Francesco COSSIGA - Presidente del Consiglio Maggioranza
VIII Legislatura - Assemblea n. 21 - seduta del 11-08-1979
1979 - Governo I Cossiga - Legislatura n. 8 - Seduta n. 21
  • Comunicazioni del governo

presentando il Governo da me presieduto a questa Camera, signor presidente , onorevoli Deputati , avevo ben presenti le condizioni politiche oggettive in cui esso viene a formarsi e sarà chiamato ad operare, ma anche l' urgenza dei problemi del paese che è necessario affrontare e cercare di risolvere, la varietà e la ricchezza delle posizioni, dei giudizi, delle indicazioni delle forze politiche , delle forze sociali , delle forze culturali presenti nel Parlamento e nel paese. per questo ho indicato, come motivi originanti la formazione del Governo e, insieme, come conseguenti obiettivi primari di esso, l' avvio delle normali procedure costituzionali come garanzia di ordinato svolgimento della vita istituzionale e amministrativa e dei processi politico-sociali, l' esigenza di iniziativa rapida ed urgente per affrontare, oggi per l' oggi e oggi per il domani, i gravi problemi del paese, incentrata in una azione del governo che nel Parlamento trovi legittimazione, indirizzo e controllo, all' apertura di uno spazio più ampio e meno legato alle indifferibili contingenze istituzionali, al dialogo e al confronto tra le forze politiche e sociali, in una attenta presa di coscienza delle realtà e delle novità della vita del paese e della domanda di certezze, di sviluppo, di sicurezza, di pace e di giustizia della gente, che non è folla anonima ma comunità concreta di uomini, di donne, di giovani. ho indicato come metodo un riferimento costante del Governo al Parlamento, a tutto il Parlamento, a chi il Governo sostiene con il voto, a chi ne rende possibile la costituzione con l' astensione, a chi è collocato all' opposizione di esso. e ho anche indicato un colloquio corrente del Governo con le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni degli imprenditori come metodo di lavoro. l' ampio e ricco dibattito svoltosi con impegno, quasi con sacrificio di tutti in quest' Aula, mi conferma e mi conforta in questa posizione. vi sono state posizioni molto diverse sui connotati politici del Governo che è stato formato e sulla sua struttura, ma vi è stata concordanza sulla necessità che il paese abbia urgentemente un Governo nella pienezza costituzionale delle sue responsabilità e delle sue prerogative. vi sono state posizioni molto articolate sul programma di Governo : convergenti, parzialmente convergenti o divergenti o totalmente divergenti, ma tutte interessanti, appassionate, sincere e stimolanti, a dimostrazione della vitalità e della centralità delle istituzioni parlamentari. ma qui vi è stato, nella sede più propria voluta dalla Costituzione, l' inizio di quel franco ed aperto confronto tra le forze politiche che, a mio avviso, deve continuare nelle istituzioni del paese per la ricerca di soluzioni che rendano operosa e ricca di frutti la legislatura e la stagione politica iniziatasi con la celebrazione delle elezioni politiche generali. il Governo prende atto di tutto ciò; è grato al Parlamento. dalle posizioni di sostegno e dalle posizioni di opposizione il Governo intende trovare — come prescritto dalla Costituzione — la motivazione del suo indirizzo politico e programmatico della cui attuazione il Parlamento è, deve essere e vuole essere per noi controllore compartecipe nelle forme costituzionali prescritte. ringrazio la Camera per questo dibattito e la ringrazio altresì per la cortesia personalmente dimostratami. ringrazio lei, signor presidente , per la sua saggezza, per la sua amabilità e per la sua grande sapienza nel far svolgere in maniera impeccabile questo dibattito. la Democrazia Cristiana (il partito al quale mi onoro di appartenere), il partito socialista democratico italiano ed il partito liberale italiano, presenti nel Governo insieme ad alte personalità del mondo della cultura e della scienza, hanno dichiarato, insieme ai rappresentanti sudtirolesi e valdostani, di votare a favore. della loro fiducia il Governo è grato. il partito socialista italiano e quello repubblicano, la cui funzione nel Parlamento e nel paese tanto apprezzo in termini civili e politici (non solo come presidente del Consiglio dei ministri , ma anche e soprattutto come cittadino), si asterranno, ognuno con proprie motivazioni tanto responsabili e riguardose, concorrendo in forma diversa a rendere possibile la investitura piena del Governo da parte del Parlamento. prendo atto dell' opposizione senza aggettivi — come ha detto l' onorevole Di Giulio — del partito comunista italiano. ogni altra posizione qui emersa ha il mio rispetto ed avrà la mia doverosa attenzione. ringrazio tutti gli intervenuti nel dibattito