Emma BONINO - Deputato Opposizione
VIII Legislatura - Assemblea n. 654 - seduta del 24-03-1983
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 1983)
1983 - Governo V Fanfani - Legislatura n. 8 - Seduta n. 654
  • Attività legislativa

signor presidente , l' articolo 11 ha per titolo « disposizioni in materia di previdenza » , tratta cioè di materia pensionistica, tant' è che al primo comma si parla di trasferimenti di fondi all' Inps; ebbene, gli emendamenti che abbiamo presentato, e che sono stati ritenuti inammissibili, trattano appunto di questa materia. ad esempio, il mio emendamento 11.3 si riferisce a materia previdenziale, e in particolare all' aumento dei minimi pensionistici a 350 mila lire per coloro che non possiedono altro reddito. come è del tutto evidente, signor presidente , la materia è identica a quella trattata dall' articolo 11, tanto che gli emendamenti recano lo stesso titolo dell' articolo in discussione. l' articolo 89 del regolamento prescrive: « il presidente ha facoltà di negare l' accettazione e lo svolgimento di ordini del giorno , emendamenti o articoli aggiuntivi che siano formulati con frasi sconvenienti » , — e non mi pare questo il caso — « o siano relativi ad argomenti affatto estranei all' oggetto della discussione... » . credo, signor presidente , che l' aumento dei minimi pensionistici, e quindi l' accantonamento di fondi a tal fine, non costituisca materia estranea a quella previdenziale, così come non accade, del resto, quando il Governo stabilisce variazioni nei minimi pensionistici e fissa la cifra da trasferire all' Inps. già ieri la decisione della Presidenza è stata, a nostro avviso, inaccettabile per quanto riguarda gli articoli aggiuntivi all' articolo 3: ma in questo caso non solo non è l' argomento estraneo all' oggetto in discussione, ma non è estraneo persino alla materia in oggetto all' articolo 11! proprio da questo punto di vista , trattandosi di materia tanto rilevante come quella pensionistica, non è possibile accettare la sua decisione, signor presidente , perché contraria all' articolo 89 del regolamento cui lei si è appellato! questa Camera, la sua maggioranza, può respingere i nostri emendamenti, ma credo che non sia tollerabile (la invito veramente ad una riflessione su questa materia, sull' articolo 11 in particolare) che il diritto del deputato di sottoporre all' esame ed al voto dell' Assemblea sue proposte in argomenti che non sono affatto estranei, ma sono proprio eguali a quello trattato dall' articolo 11, sia disconosciuto con uno stravolgimento regolamentare del tutto inaccettabile! mi appello ad una riflessione sull' argomento. ieri, non sussistevano i motivi addotti (perché deve esservi estraneità all' argomento in discussione e cioè alla legge); non è pensabile che quello pensionistico sia un problema estraneo alla legge finanziaria ! fatto questo richiamo al regolamento , mi auguro di non essere costretta ad interventi più gravi perché, glielo dico francamente, non sono disposta ad accettare passivamente questa decisione che ritengo illegittima... non è una minaccia, per carità! presidente, non è una minaccia: lei sa benissimo che non ne faccio; dico solo che non sono disponibile ad accettare tale decisione, perché la motivazione non solo non è convincente, ma è antiregolamentare! signor presidente , leghi, la materia qui in discussione proposte che noi avevamo formulato che non saranno neppure sottoposte al voto di questa Assemblea, riguardano la complessa materia delle pensioni. il problema delle pensioni è noto a tutti; e una vera e propria giungla di sperequazioni reali per cui, a fronte a migliaia di cittadini costretti a vivere con 165 mila lire al mese di pensione, e che non hanno altri redditi, assistiamo saltuariamente a polemiche di vario tipo su pensioni d' oro , liquidazioni d' oro e affini. ci troviamo poi di fronte ad una situazione in cui — lo voglio qui denunciare — il Governo e l' opposizione nelle passate legislature, neppure in quella dell' unità nazionale , non sono riusciti a realizzare una riforma pensionistica che desse un minimo di quadro complessivo di riferimento ai cittadini per quanto riguarda il grave problema della terza età . su questo punto noi abbiamo tentato di indurre il Governo a rispettare i propri impegni. ricordo