Emma BONINO - Deputato Opposizione
VIII Legislatura - Assemblea n. 290 - seduta del 01-03-1981
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 1981)
1981 - Governo Forlani - Legislatura n. 8 - Seduta n. 290
  • Attività legislativa

molto brevemente, colleghi e colleghe, per annunziare l' astensione dal voto del gruppo radicale, che vorrei motivare brevemente. noi prendiamo atto che aver voluto, stranamente secondo alcuni e secondo il Governo, discutere in questa sede, su nostra iniziativa, il problema energetico ha reso evidente, se non nelle cifre, un dato di metodo, che riteniamo importante, cioè aver voluto stabilire nella legge finanziaria una spesa triennale; quindi, come dato attinente al metodo è estremamente importante, perché significa almeno fornire un' indicazione e dare un avvio al fatto che la politica energetica non può essere stabilita di anno in anno. questo ci sembra un risultato positivo e ne prendiamo atto, soprattutto verso quei colleghi che ci hanno detto (il Governo lo ha detto proprio questa mattina) che non si può attaccare qualunque vagone alla legge finanziaria ; vediamo, invece, che la nostra iniziativa, con la conseguente volontà di discuterla, ha obbligato il Governo ad attaccare un piccolo vagone; ne prendiamo atto e ne siamo contenti. ci asteniamo, però, perché la cifra prevista per il triennio 1981-1983 è, a nostro avviso, insufficiente e perché non vogliamo esprimere qui un voto favorevole al piano energetico nazionale, che vogliamo discutere nella sua filosofia e nella sua impostazione. il metodo seguito ci sembra positivo, ma ribadisco che la cifra stanziata è irrisoria e rileva che il secondo comma, in cui si stabilisce che l' autorizzazione di spesa per il 1981 è di 410 miliardi, contiene un' indicazione superflua, anche tecnicamente, dal momento che è contenuta nell' apposita tabella. ricordo che, se partiamo con questi 410 miliardi, in realtà non faremo nulla, perché questa non è un' indicazione diversa, ma nota un immobilismo che non ci sentiamo di sottoscrivere esprimendo il nostro voto favorevole. colgo l' occasione anche per dire che il Governo si deve assumere la responsabilità di affrontare in questa sede il problema più vasto del problema energetico; invece, già circola voce che questo famoso « piano energetico Bisaglia » , ereditato oggi da Pandolfi, finirà come carta straccia e verrà sostituito da un piano triennale che non si sa da chi, dove, come si stia studiando. segnaliamo al Governo che la Camera è assolutamente sprovvista di documenti, di qualunque tipo, di indirizzo in materia di politica energetica , se si fa eccezione della mozione approvata nel 1977; prendiamo atto di questo ritardo del Governo nel dare indicazioni alla Camera, ma prendiamo anche atto del fatto che la Camera non ha particolarmente stimolato il Governo.