Marco PANNELLA - Deputato Opposizione
VIII Legislatura - Assemblea n. 148 - seduta del 21-04-1980
1980 - Governo I Segni - Legislatura n. 2 - Seduta n. 296
  • Attività legislativa

signor presidente , vorrei dare atto che sicuramente su questa ora e più di tempo che abbiamo perso hanno pesato alcuni equivoci; negli equivoci ciascuno indubbiamente ha la sua parte di responsabilità. per quanto riguarda quindi quella parte di responsabilità che dobbiamo pur avere anche noi, ce ne doliamo e ce ne scusiamo con i colleghi. ciò detto, signor presidente , resta un problema che affido, per il momento, alla sua sensibilità, quello di due votazioni avvenute fuori del quadro regolamentare. lo sottolineo perché sia scritto, signor presidente e perché dobbiamo tutti farci carico della ineccepibilità di ogni deliberazione di questa Assemblea. resta però anche da chiarire a tutti i colleghi la situazione. noi abbiamo preso in conferenza dei capigruppo un impegno del quale riteniamo debbano tutti essere informati, altrimenti le varie cose finiscono per passare sulla testa del deputato qualunque e soltanto dieci di essi rimangono depositari dell' interpretazione di chissà quale legge (evidentemente non delle Dodici Tavole , ma delle dodici righe!). ebbene, l' accordo era che nella nottata di oggi si sarebbe concluso. sappiamo però tutti che dire « nottata » può voler dire anche perdere un treno o no, e nessuno ha tanta stupidità bolsa per non cercare di interpretare le parole nel modo più conveniente per sé, se non altro per la serenità di queste cose. pertanto, signor presidente , se non è lecito mettere in dubbio (di questo dovete darci atto) che, avendo voi sempre trovato da ridire sulle decisioni dei radicali, mai una volta ci avete potuto accusare di scorrettezza nel mantenimento degli impegni che prendevamo, sarà bene dire, una volta per tutte, che la situazione è questa: noi ci atterremo agli impegni, però il modo, la gradazione (a seconda dei « grappoli » : è bella, questa espressione, signor presidente ) dovete lasciarceli scegliere. in ipotesi, noi potremmo arrivare a questa notte essendo ancora fermi sui primi quattro emendamenti, poi scomparire e in un' ora votare tutto il resto. visto che siamo gli unici presentatori di emendamenti, dovete almeno lasciarci la gestione dei tempi. noi abbiamo il « grappolo » — come dice il presidente — della giustizia, quello della fame e un « grappolo » di varie. si lasci almeno a noi la scelta di accentuarne uno piuttosto che gli altri, essendo certo che il risultato sarà acquisito, per quanto riguarda il gruppo radicale (e senza neppure chiedere il recupero cui avremmo diritto). e concludo dicendo che, signor presidente , se lei ci avesse dato la parola in occasione del primo richiamo al regolamento , la nostra parte di responsabilità nell' equivoco sarebbe stata subito superata. e così anche l' altra. signor presidente , prendiamo atto e ringraziamo profondamente i gruppi socialdemocratico e liberale che hanno voluto riconoscere che il gruppo radicale non ha diritto di gloriarsi di questo articolo aggiuntivo, perché esso non scaturisce unicamente da valutazioni di parte, ma scaturisce dalla lettura delle esigenze della giustizia italiana che ha voluto dare la stessa grande maggioranza dei parlamentari, dai democristiani a noi, nella lettura di ogni giorno, se vogliamo creare una struttura che amministri giustizia severamente, ferreamente e rapidamente, così come è necessario nel nostro Stato. prendiamo anche atto che i compagni comunisti, i quali si erano assestati nel controproporre un terzo di quanto richiesto dai magistrati italiani, ora preannunciano che si incontreranno con noi e con altri su metà di quella somma. è moltissimo, certo, come cammino soggettivo del partito comunista , che ha tollerato lo 0,67 per cento pochi mesi fa e che, come ha ricordato giustamente il collega Cicciomessere, al Senato ed in conferenza dei capigruppo intendeva giungere all' approvazione sic et simpliciter della legge finanziaria . signor presidente , mi auguro che tutti, nel momento in cui si vota, sappiamo che questo voto non potrà essere richiamato a merito di chicchessia, poiché noi stessi siamo i primi a renderci conto di avere — nello stilare noi questa proposta materiale — interpretato l' indicazione che ogni giorno abbiamo assieme elaborato con colleghi di tutti i gruppi di questa Camera, con magistrati cattolici, comunisti e con noi stessi. ecco il significato che qui, solennemente, vogliamo dare a questo voto; noi non siamo stati che gli occasionali scrittori e portavoce di una convinzione ampia di questo Parlamento. se quest' ultimo affermerà la propria autonomia, darà il migliore aiuto al Governo, consentendogli di andare in questa direzione. ministro Morlino, queste cose lei le sa!