Marco PANNELLA - Deputato Opposizione
VIII Legislatura - Assemblea n. 147 - seduta del 20-04-1980
Ratifica ed esecuzione degli Atti internazionali firmati a Parigi il 23 ottobre 1954
1980 - Governo Scelba - Legislatura n. 2 - Seduta n. 241
  • Comunicazioni del governo

possiamo constatare, signori del Governo, che quel che non fecero i barbari state facendolo voi Barberini. io posso, infatti, in questo momento dire che non solo la dichiarazione della mia presidente di gruppo, ma anche la dichiarazione del collega Di Giulio mi esimono dal dire alcune cose che personalmente avrei sentito invece il dovere di esprimere. non si tratta solo delle cose dette dalla presidente del mio gruppo, ma anche di quelle esposte dal collega Di Giulio a nome del partito comunista . laicamente giudico gli atti, i comportamenti; non anatemizzo; il dovere per chi, ogni giorno, crea o deve creare diritto positivo corrisponde al dovere laico di schierarsi sui fatti, sulle opere e non sulle riserve ideologiche né sui processi alle intenzioni. questo, signori del Governo, avete ottenuto! in politica, credo, l' incapacità di intendere e di volere è né una esimente né una attenuante. nel giudizio che dobbiamo dare, signori del Governo, la vostra incapacità manifesta, testarda, di intendere e di volere, pur avendoci ascoltato, testimonia che, nel momento delle vostre buone volontà, la vostra incapacità è ancora più definitiva ed abissale. questo divorzio fra buona intenzione e capacità di operare nelle cose più gravi dell' esistenza politica del paese dimostra — mutuando da Innocenti le sue immagini — essere vero che la via dell' inferno è lastricata non di cattive, ma di buone intenzioni. le avete e le distruggete nella vostra opera, con le vostre parole! noi vi abbiamo chiesto solamente di provvedere in modo straordinario ad un evento che le vostre coscienze di donne e di uomini, le vostre coscienze di cattolici e di socialisti vi indicano come straordinario. avete preteso di curare con metodi ordinari, con mediocri piccole misure (10 miliardi qui, 30 lì, 70 altrove) la possibilità certa di salvare, fino a dicembre, almeno 4 o 5 milioni di esseri umani . su questo non c' è contestazione da parte di nessuno: quelle migliaia di miliardi si traducono non nella salvezza, non nello sviluppo, ma nel consegnare al mondo internazionale, che quest' anno inizia il lavoro all' Onu per il terzo decennio dello sviluppo, vivi, a dicembre, 4 o 5 milioni di persone, che morrebbero senza altri interventi, a gennaio. avete detto « no » ma, badate, non perché avete proclamato il vostro disinteresse. sarebbe stato lecito il vostro disinteresse. avete detto che la questione vi interessava, che vi stava a cuore, che il vostro essere socialisti e cattolici vi rendeva sensibili a questa ecatombe di vite e al dovere di reagire, vi sollecitava il rincrescimento di aver tradotto questa tensione morale politica nella miseria delle dichiarazioni del « Cossiga uno » , quando bloccaste l' adempimento degli atti dovuti in forza del diritto internazionale : lo 0,7 per cento al 1982. oggi lo avete bloccato, retrocedendo, all' 83 ed all' 84! siete incapaci di intendere e di volere persino quello che di buono vorreste poter fare: è l' ora di dirvi che noi, collega Bianco, riteniamo che quanto più i governi sono forti, tanto più risulta forte il Parlamento. non abbiamo dato per scontati in alcun modo gli atteggiamenti, ed in questo caso lo abbiamo dimostrato, prestandoci agli infami linciaggi che, nella durata, costeranno a coloro che hanno tentato di consumarli, collega Bianco. incalzeremo questo Governo perché se ne vada al più presto, ritenendolo obiettivamente incapace di volere anche quel poco di buono che ha inteso. avevamo chiesto, oltre a denari, riforme senza spese; avevamo suggerito che il nostro paese, in base ad articoli precisi dell' Onu, annunciasse di coinvolgere il Consiglio di sicurezza sulla strage: non una parola da parte vostra! incapaci anche di ascoltare! avevamo suggerito che l' atto giuridicamente dovuto, conseguente alla ratifica del 1978 di un patto internazionale del 1966, che proclama il diritto alla libertà dalla fame, fosse ratificato in questo Parlamento e si traducesse in atti precisi. abbiamo indicato altri atti dovuti e possibili, ma non ve ne siete accorti! da opposizione, abbiamo offerto alla meditazione dei gruppi, collega Bianco, signor presidente del Consiglio e signori ministri, un disegno di attuazione degli articoli 81 e 44 dei regolamenti della Camera e del Senato, che consentisse di prevedere, in un patto costituzionale aperto a tutti, la possibilità di una dialettica istituzionale pienamente corretta: non una parola! non un segno di percezione! allora, per quanto ci riguarda, il nostro voto contrario — ha ragione la presidente Aglietta — come non mai dal 1976 ad oggi sarà un voto quotidianamente incalzante perché, anche nei vostri confronti, compagni socialisti, la strada rischia, questo percorso rischia, col passare delle settimane, di portarvi alla Waterloo delle vostre speranze di alternativa e persino di quelle di centrosinistra: non possiamo e non vogliamo darvi il tempo di distruggere la speranza necessaria ed insostituibile che il vostro partito rappresenta per la sinistra e la democrazia italiana, malgrado voi ed i vostri errori! l' appuntamento è per domani con la legge finanziaria : il Governo ha detto « no » , vedremo cosa dirà il Parlamento e nel Parlamento le coscienze cristiane, socialiste, comuniste, democratiche e radicali! vedremo se l' atto di libertà su cui si fonda la forza di una politica, non sarà domani, in tema di bilancio della giustizia e di bilancio contro lo sterminio, da questo Parlamento affermato appunto contro la vostra incapacità di operare e governare sentimenti, occasioni e prospettive! la vostra forza poteva essere anche quella di tutti noi e con questa convinzione, signor presidente , penso che nei prossimi giorni, dopo la vittoria del Parlamento possibile ed immaginabile, ogni giorno nel paese coi temi del referendum, centrali per restituire al Parlamento ed ai governi il senso dell' urgenza delle grandi questioni nella vita della società, con questo tipo di lotta e di azione nelle piazze e nelle fabbriche, ovunque, forse grazie a voi, proprio nel momento dello scontro che sembra diventare più velenoso e drammatico, vedremo se la possibile, ipotizzabile, ritrovata riaccennata unità delle sinistre d' opposizione, in nome di valori di alternativa che sono anche vostri (voi li sapete solo distruggere), vedremo se non si tradurrà anche nell' esortazione cristiana e la vostra coerenza socialista! dinanzi a questo siete disertori, ma essere disertori di questi valori significa essere disertori della possibilità di governare: siete degli incapaci e degli impotenti!