Emma BONINO - Deputato Opposizione
VIII Legislatura - Assemblea n. 490 - seduta del 05-04-1982
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 1982)
1982 - Governo I Spadolini - Legislatura n. 8 - Seduta n. 490
  • Attività legislativa

signora presidente, colleghi e colleghe, signor ministro, noi riprendiamo questa discussione sulla legge finanziaria dopo un' interruzione di qualche giorno, dopo esserci lasciati giovedì sera ad ora piuttosto inoltrata avendo definito l' articolo 3; in questa ripresa di discussione, a distanza di pochi giorni, sul piano politico molte cose ci sembrano cambiate. quest' Assemblea, ovviamente, non ne sa nulla: dal punto di vista istituzionale, siamo sempre gli ultimi ad essere informati, fortunatamente, qualcuno di noi è abbonato all' Ansa ed alcuni, pochi, leggono anche i giornali e abbiamo scoperto che due fenomeni rendono il quadro politico in cui si inseriva questa legge finanziaria abbastanza diverso rispetto alla situazione in cui si è iniziato a discuterne, specialmente rispetto al 24 marzo, quando è iniziata la discussione sulle linee generali. uno, di questi avvenimenti, che ha turbato le forze politiche di maggioranza, si è verificato in quest' Aula, stranamente, e lo dico perché normalmente ciò non si verifica. invece, questa volta un primo elemento di tensione che ha occupato la stampa e la televisione per molto tempo prima che ci sbarcasse, e giunto anche qui venerdì mattina: è il caso Cirillo, e mi riferisco soprattutto alla tesi, sostenuta dal Governo, di non poter riferire all' Assemblea gli elementi a sua conoscenza perché riteneva di poterli riferire solo al comitato di sorveglianza. questo infatti è segreto, mentre l' Assemblea ha il dono della pubblicità! tutto questo, può anche essere comprensibile dal punto di vista teorico, ma non da quello pratico: lei sa meglio di me, signor presidente , che questo comitato di sorveglianza tutto è stato meno che segreto e che tutto quanto in quella sede si è detto e uscito sulla stampa; quest' Assemblea invece tutto è meno che pubblica, tanto è vero che normalmente l' informazione relativa ai suoi lavori non ha il dono di essere trasmessa all' esterno! lo dico ovviamente solo di scorcio: esiste anche la possibilità di chiedere la seduta segreta, cosa che potrebbe consentire al Governo di informare anche tutti i deputati su cose che non hanno alcuno specifico riferimento al comitato di sorveglianza. a parte la tensione provocata da questo caso, notatasi subito anche in quest' Aula con l' intervento di alcuni colleghi della maggioranza, per rendere più precario il complesso quadro politico in cui ci muoviamo, a questo avvenimento una buona spallata (se ben ho compreso dalla stampa) l' ha data il congresso di Rimini, che più propriamente si chiamava convegno programmatico di Rimini, del partito socialista . tale convegno, stando a dichiarazioni ed interventi di leaders assolutamente prestigiosi di questo vostro alleato di maggioranza, più o meno ha decretato una sorta di agonia del Governo: non si sa bene quanto durerà, se finiremo prima la legge finanziaria per aprire poi la crisi; e si parla addirittura di un Governo balneare , eccetera. abbiamo saputo tutto altrove, qui nessuno dice nulla! rispetto alla ripresa di questa discussione politica, mi preme sottolineare come anche l' opposizione, quando si muove su temi e quesiti specifici, potrebbe fare il suo lavoro meglio se il quadro politico presentasse un minimo di stabilità, rispetto alla compagine governativa. dopo un periodo di altalena eravamo arrivati ad una situazione un po' più stabile; ora ripiombiamo in questa doccia fredda per cui gli stessi componenti del Governo sanno quale è la loro sorte di giorno in giorno, secondo le dichiarazioni di alleati della maggioranza che fino ad ieri si sono definiti « alleati leali » . in questa situazione anche il ruolo dell' opposizione e le sue proposte rischiano di risentire della precarietà del quadro politico complessivo. ho voluto intervenire in questa fase proprio per dire al Governo che le richieste, i temi ed il dibattito che il gruppo radicale ha annunciato restano assolutamente stabili, come appaiono stabili le risposte negative del Governo. le nostre richieste — peraltro già anticipate — vanno dalla riduzione drastica delle spese militari alla liberazione di fondi per le pensioni, anche se il ministro ritiene che questo tema sia un po' più terra terra rispetto a quello ancor più generale dello sterminio per fame che rimane la nostra richiesta prioritaria. in questo momento persino i giornali meno allineati — anche se poi sono i più allineati degli altri, pur avendo questa parvenza sotto il profilo della professionalità — danno un enorme rilievo all' argomento delle isole Falkland e della disputa Argentina-Inghilterra. certo, si tratta di un problema internazionale di enorme rilevanza, ma lo stesso rilievo non viene dato al problema ancora più rilevante che coinvolge i rapporti nord sud , con tutte le interdipendenze ed i rapporti politici ed economici che lo stesso problema comporta. dunque, nel momento in cui si giunge addirittura ad una dichiarazione di