ed in particolare gli onorevoli Piccoli, di cui voglio ricordare la lunga colleganza politica, Reggiani e Zanone, ai quali sono legato anche da personale amicizia, e gli onorevoli Balzamo e Biasini, amici anch' essi non di questo momento. nel corso di questo dibattito è stato detto che dal carattere generale del mio discorso traspare il mio personale pessimismo cattolico. premesso che non credo che il mio sentire religioso possa essere oggetto di valutazione e di dibattito in quest' Aula, legittimato nel riferimento che sto per fare dal giudizio che della cultura italiana dette il grande spirito libero di Benedetto Croce , quando spiegò perché non possiamo non sentirci cristiani, vorrei ricordare che proprio nei primi capitoli della Bibbia è dato agli uomini il comandamento di crescere, moltiplicarsi e, soprattutto, di possedere la terra. ciò può valere, per quello che la tradizione giudaico-cristiana significa per tutta l' umanità, laici e credenti, come fondamento di un impegno individuale comune che ci permetta di accettare ogni sfida che la storia ci presenta, di raccogliere la fame di giustizia, di libertà e di pace di tutti gli uomini, il dolore ed il dramma degli emarginati, le speranze e — perché no? — anche la rabbia dei giovani, che ci aiuti a costruire una città umana, giusta e libera, ricca di valori civili, morali e culturali, costruita nella libertà e nella giustizia per l' uomo. ciò va molto al di là dei compiti e degli impegni di questo Governo, ma non è e non può essere estraneo al suo operare. come è stato rilevato, il programma non è e non vuole essere un elenco generico di problemi da risolvere, anche se altri onorevoli colleghi hanno diversamente opinato; esso contiene una precisa indicazione del modo in cui si tenterà di risolverli. in sede di replica, voglio soltanto accennare ad alcuni punti emersi nel corso del dibattito. da parte di alcuni intervenuti nel dibattito sono state sollecitate indicazioni sulla riforma dell' ordinamento giudiziario ; è stato però solo per non appesantire un discorso forse già troppo lungo, per il quale chiedo venia alla Camera, che non ho fatto cenno all' elaborazione del programma per la giustizia, annunciato dal precedente Governo ed ormai quasi completo. in settembre, insieme con i provvedimenti particolari più urgenti ed in correlazione alla presentazione del bilancio e della legge finanziaria , in corrispondenza con il voto recentemente trasmesso dal Consiglio superiore della magistratura , tale programma sarà sottoposto all' esame del Parlamento. debbo fare una precisazione riguardo ai regolamenti sull' elezione dei comitati di rappresentanza dei militari e sulla disciplina militare. i due regolamenti si trovano a stadi diversi del procedimento di formazione e ciascuno di essi sarà emanato appena concluso il rispettivo procedimento; si tratta per altro di normative strettamente connesse ed in parte interdipendenti tra loro. in relazione a ciò, il Governo chiede rispettosamente che le competenti Commissioni parlamentari rendano al più presto il richiesto parere sul secondo provvedimento, in modo tale da consentirne la emanazione senza ritardo rispetto al primo. per quanto attiene alle osservazioni fatte circa l' utilizzazione di reparti dell' esercito nei servizi di ordine pubblico , ritengo opportuno e doveroso chiarire che questo impiego è stato esclusivamente limitato alla tutela di obiettivi fissi di particolare interesse e sempre al fine di rendere disponibili, per i compiti d' istituto, le forze di polizia . all' onorevole Dujany che, nel suo intervento, ha preso atto con soddisfazione delle dichiarazioni relative alla revisione dei rapporti finanziari ed alla zona franca in Valle d'Aosta , il Governo non può che assicurare che seguirà sempre con attenzione i problemi della regione valdostana. all' onorevole Benedikter, che ringrazio per l' espressione di apprezzamento avuta per i componenti del Governo e per il Governo nel suo complesso, confermo l' impegno per un pronto completamento delle norme di attuazione. ringrazio infine gli oratori che hanno espresso la loro adesione alle linee di azione indicate dal Governo, per la tutela dell' ordine pubblico e la lotta al terrorismo; l' adesione del Parlamento a tali linee dà maggiore forza agli impegni del Governo e delle forze dell'ordine e testimonia il profondo consenso del paese verso le sue libere istituzioni. confermo che la lotta all' eversione deve essere condotta nella libertà e con la libertà, perché la democrazia, sul terreno delle libertà, deve accettare (e può vincerla) la sfida dei suoi nemici. l' onorevole Romualdi si è riferito a quanto da me dichiarato sulla preparazione del turno di Presidenza delle comunità europee che spetterà all' Italia nel primo semestre del 1980. ribadisco