a me stessa, ed a tutti, che l' esame della riforma pensionistica è iniziato in Assemblea a luglio e si è subito bloccato sull' articolo 1; il Governo ha chiesto il rinvio del provvedimento in Commissione per 15 giorni e da allora lì giace. ora, di fronte a questo comportamento del Governo che non rispetta neppure i propri impegni, noi abbiamo tentato tutte le strade parlamentari possibili perché questi impegni fossero rispettati, che questa riforma venisse discussa, aggiungendo una nostra proposta, quella appunto dell' elevazione dei minimi pensionistici a 350 mila lire. abbiamo anche tentato di utilizzare una forma a noi molto cara — certo non usuale in questo paese di mangioni — cioè abbiamo fatto un digiuno di 15 giorni per tentare di aprire un dialogo con le forze politiche , affinché queste riforme fossero iscritte all' ordine del giorno . queste iniziative, parlamentari o extraparlamentari, non hanno ottenuto finora alcun effetto. è per questo, signor presidente , che noi ritenevamo un momento fondamentale della manifestazione della volontà politica, non solo del Governo ma anche di questo Parlamento, la discussione sull' articolo 11 della legge finanziaria , la discussione in materia pensionistica. proprio per questi precedenti, per questa annosità della questione, per le iniziative che abbiamo intrapreso, ritenevamo che questo fosse un momento cruciale, in cui il Governo poteva avere almeno la decenza di alzarsi e proporci di approvare ora questo articolo, impegnandosi a discutere la riforma pensionistica tra 15 giorni. si poteva arrivare a questo dialogo, signor presidente , senza che la Presidenza stessa si facesse carico di stroncare queste iniziative e questi che io considero essere nostri diritti. il Governo poteva, per decenza, in questa sede (non c' è ostruzionismo che tenga, signor presidente : gli emendamenti erano dieci, chiari e precisi) alzare un ditino e chiedere ai colleghi di votare questo articolo, non gli emendamenti, impegnandosi però a discutere la riforma pensionistica e l' aumento dei minimi, ad accettarlo o a respingerlo tra 15 giorni, tra 20 giorni, ma comunque indicando una scadenza. tutto questo non è avvenuto né potrà avvenire, perché ormai neanche queste nostre iniziative saranno sottoposte al voto, e quindi non porteranno neanche a qualche deputato la possibilità per lo meno di riflettere. per questi motivi politici e per i motivi regolamentari che ho cercato di esprimere, io ritengo che la decisione assunta dalla Presidenza sia grave. e, a questo punto, signor presidente , a me non resta che fare mie, leggendole testualmente, assumendomene tutta la gravità e tutta la responsabilità, le parole dette nella seduta di ieri dal collega Cicciomessere. siamo nella stessa situazione, su un tema gravissimo. a me non resta, signor presidente , che leggere testualmente quanto dichiarato dal collega Cicciomessere ieri sera: « ma che la difesa di questa obbrobriosa, inammissibile, oscena decisione del presidente... » sia avvenuta anche sull' articolo 11 non è, a nostro avviso, tollerabile, anche se « credo che sia perfettamente conseguente al clima che si vive in questa Assemblea » . « io credo, signora presidente, che questa pagina di oggi rappresenti una vergogna per il Parlamento italiano... » . quindi, signor presidente , anche « io credo... che questa pagina di oggi rappresenti una vergogna per il Parlamento italiano, e non tanto e solo per quanto lei ha fatto o non ha fatto... » e poi: « quanto è accaduto costituisce una gravissima testimonianza di disprezzo del regolamento, del Parlamento e delle prerogative dei parlamentari, e non soltanto un atto di disprezzo arrogante nei confronti dell' opposizione radicale » . io credo, signor presidente , di dover fare mie queste frasi testuali, dette dal collega Cicciomessere ieri. le ripeto, se vuole... concluderò per tempo. è chiaro che non ho insultato nessuno: mi pare del tutto evidente. e a questo punto mi pare altrettanto evidente che l' espulsione del deputato Cicciomessere di ieri, che ha pronunciato testualmente queste parole, è del tutto immotivata. signor presidente , credo che anche un comportamento diverso tra due presidenti, di fronte a due deputati che dicono le stesse cose abbia, evidentemente, un suo significato, che non sfuggirà a nessuno.