ho chiesto di parlare contro questa proposta, ma, per chiarezza e per lealtà reciproca (così che possano cominciare i tam-tam), preannunzio che il gruppo radicale proporrà una questione sospensiva , chiedendo che sia votata a scrutinio segreto , che si è voluto surrettiziamente esorcizzare, prima che noi decidessimo di richiederlo. collega Gerardo Bianco , alcune volte bisogna tener presente che troppa astuzia produce un risultato esattamente contrario! noi avevamo comunicato al gruppo democristiano che noi siamo convocati... colleghi democristiani, vi sto informando! avevamo comunicato al gruppo democristiano che il gruppo radicale era convocato nel periodo di sospensione della seduta per decidere; quindi, avremmo riferito le nostre intenzioni prima della riapertura della seduta pomeridiana. debbo dire, circa le nostre intenzioni, che nel modo più assoluto non erano pregiudicate né nel senso dello scrutinio segreto e né nell' altro, perché in questo modo avremmo avuto il tempo di consultarci, di cercare e di trovare, come facemmo il 20 settembre, un onorevole e, se possibile, più efficace compromesso. invece l' astuzia, il sospetto, il dubbio, e in qualche misura anche il disinteresse, per il contenuto di questo dibattito, ci induce a chiedere la votazione a scrutinio segreto . comprendo i colleghi, ma dovrebbero consultarsi tra di loro prima di prendere decisioni così avventate. colleghi, perché ritengo doveroso pronunciarsi contro la proposta avanzata dal collega Gerardo Bianco ? perché ogni motivazione che ci viene data è speciosa, se non chiaramente falsa, rispetto alla situazione reale nella quale ci muoviamo e perché, se andiamo a guardare i resoconti stenografici di questa Assemblea, se teniamo presente tutte le cose dette dal presidente della Repubblica , dalle massime autorità civili e religiose dello Stato, vediamo che è stato detto che quest' anno non doveva compiersi la strage e lo sterminio, previsto invece all' inizio del 1979. per umiltà, noi radicali abbiamo consentito che la questione si dibattesse ai ritmi che altri gruppi invocano, per serietà e riflessione. badate che questa riflessione era scandita dal ritmo della strage, una riflessione che, con molta superbia intellettuale, voleva tutelarci contro la fretta apparente, quando i tempi di questa riflessione venivano scanditi, giorno dopo giorno, dall' assassinio, in relazione alla distorsione dei fondi (che avrebbero consentito a castori di mangiare e di vivere) verso la crudele, immane e sporca industria militare. quest' anno abbiamo speso 480 miliardi di dollari per armi sempre più sofisticate, foriere di nuove spese. credo, colleghi, che non possiamo salutarci, non vogliamo e non possiamo farci gli auguri per il Natale e per l' anno nuovo, ve lo avevamo detto, senza aver fatto chiarezza su questo punto. avevamo tentato, anche se in modo ufficioso, con il Governo e con le forze di opposizione, in ogni sede ed in ogni luogo, di studiare qualche possibilità di soluzione, e qualche, non dico alibi, ma giustificazione per una ulteriore attesa. forse un atto formale ed ufficiale della Camera e del Governo, per quel che riguarda l' atto ufficiale di pietà nei confronti di queste vittime (peggio di quelle del nazismo), un lutto nazionale da proclamare, un appello alla radio ed alla televisione perché, in sintonia con questo lutto nazionale, si svolgessero dibattiti non già sulla fame nel mondo o film da « premio Italia » sui bambini morenti, bensì su cosa fare, sulle proposte concrete per salvare delle vite umane , magari dal 1° gennaio, riforme senza spese, colleghi democristiani, radicali, comunisti e missini (non so se vi siano altri gruppi rappresentati in quest' Aula questa mattina), sarebbero bastate per dimostrare la buona volontà . ebbene, certe riforme avrebbero richiesto semplicemente non buona volontà , ma attenzione; soltanto il tempo, signor presidente , per il Governo, per uomini e donne di Governo, di partito e parlamentari, di distogliere un momento la loro cura dai problemi di ordinaria gestione governativa o di partito, per diventare un momento coralmente attenti a questo che è il dato caratterizzante l' esistenza della nostra generazione, della nostra cultura e della nostra politica! colleghi Piccoli e Zaccagnini, malgrado l' omaggio che ci fate stamane con la vostra presenza, quello che non si riesce a raggiungere è un momento di attenzione (nelle vostre direzioni, nei vostri comitati centrali e forse anche nel foro della vostra coscienza), per distrarvi dall' ordinaria amministrazione di sempre più squallide incombenze tragiche della quotidianità