Marco PANNELLA - Deputato Opposizione
VIII Legislatura - Assemblea n. 21 - seduta del 11-08-1979
Modifiche al testo unico delle leggi per l'elezione della Camera dei dpputati, approvato con decreto presidenziale 5 febbraio 1948
1979 - Governo VII De Gasperi - Legislatura n. 1 - Seduta n. 1026
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , le chiedo scusa, ma c' è un fatto tecnico, e cioè che avevamo preannunciato ad alcune emittenti televisive che a questo punto avrebbe avuto luogo il mio intervento, anziché quello del collega Roccella. la ringrazio, signor presidente . noi, signor presidente , colleghe e colleghi, signori del Governo, votiamo evidentemente contro questo Governo per confermare quella opposizione radicale ad uno stato di cose nel nostro paese che forse altri oggi annunciano di voler raggiungere ma che per anni è stata solo la nostra. votiamo contro questo Governo perché riteniamo che questa sia la condizione per poter sperare che la lunga teoria dei morti assassinati dalle violenze contrapposte dell' ingiustizia e della disperazione si interrompa, perché si interrompa la lunga teoria di morti che, da Giorgiana Masi ad Aldo Moro, da Pino Pinelli ai tanti e tanti carabinieri e agenti di Pubblica Sicurezza , caratterizza come prodotto naturale questo regime, senza soluzione di continuità ormai da dieci o quindici anni. votiamo contro questo Governo perché la Democrazia Cristiana , come è logico in democrazia, signor presidente , inseguita e ricattata da trent' anni di potere, non è libera di vivere con coerenza gli ideali che presume o afferma essere suoi, costretta invece a servire le tante atrocità che la storia, le tante ingiustizie che gli uomini, le tante nequizie che questo regime l' ha costretta a produrre in questi anni. signor presidente del Consiglio , noi votiamo consapevoli che sia un servizio democratico ricordare a tutto il paese ed alla stessa Democrazia Cristiana che essa si è costituita in questi anni in associazione per delinquere, se violare la legge è delinquere, contro la Costituzione e molte leggi umane, collega ed amico Bianco; se è vero come è vero , che voi siete i primi a lasciare disarmate non le profezie ma le richieste dei pontefici, le richieste della Chiesa di abbandonare la politica di morte, votando ogni anno migliaia di miliardi per le armi, sottraendo queste somme a milioni e milioni, a decine di milioni di donne e di uomini che muoiono ammazzati da queste vostre scelte. è un dramma che voi, come credenti di un certo tipo, potete rimuovere ma vivete; è la Democrazia Cristiana , il suo regime, che rappresenta nel nostro paese la negazione persino degli appelli dei pontefici e della Chiesa, oltre che delle speranze e delle volontà socialiste, democratiche e pacifiche delle donne e degli uomini. voi vi accingete ad armare questo nostro Stato con questo vostro programma di altre migliaia di miliardi buttati nei cimiteri — spero solo morali, ma sicuramente anche sociali ed economici — dei Sindona e dei Rovelli, dei Virgillito e dei tanti altri senza nome, che scopriamo essere miliardari solo quando le mafie parallele rapiscono questo o quell' altro titolare del credito che lo Stato riversa, a spese del contribuente, per lenire la miseria, mentre il prodotto è la povertà sempre maggiore dei poveri e, in fondo, la ricchezza sfrontata e sempre più gravemente criminale dei ricchi. voi fondate il vostro potere — che lo vogliate o no sulle centinaia di migliaia di operatorie di cittadini che sono delinquenti, perché evasori fiscali, che sono costretti ad essere tali: i professionisti di un certo tipo, certi non salariati che sono costretti dalla logica economica e sociale del vostro regime a vivere da delinquenti la loro attività professionale, la loro attività sociale, la loro dimensione civile. votiamo contro questo Governo, siamo alla opposizione, in attesa che altre opposizioni dimostrino rigore e convinzione, non — compagni comunisti — per ottenere che la Dc le chiami al Governo, ma per costringere la Dc a quella opposizione democratica che, in realtà, non è condanna in democrazia, ma funzione di pari dignità rispetto alle altre forze politiche . ci avete dichiarato — e avete dichiarato al paese — che votate contro questo Governo per conquistare il diritto di Napolitano e Gava di lavorare insieme per assicurare la democrazia del nostro paese. ebbene, questo ci sembra, piuttosto, una aberrazione logica, che può essere concepita solo nel chiuso di questi palazzi: andate a Napoli a spiegare questo e la sinistra perderà un altro dieci per cento . molti