Emma BONINO - Deputato Opposizione
VIII Legislatura - Assemblea n. 491 - seduta del 06-04-1982
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 1982)
1982 - Governo I Spadolini - Legislatura n. 8 - Seduta n. 491
  • Attività legislativa

ricordo che ho chiesto di parlare in base al quarto comma dell' articolo 85, secondo cui i proponenti degli emendamenti non ancora illustrati, che non siano già intervenuti nella discussione generale , hanno facoltà di intervenire per non più di dieci minuti. desidero ricordare ai colleghi che gli articoli aggiuntivi sono sette, oltre all' emendamento soppressivo, e che pertanto vi saranno, all' incirca, altrettanti interventi dei deputati del gruppo radicale di dieci minuti ciascuno. signora presidente, colleghe e colleghi, io desidero illustrare l' articolo aggiuntivo 6.02 che, se ai colleghi interessa ascoltarmi prima che escano tutti, tratta un argomento dibattuto dall' opinione pubblica , che sarebbe felice se lo discutessimo in quest' Aula, cioè il famoso tema delle manette agli evasori. abbiamo presentato questo articolo aggiuntivo forti, innanzitutto, di un precedente relativo alla legge finanziaria per il 1980, nella quale furono inseriti, proprio in sede di votazione degli articoli, i famosi superispettori. per altro, avendo riscontrato da parte del Governo una tendenza ad inserire in questa legge finanziaria tutta una serie di norme che, di fatto, con la legge finanziaria niente hanno a che fare, tanto che la Commissione affari costituzionali è arrivata a definire questa legge come una « legge omnibus » , in cui è stato addirittura inserito tutto quanto riguarda le unità sanitarie locali, compreso il modo di lottizzare gli uscieri e soprattutto il modo di lottizzare i consigli regionali direttivi, noi pensiamo che si possa e si debba introdurre in questa sede la normativa contenuta in un progetto di legge che giace da molto tempo presso la Commissione finanze e tesoro. questo articolo aggiuntivo 6.02 è volto — dicevo — ad inserire nella legge finanziaria uno stralcio essenziale delle norme per la repressione dell' evasione in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto . si tratta, quindi, dell' abolizione della cosiddetta « pregiudiziale amministrativa » per i reati fiscali più nota con un altro titolo, che fece molto scalpore sulla stampa. è molto recente un' intervista del ministro Formica, alla quale accennerò poi brevemente. se è autentica l' intervista del ministro Formica, la stessa maggioranza dovrebbe avere interesse ad approvare in questa sede la normativa da noi proposta. il progetto di cui noi presentiamo questo stralcio è stata presentato addirittura il 13 marzo 1980 dal ministro delle Finanze di allora, Reviglio, cofirmatario come ministro concertante il ministro di grazia e Giustizia Morlino. come tutti sappiamo, Morlino ha lasciato il Governo e Reviglio ha fatto lo stesso più recentemente. e, come dicevo, questo progetto di legge giace ancora presso la Commissione finanze e tesoro della Camera dei Deputati in prima lettura. come accennavo, in una intervista di martedì 2 febbraio, il ministro Formica, prendendo lo spunto da un' altra questione su cui si dibatte molto, quella, cioè, relativa al segreto bancario (su cui interverranno altri colleghi, illustrando l' ulteriore stralcio da noi proposto), dichiarava, riferendosi all' abolizione del segreto bancario, proposta in questa Camera dai colleghi Minervini e Spaventa: « la battaglia contro le vaste oasi di impunità fiscale, travestita da discrezione e segretezza finanziaria, è cominciata. ora si tratta di costruire una macchina fiscale efficiente, che sappia essere all' altezza di questi nuovi compiti. e in questa opera di costruzione è soprattutto il Parlamento che ci deve aiutare » . ed eccoci qui, assolutamente pronti ad aiutare il ministro Formica, che evidentemente si sente un po' solo. « le due leggi » — continua Formica — « sul riordino della amministrazione finanziaria e sulla caduta della pregiudiziale amministrativa sono ferme alla Camera. se questa impasse