che a tale delicata incombenza il Governo è determinato a far fronte con impegno politico ed organizzativo. abbiamo infatti piena consapevolezza dell' importante contributo che un' appropriata gestione delle responsabilità della Presidenza del Consiglio Cee può recare, giorno per giorno, alla costruzione europea, tanto più ora che esse saranno esercitate in presenza ed in connessione con l' attività di un Parlamento eletto a suffragio universale e diretto. siamo convinti che l' Europa non sia solo espressione di una grande idea e di una grande intuizione che eminenti statisti ci hanno trasmessa, ma un complesso di impegni reciproci e di pratiche che regolano i comportamenti quotidiani, politici ed amministrativi in molti settori della vita dei nove (e presto dei dieci) paesi del nostro continente. è fermo intendimento del Governo operare efficacemente, in piena adesione a questi ideali ed impegni. ho molto apprezzato l' intervento dell' onorevole Spinelli sui problemi comunitari, anche se non ne condivido l' acuto criticismo. il Governo è consapevole della necessità di operare con la massima urgenza un approfondimento di tutti gli aspetti evocati con sì rara competenza dall' onorevole Spinelli. intendo promuovere questo approfondimento prima dell' inizio della Presidenza italiana del Consiglio dei ministri della Cee in modo da dare alla nostra azione, alla nostra nuova responsabilità, una visione e una impostazione chiara per fare avanzare la costruzione europea e tenere meglio conto dei nostri interessi in questo quadro. il Governo utilizzerà appieno il comitato dei ministri per il controllo dei flussi finanziari comunitari recentemente creati; in tal modo potremo accelerare e verificare la qualità degli interventi finanziari comunitari. siamo consapevoli della necessità della revisione critica della politica agricola comunitaria e di un suo riequilibrio a favore delle regioni meno prospere; noi stessi abbiamo partecipato alle critiche alla politica agricola comunitaria pur rendendoci conto della difficoltà di stabilire quali siano le correzioni che realisticamente si possono apportare. per quanto riguarda i problemi del bilancio comunitario, dell' aumento delle sue risorse così come di una più equa distribuzione di esse, non è vero che il governo italiano intende seguire in questo campo una politica di giusto ritorno. ci battiamo per una politica di solidarietà, di accrescimento e di miglioramento degli interventi strutturali. ma il bilancio non è che un aspetto degli interessi che sono in gioco nella partecipazione degli stati membri della Comunità. per questo il Governo si è battuto per correggere gli elementi di divergenza che esistono nelle politiche comunitarie al fine di aumentare la convergenza dei risultati economici. il tema del contributo delle politiche comunitarie alla convergenza delle economie sarà l' argomento centrale del prossimo Consiglio europeo di Dublino. consapevoli che la costruzione europea è ancora assai fragile e imperfetta, ma che non vi è alcuna valida alternativa per salvaguardare la pace e la libertà della nostra Europa, auspichiamo che il Parlamento europeo possa tenere un ampio dibattito anche su questo punto essenziale della vita comunitaria prima della riunione del Consiglio europeo . condivido le osservazioni dell' onorevole Balzamo circa la gravità della tragedia dei profughi vietnamiti. in due sedute appositamente convocate nei giorni scorsi delle Commissioni affari esteri della Camera e del Senato è stata ampliamente illustrata l' azione del precedente Governo sia sul piano interno, sia su quello comunitario ed internazionale per dare un apporto costruttivo alla ricerca di concrete soluzioni a questo grave dramma umano. posso assicurare l' onorevole Balzamo che il mio Governo proseguirà risolutamente nell' azione intrapresa, affinché sia realizzato l' inserimento nel contesto lavorativo italiano, in pari dignità con i nostri connazionali, dei profughi che giungono e giungeranno nei prossimi giorni con le nostre navi a seguito della loro partecipazione all' opera di salvataggio di vite umane e di quelli che continueranno ad arrivare dai campi di primo accoglimento grazie anche alla collaborazione di associazioni assistenziali, enti pubblici e privati cittadini. condivido, come uomo e come capo del governo , le preoccupazioni manifestate dall' onorevole Pannella in ordine al drammatico problema della fame nel mondo , le cui spaventose dimensioni fanno sì che esso possa essere affrontato solo attraverso forme di cooperazione internazionale. il governo italiano continuerà a fornire quei soccorsi di emergenza richiesti da situazioni particolari e che si concretizzano in aiuti diretti, ma soprattutto continuerà a partecipare attivamente ai programmi di aiuto