guerra in cui lo stesso Consiglio di sicurezza dell' Onu è mobilitato per questo problema delle isole inglesi occupate dall' Argentina, ci parrebbe che una dichiarazione di pace ed un piano di vita potrebbe essere una delle risposte — se non « la risposta » — in grado di sconvolgere o di ridefinire e concretizzare nuovi rapporti che non siano più di sfruttamento, ma di uguaglianza e di interdipendenza. ebbene, proprio in questo momento è necessaria una volontà di pace e di vita da parte del Governo — che è quanto noi chiediamo — e che non può essere risolta con puri accorgimenti tecnici limitati nei fondi; quello che noi ci siamo proposti è un piano che le abbiamo già tracciato, signor presidente , con la famosa mozione firmata dai 187 colleghi e sulla quale il Governo pose la fiducia. tale mozione, in uno dei suoi primi commi, impegnava il Governo a dichiarare guerra all' olocausto ed allo sterminio per fame. questa dichiarazione politica è per noi di estrema rilevanza politica interna ed internazionale. solo un' operazione condotta con questo impegno può poi avere la speranza di garantire il flusso reale dei fondi — che chiedevamo e che continuiamo a chiedere — già previsti nella mozione della fine di luglio del 1981 (quei famosi tremila miliardi, deliberati allora, che si precisava sarebbero stati reperiti con il ricorso al mercato finanziario ); solo in questo modo non si verificheranno le storture di spesa e le vere proprie truffe (che di fatto constatiamo per i 1.500 miliardi di aiuto pubblico allo sviluppo, su cui apriremo tutto un capitolo a parte quando arriveremo a discuterne). solo un' operazione di quell' ampiezza, di quella importanza e di quell' impegno da parte dell' intero Governo può, ripeto, avere la minima speranza che il vero e proprio piano di vita e di salvezza possa andare in porto . noi quindi rimaniamo, forse l' unico elemento stabile di questo quadro politico , a chiedervi stabilmente le cose che vi chiediamo da alcuni anni a proposito dello sterminio per fame e della riduzione delle spese militari. ci sembra, infatti, di essere l' unico punto fisso e reale in questo momento, in cui invece le forze di maggioranza appaiono travolte da problemi e da polemiche interne. anche noi non sappiamo — perché per noi, ovviamente, l' unica cosa da fare è aspettare — quando si entrerà in quella che ormai viene definita una crisi certa, ma, per ora, il nostro interlocutore è questo Governo, il cui presidente del Consiglio si è pronunciato in un certo modo ad Ottawa, dove quelle sue poche parole hanno avuto una rilevanza internazionale enorme dal punto di vista politico, anche perché esse erano accompagnate da un aumento dei fondi, per cui sembravano concrete. quelle parole, pronunciate ad Ottawa, sono state per tutti dei momenti di speranza e di attesa. questo vero e proprio piano di vita, che vi chiediamo, è l' unica strada possibile per uscire da questa impasse incredibile in cui tutti parlano di sviluppo, ma lo sviluppo non decolla, in cui le condizioni dell' Africa sono andate peggiorando e ormai i paesi africani si trovano in una situazione peggiore di quella di alcuni anni fa quanto ad autosufficienza alimentare e importazione di generi alimentari e di materie prime . si tratta di una situazione drammatica e che si profila, se non si dà corso ad un intervento così come noi vi chiediamo, sempre più grave per gli anni prossimi. è di pochi giorni fa l' intervento del direttore generale della Fao — che credo abbia ampia conoscenza della materia — il quale prospettava quasi una catastrofe per i paesi africani negli anni prossimi se non vi sarà un intervento che abbia la portata che noi indicavamo. allora il nostro punto di riferimento , e quello che dovrebbe essere anche un punto di riferimento del Governo per eventuali controproposte, se intende farle, o per esaminare il problema, se intende farlo non sono accorgimenti tecnici, bensì la mozione — che se non avete mi premurerò di farvi avere — firmata da 187 deputati nel dicembre dello scorso anno . fatte queste considerazioni, allora vi risulterà evidente come, a partire da questo articolo 4 e da quelli seguenti, la posizione del gruppo radicale e il suo atteggiamento preannunciato e fin qui perseguito non possa cambiare di una virgola. noi non possiamo evidentemente (non ne abbiamo l' intenzione né, d' altra parte, si è verificata qualche condizione o controproposta che possa farci deflettere dal nostro atteggiamento) che continuare, a questo punto, nel nostro atteggiamento e nelle nostre richieste. per venire all' articolo 4, relativo all' istituzione del nucleo di valutazione degli investimenti pubblici, io credo, ad esempio, signor ministro (e lo dico molto seriamente) che, se questo nucleo che voi intendete istituire valutasse i costi ed i benefici, in termini di economia per il nostro paese, relativamente al piano internazionale che io le propongo, troverebbe certamente i costi (perché li indichiamo), ma soprattutto i benefici a medio e a lungo termine , oltre al fatto, politicamente non soltanto rilevante ma addirittura determinante, di intervenire come un paese che tenta di porre un limite, o