diranno: « per Gava votiamo direttamente noi, per la Dc votiamo direttamente noi » . sappiamo benissimo che il vero dramma della situazione politica anomala, corporativistica, caratterizzata da fasci di buone volontà, che governa e sgoverna il nostro paese, comporta proprio, signori del Governo, il dramma necessario che dei galantuomini siano dei disonesti, promuovano disonestà e mancanza di rispetto per la legge. e non solo per la legge penale scritta, ma anche per ogni altra. ne abbiamo un esempio: la mancata attuazione della legge Merli consegna ancora una volta alla distruzione l' acqua, la terra, il sole e la natura. questa legge avrebbe potuto assicurare 500 mila nuovi posti di lavoro , in una logica di sviluppo di due o tre anni di investimenti assolutamente necessari e fattibili. abbiamo udito la risposta che, su Trieste, è stata data dal presidente del Consiglio . parlo di Trieste (che avrebbe dovuto essere distrutta, che dovrebbe essere degradata, insieme con il suo Carso) per motivi economici, civili, culturali; di questa Trieste, italiana, non nazionalista. parlo di questa Trieste che dovrebbe consentire lo sterminio culturale degli sloveni del Carso e che, invece, si è costituita in città di resistenza per difendere i diritti culturali e civili degli sloveni e degli italiani. parlo di questa barriera contro una operazione mostruosa, disonesta intellettualmente, quale quella degli accordi che oggi — sembra ancora da sinistra — si dichiarano tali — per quello che riguarda la parte economica — da essere difesi e non sepolti, come noi riteniamo. così noi crediamo che non si stia traendo lezione dalle elezioni del 3 e del 10 giugno, perché, altrimenti, si sarebbe rovesciata la logica politica che è stata propria per trent' anni di tutto questo Parlamento, dall' onorevole Almirante, che invocava le scelte di destra della Democrazia Cristiana , per governare in una unità lombardiana — nel senso di Gabrio Lombardi — clericale e di classe, agli altri, che invece stimolavano la Democrazia Cristiana a scelte opposte, ma sempre ritenendo che il compito della Democrazia Cristiana dovesse essere quello di governare e di difendere i propri conniventi, i propri complici. personalmente, signor presidente del Consiglio , voto con maggiore piacere contro questo Governo in quanto con esso si recupera troppo spesso, alla logica dei pateracchi, anche la forza liberale che era sembrata, attraverso la pur educata e sommessa opposizione dell' ultimo anno e mezzo, aver appreso la lezione di questi ultimi trenta anni e che invece, con il Governo Cossiga, torna nel girone infernale della distruzione dei patrimoni ideali delle forze laiche e del patrimonio politico delle forze democratiche italiane come trenta anni di storia hanno dimostrato. per questi motivi, signor presidente del Consiglio , e i tanti che abbiamo fornito nel corso di questo dibattito, noi auguriamo al paese il buon governo . ci auguriamo, signor presidente del Consiglio — considerando che ha terminato la sua replica dicendo: Dio mi aiuti — , che si guardi dai suoi amici all' interno della Democrazia Cristiana ; dai nemici come noi un presidente, che vuole essere democratico, può guardarsi da solo, ma dalle amicizie intellettuali e politiche, dalle amicizie di partito soltanto Dio può, se lo volesse, aiutarla. per questo, signor presidente del Consiglio , riteniamo sommessamente, visto che siamo sempre costretti a seguire delle realtà drammatiche che ci obbligano a reclamare semplicemente un buon governo per le speranze di coloro che sono disperati, che se non vogliamo rinunciare alla speranza di un buon governo occorra abbattere le illusioni di buoni governi che abbiano idealmente, politicamente, e come corpo storico, una tradizione di sconfitta. non c' è nessun motivo, signor presidente del Consiglio , perché la logica di questi trenta anni, che ha portato i poveri ad esserlo sempre di più, che ha portato maggiore violenza, venga oggi mutata dal Governo che oggi chiede la fiducia; e poiché noi riteniamo che questo mutamento — che non ci viene certamente assicurato dalla presenza dell' amico Altissimo o dalla presenza di amici socialdemocratici in questo Governo poiché crediamo che non sia questo quello che può far mutare in Italia il corso delle cose — esista (lo diciamo fiduciosi) nella logica degli uomini contraria alla logica bruta che questo Governo rappresenta, noi radicali assicureremo una opposizione con tutti gli aggettivi che di volta in volta saranno necessari; assicureremo una opposizione sicuramente dura, volta ad abbattere questo Governo.