dei competenti organismi delle Nazioni Unite e della Croce rossa internazionale . l' Italia darà altresì il proprio contributo all' aiuto alimentare della Comunità Europea ai paesi in via di sviluppo . l' azione del governo sarà sempre ispirata dalla consapevolezza che l' efficace incisività dei programmi di aiuto richiede, oltre che sempre maggiori impegni quantitativi, un migliore coordinamento degli sforzi e delle diverse iniziative che devono essere sempre ispirati ad un profondo rispetto e a un profondo amore per la vita umana . i riferimenti che gli onorevoli Benco Gruber , Tombesi e Di Giulio hanno fatto agli accordi di Osimo, alle esigenze di Trieste e ai rapporti italo-jugoslavi mi portano ad associarmi al concetto ispiratore delle dichiarazioni dell' onorevole Tombesi, secondo il quale non si tratta di essere oggi favorevoli o contrari al trattato — noi siamo favorevoli al trattato — che ha definito la controversia territoriale con la vicina Repubblica federativa socialista jugoslava, ma di voler essere gelosi custodi di esso. proprio perché la definizione territoriale concordata fra i due paesi è stata discussa a fondo e sancita solennemente dal Parlamento, ho ritenuto e continuo a ritenere superfluo, onorevole Di Giulio , ripetere, nell' esame della politica estera dell' Italia, il riferimento a ciò che da tempo è una acquisizione in tutto e per tutto definitiva. questo è il motivo della mancanza di un mio accenno a questo problema nel discorso di presentazione al Parlamento. ma sono d' accordo con l' onorevole Di Giulio se le sue parole significano riconoscimento dell' attenzione che tutte le forze politiche italiane devono dedicare, oltre che allo sviluppo dei rapporti italo-jugoslavi (rapporti esemplari tra due paesi, li ha definiti ancora recentemente il Capo dello Stato dell' amica Jugoslavia), ai problemi di Trieste. non mi sorprendono i riferimenti certamente appassionati, ma non facilmente riconducibili ad indicazioni operative, dell' onorevole Benco Gruber ; penso sia più appropriato ricollegarli a quelle severe e concrete — quanto a contenuti — che sono state esposte dall' onorevole Tombesi. in concreto, posso affermare che l' applicazione delle varie clausole del trattato e dell' accordo per la promozione della cooperazione economica è in corso da parte delle quindici commissioni miste appositamente create. particolare attenzione continuerà ad essere dedicata dal Governo ai lavori di quella per la zona franca industriale, dato il rilievo che l' iniziativa verrebbe ad assumere sia quale esperimento originale nel settore della collaborazione economica fra due paesi a diverso regime sociale e fra le popolazioni delle aree confinarie, sia agli effetti dei rapporti tra la Jugoslavia e tutta l' area della Comunità Europea . è altresì pienamente condivisa l' indicazione circa la necessità di preservare con concretezza l' azione per favorire un processo globale di sviluppo dell' economia triestina con appropriati interventi in campo portuale, infrastrutturale e produttivo. è nostro intendimento contribuire a che sia restituita pienamente alla città la sua funzione non solo di essenziale fattore dell' amicizia e della collaborazione fra Italia e Jugoslavia, ma anche di cerniera fra l' Europa centrale ed il bacino mediterraneo. su tale terreno prioritario l' impegno del Governo è categorico. colgo infine le valutazioni appropriate dell' onorevole Tombesi secondo le quali l' Italia, come minoranza, ha le carte in regola . il Governo rispetterà gli impegni internazionali urgenti nei limiti della sfera territoriale relativa e si farà carico, non solo entro tale sfera ma anche per tutto quel che attiene all' attuazione del principio costituzionale della protezione dei cittadini appartenenti a vari gruppi etnici , di adottare provvedimenti ispirati a quella interpretazione dinamica e aggiornata di tale principio della quale la nostra normativa offre valide testimonianze. le caratteristiche ed i limiti dell' evoluzione di tale normativa saranno comunque entro il dettato costituzionale, con equilibrata salvaguardia degli interessi di tutti i cittadini, senza mortificazione per alcun gruppo e nel rispetto assoluto degli interessi della comunità nazionale. nella presentazione del programma il Governo ha tentato — come del resto è suo dovere — di disegnare un quadro il più completo possibile della situazione economica internazionale e delle condizioni interne che dovremo fronteggiare fin dalle prossime settimane nonché di indicare le vie da seguire nell' ambito del disegno strategico che, pur nell' avviare a soluzione le contingenze del momento, deve inquadrarsi in una prospettiva di medio termine. i problemi sono certamente molti e difficili ma, al di là delle indicazioni specifiche sulle cose da