un argine, a questo olocausto immane che è in corso , rispetto al quale ci pare che, da tutti i punti di vista , vi sia attendismo da parte di chi è impegnato e totale indifferenza da parte di chi non ha questi interessi. per quanto riguarda in generale l' articolo 4, signor presidente , credo che sia molto interessante e non si possa fare di meglio che andare a rileggere il parere della Commissione affari costituzionali, che non è un parere dell' opposizione o di una minoranza, ma è il parere della maggioranza di questa Camera, o meglio della maggioranza della Commissione affari costituzionali. tale commissione, nell' esaminare il disegno di legge nel suo complesso, dichiara che « l' impianto generale offre motivo di perplessità rispetto ai parametri di funzione e di contenuto » . e, rileggendo questo parere, ho scoperto che la definizione di « legge omnibus » , che io credevo fosse una trovata molto simpatica del nostro esperto della materia, Marcello Crivellini, non è affatto frutto della fantasia inventiva di questo collega, ma è contenuto proprio nel parere della Commissione affari costituzionali, in cui si dice, ad un certo punto, che « la complessità dell' articolato e la sua diversificazione segnalano già, di per sé, la opinabilità di una tale connessione, per cui sembra opportuno indicare alla Commissione di merito l' esigenza di una sua verifica puntuale, per evitare la riproposizione di uno strumento omnibus, improprio rispetto ai suoi fini istituzionali » . quindi, questa definizione nei riguardi dell' assetto complessivo della legge è stata data dalla maggioranza in sede di parere. nello stesso parere si dice anche che « scorretta è l' espansione di tale area di intervento, attraverso il suo sconfinamento nell' ambito delle normative di settore, l' anticipazione di interventi nuovi o riformatori, la giustapposizione di aggiustamenti particolari di disposizioni singole ed eterogenee » . questo, è vero. questo articolo 4 non ha assolutamente nulla a che fare con la legge finanziaria . di fatto, esso configura quasi una riforma del ministero del Bilancio . evidentemente, o esistono già in ogni caso (me lo auguro, me lo sono sempre augurata) dei consulenti tecnici, i quali valutano a proposito degli investimenti l' equilibrio tra costi e benefici, oppure non riesco a capire come siamo andati avanti fino a questo momento, anche se è vero che questo nucleo di investigazione (da noi scherzosamente definito « nucleo Tom Ponzi » ) deve occuparsi soprattutto degli investimenti previsti dal fondo investimenti e occupazione di cui all' articolo 3. ma ci pare assolutamente improprio inserire nella legge finanziaria tale tipo di normativa che, evidentemente, sconfina dall' ambito di quello che io ritenevo fosse il limite della legge finanziaria stessa. se il Governo ci dà questo esempio, ponendo nella legge finanziaria normative assolutamente estranee — come vedremo ancora di più negli articoli che vanno dal 12 al 20 e che concernono la materia sanitaria (si arriva addirittura a stabilire la composizione degli organi direttivi delle Usl) — , è evidente che, a questo punto, non si può essere rigidi chiedendo alle opposizioni di intervenire solo in materie che il Governo ha ritenuto di inserire nella legge finanziaria . poiché, infatti, nella legge finanziaria vi sono materie che nulla hanno a che vedere con essa, ci sembra logico che l' opposizione intervenga su altre materie (magari non su quella sanitaria, perché non interessa), introducendo argomenti che, per ora, non vi compaiono. riteniamo ad esempio di dover sottoporre all' attenzione dell' Assemblea — che probabilmente approverà l' istituzione del nucleo di valutazione degli investimenti pubblici — l' esigenza politica immediata di creare, per quanto riguarda il problema della lotta allo sterminio per fame nel mondo , un commissariato speciale per la fame, affinché tale materia sia sottratta alle incapacità organiche ed ormai croniche di spesa che fanno capo non solo al ministero degli Esteri ma anche al dipartimento. inoltre, se nell' ambito del ministero del Bilancio viene creato un nucleo di questa fatta, di questa rilevanza per la scelta degli investimenti, anche se previa un' istruttoria tecnica, non si comprende perché tale nucleo debba occuparsi solo del fondo investimenti e non anche, con parere istruttorio, di altri investimenti che pur hanno luogo nel nostro paese, anche se debordano dal fondo istituito con l' articolo 3. a noi sembra, quindi, che la strada da seguire sia quella di sopprimere tale nucleo in sede di legge finanziaria ; d' altra parte, qualora si manifesti — come si è per altro manifestata in Commissione — la volontà politica di migliorare questo articolo, lo si faccia, sia dal punto di vista della composizione di tale nucleo, sia da quello dei fondi di cui dotarlo. vi chiederemo perciò di stralciare tale norma dalla legge finanziaria , perché se così non accadesse sarebbe legittimo, per altri, chiedere la creazione di altri istituti, anche se non attinenti alla legge finanziaria , e, in via subordinata , di migliorare la norma con accorgimenti tecnici che spiegheremo via via.