non verrà superata, mancheranno gli strumenti adatti per arrivare alla trasparenza ed alla efficacia della macchina fiscale » . dopo aver detto — evidentemente in implicita polemica con Reviglio — che certe liste di proscrizione non hanno effetto se non si va a fondo nelle questioni e dopo aver sostenuto che sono preferibili sanzioni moderate e maggiori poteri di intervento e di controllo sulle aree più nascoste del mondo finanziario, le dichiarazioni del ministro Formica ci hanno indirizzati (anzi, ci hanno quasi chiesto) a presentare lo stralcio di tale progetto di legge in sede di legge finanziaria , anche perché l' introduzione di tale norma incide notevolmente, a nostro avviso, anche se le stime possono essere opinabili, sull' entità delle entrate per quanto riguarda questa nostra legge finanziaria e, conseguentemente, il bilancio. qualcuno peraltro ha posto in discussione già al Senato, le stime di entrata del bilancio compiute dal ministro Andreatta e quando questo è stato fatto altri si sono affrettati a dire, scandalizzati, che non si possono mettere in discussione le stime di entrata di un Governo. io credo che questa polemica sia assolutamente illegittima, perché è possibile e doveroso — così come è stato riconosciuto anche al Senato — mettere in discussione le stime di entrata, perché è evidente che se si segue una politica piuttosto che un' altra le stime di entrata cambiano notevolmente. stiamo però maturando la convinzione, che diventa sempre più evidente, per la quale, mentre precedenti governi, con il ministro Reviglio alle Finanze, indirizzavano al paese un messaggio che era quello di governi che finalmente, oltre a chiedere maggiori tasse e maggiori oneri fiscali a coloro che già sopportano tasse e oneri rilevanti, chiedevano maggiori tasse e maggiori oneri fiscali a settori del paese che tradizionalmente si sottraevano a questo che, insieme, è un dovere civile e sociale, oggi — e ciò vale come indicazione al paese — a circa un anno dall' assunzione dell' incarico da parte del ministro Formica ci sembra che il messaggio che parte da questo Governo e da questo ministro delle Finanze sia esattamente l' opposto, sia cioè un messaggio per il quale si torna a fare come sempre. non si può nemmeno dire « come prima » , ai tempi di Reviglio, perché in realtà niente è mutato. continueranno cioè a pagare le tasse coloro che già le pagano (anzi per costoro saranno aumentate), mentre coloro che non le pagano continueranno a non pagarle. di questa legge finanziaria , che dovrebbe essere un provvedimento legislativo agile per stabilire alcuni raccordi di programmazione con il bilancio dell' anno successivo e prevedere alcuni interventi aggiuntivi, essenziali e scarni, siete riusciti a farne una legge comprensiva di tutto. dicevo che un autorevole precedente aveva inserito nella legge finanziaria , nel 1980, il problema dei superispettori; ci pare quindi del tutto legittimo inserire anche in questa la normativa detta « delle manette agli evasori » , per capirci meglio, in quanto essa comporta tra l' altro, una diversità di entrate. infatti le stime — che possono anche essere discusse ma sulle quali ci si può attestare — ci dicono che, con una rapida applicazione della normativa contenuta in un progetto di legge da molto giacente in Commissione finanze e tesoro, si può pensare ad un aumento delle entrate di circa mille miliardi. questa cifra non è rigida, se ne può discutere, però è indubbio che l' ammontare della somma che si potrà ottenere è più o meno di tale entità. date le dichiarazioni rese anche recentemente dal ministro Formica per quanto riguarda questo settore, riteniamo non solo di essere autorizzati ad inserire questa normativa, ma soprattutto che sarebbe interesse del Governo farlo, per il segnale che con ciò darebbe al paese. in tal modo anche le altre normative proposte, a partire da quella concernente l' abolizione del segreto bancario (che illustreremo in seguito), possono trovare un dato di coerenza per essere state inserite in questo momento nella legge finanziaria .