nazionale o dei vostri partiti; un momento per immaginare qualcosa che faccia, di un giorno della nostra comune esistenza, un giorno di vera salvezza della vita! dov' è il collega Casini, col suo intervento ed il suo amore — spesso feroce — per la vita dello zigote, dell' embrione? dov' è, quando dobbiamo fare qualcosa di concreto a fronte delle inadempienze e dei pur tenui impegni che il Governo aveva assunti? per la sospensione, collega Gerardo Bianco , quanti ancora morranno assassinati da oggi ad allora? perché non dirci, invece, che in questa situazione, rinviando, rimuoviamo il problema? non troviamo duecento miliardi: andiamoli a cercare nella pattumiera dei residui passivi dei nostri bilanci! invece dei 4.000 miliardi che era logico e possibile annunciare, come investimento in questo settore, accendendo forse nel mondo, e certo in Europa, una scintilla di speranza; nei nostri ministri degli Esteri e nei nostri governi manca il rigore della modesta ed umile fantasia di ogni giorno. signor sottosegretario, in tutti i dibattiti sulla fame nel mondo , il presidente del Consiglio non ha nemmeno sentito il bisogno di venire a sostenere per un secondo, con la sua comparsa, la presenza di chi rappresenta il Governo! ma nemmeno un momento si è affacciato in Aula il signor ministro dell'Agricoltura , e neppure gli altri ministri interessati: c' è solamente chi è delegato burocraticamente e politicamente dal Governo; non c' è il suo collega sottosegretario di Stato per gli affari esteri : non c' è nulla! collega Gerardo Bianco , guadagnare tempo in questo clima, prenderne altro, significa forse migliore volontà e capacità di intervento? questo è assolutamente illusorio, non è vero. non abbiamo il diritto di raccontare adesso, a noi stessi, che non abbiamo ancora sufficientemente riflettuto. la verità è che la tua richiesta, collega Bianco, è dovuta a due motivi: innanzitutto, perché il Governo è inadempiente; mozioni, risoluzioni del Senato e della Camera sono state disattese; proprio quelle risoluzioni che chiedevano l' immediato salvataggio della vita di milioni di esseri nel mondo assumendo iniziative straordinarie: si è trattato di un calcolo politico (se volete, il più squallido e meschino), che ha ispirato questo stato d'animo . il secondo motivo è rappresentato dal timore che forse oggi perdiamo la possibilità di abbandonare Roma per recarci alle nostre riunioni, di partito od altro. collega Bianco, se ci fosse stata la volontà di un vero, nuovo, grande dibattito sulla fame, come noi aspettavamo, lo avremmo organizzato insieme e non sarebbe stata necessaria la mediazione e la sensibilità di tanti democristiani perché il governo di coalizione accettasse di essere qui presente. sarebbe bastata la buona volontà di deputati e rappresentanti democristiani, perché il Governo venisse qui oggi ad onorare i suoi impegni rendendo quelle comunicazioni, signor sottosegretario Zamberletti, che il 17 settembre avevamo preso l' impegno di portare alle Camere. siamo alla vigilia di un aggiornamento al 3 gennaio 1980. ecco perché ritengo che la realtà debba essere fotografata. e la realtà non è certo lusinghiera! signor presidente , o si fa concretamente adesso, come avevamo proposto, quella normale sospensione... vorrei pregare che si consentisse al presidente di ascoltare l' oratore. volevo, a questo punto, signor presidente , compiere un estremo tentativo dialogico, che sgomberi il campo dagli eccessi di astuzia e di sospetto ed anche dai rischi, per quanto ci riguarda, di eccessi di rinunzia e di adeguamento alle situazioni di fatto. sono, signor presidente , le 12,35. ritengo che a questo punto potremmo, per consentire al Governo quei brevi accertamenti ulteriori e suppletivi che eventualmente intendesse fare e per meglio consultarci all' interno dei gruppi e fra i gruppi, sospendere normalmente la seduta, che potrebbe consentirci — ripeto — di trovare un' altra soluzione. altrimenti, insisteremo nella nostra proposta di una questione sospensiva , ben chiarendo che questa è la nostra risposta ad una iniziativa che ci ha dolorosamente sorpresi, una iniziativa che non è accettabile da chi crede che i dibattiti in Parlamento non siano, appunto, parole, parole, parole, ma che scandiscano in modo chiaro la possibilità o meno che in questo luogo si effettuino interventi concreti. signor presidente , stiamo per chiudere un anno nel quale chi ha chiesto riflessione, chi ha chiesto serietà, ha nutrito di queste richieste la sua complicità in uno sterminio che, appunto, è sterminio politicamente, oltre che moralmente, al livello di quelli nazista e stalinista.