fare, il Governo intende concentrare il suo sforzo, subito dopo la sua piena investitura parlamentare, in tre settori che hanno in questo momento priorità assoluta: il controllo dell' inflazione, con i connessi problemi di carattere fiscale, il problema energetico, il problema della casa. la lotta all' inflazione — come è stato riconosciuto in molti interventi — va condotta con tutti i mezzi disponibili. l' esperienza del passato dimostra però che gli effetti — positivi ma di breve termine che si possono ottenere con le tradizionali politiche monetarie e fiscali non sono sufficienti. ciò che bisogna disinnescare sono i meccanismi interni al nostro sistema economico che producono inflazione moltiplicando ogni impulso in aumento dei prezzi proveniente dall' estero. la drammaticità del problema energetico è stata giustamente sottolineata in numerosi interventi fatti in quest' Aula. il Governo ribadisce il proprio impegno ad affrontare con decisione i complessi problemi del settore energetico, sia attraverso provvedimenti ad effetto immediato (in particolare in riferimento alle forniture di gasolio), sia attraverso azioni a medio termine . il Governo garantisce. infine, che verrà effettuato il massimo sforzo per il più stretto coordinamento di tutti gli interventi nel settore energetico. in questa direzione un primo passo è stato già compiuto con la pronta istituzione, da parte del ministro dell' Industria , in attuazione degli impegni di programma, del comitato tecnico permanente dell' energia, nell' ambito del quale verranno coordinati gli interventi dei tre maggiori enti di Stato operanti nel settore. in particolare, per quanto riguarda la necessità di avviare, in condizioni di assoluta, totale sicurezza, il programma nucleare, debbo precisare che più che una scelta questa è una inevitabile necessità. stiamo, infatti, vivendo un' era di transizione, dall' esaurimento delle risorse petrolifere verso l' era delle energie alternative e rinnovabili secondo le previsioni fatte in tutto il mondo, però, questa transizione durerà fino alle soglie del Duemila. è, quindi, nostro dovere colmare questo « buco » energetico che si determinerà a breve termine e che interesserà una intera generazione. dobbiamo, per altro, cominciare, anche in questo campo, a pensare in termini di diversa e più umana qualità di vita. per quanto riguarda i problemi della casa, il Governo conferma la sua fermissima determinazione di operare, nel medio termine, per eliminare i maggiori nodi che ne hanno bloccato la soluzione in questi ultimi anni: il lento processo di industrializzazione del settore delle costruzioni, la limitata disponibilità di aree e la mancanza di adeguati strumenti finanziari. confermo, altresì, la necessità, nel breve termine , di avviare azioni capaci di decongestionare le aree delle città in cui la situazione si mostra più drammatica. è stato giustamente sollecitato un progetto speciale per la Campania e, con toni umani particolarmente accorati, per la città di Napoli. in questo il Governo non può che essere consenziente ed esprimere, contemporaneamente, la necessità di intervenire anche nelle altre zone che presentano caratteri simili. per l' agricoltura, il Governo conferma che sarà prestata specifica considerazione all' esigenza, per il nostro paese, di ottenere tutte le garanzie necessarie per affrontare il confronto con i paesi di cui è prossimo l' ingresso nella comunità economica europea. lo sforzo che in tale direzione dovrà essere compiuto tenderà a riformare le linee di politica agraria comunitaria, sino ad oggi seguite senza illusioni, ma anche senza cedimenti. voglio infine confermare, come prioritario, l' impegno del Governo sul programma di lotta all' evasione e di contenimento dell' erosione fiscale, che assume un importante rilievo non solo per le sue implicazioni economiche ma anche, e soprattutto, per quei fini di equità e giustizia sociale che ogni società civile deve proporsi, sempre tenendo conto delle eque esigenze delle varie categorie commerciali, industriali, agricole, specie nelle loro dimensioni più raccolte. signor presidente , onorevoli Deputati , il Governo della Repubblica attende il giudizio delle Camere. se esso sarà favorevole in entrambi i rami del Parlamento, il Governo inizierà ad operare con costante riferimento alle istituzioni parlamentari, alla ricca realtà delle autonomie, al sentire del popolo. lo farà senza iattanza, ma con decisione, senza timori, ma con responsabilità, nel pieno rispetto dei valori, non solo delle norme, della Costituzione. la coscienza del nostro dovere, la nostra moralità, cristiana o laica, ma ugualmente e sinceramente profonda, la nostra fede nella libertà e nella democrazia, ci guidano nel nostro impegno al servizio del paese. che Iddio mi aiuti!