Emma BONINO - Deputato Opposizione
VII Legislatura - Assemblea n. 77 - seduta del 20-01-1977
Norme sull'aborto
1977 - Governo III Andreotti - Legislatura n. 7 - Seduta n. 77
  • Attività legislativa

questo articolo aggiuntivo è praticamente eguale a quello dell' onorevole Luciana Castellina. quando, in Commissione, ho proposto questo emendamento, mi è stato fatto osservare che, chiedendo l' accompagnamento della donna da parte di persona di fiducia, mostravo di considerare le donne un poco handicappate, bisognevoli di essere sostenute. richiamo invece l' attenzione sulla realtà delle donne, in campo di contraccettivi e, in particolare, in campo di aborto. si può essere fermissime nella decisione di non portare avanti una gravidanza, ma indubbiamente la visita dal medico è comunque un fatto che spesso mette in soggezione proprio le donne meno emancipate o comunque con minore disponibilità, anche culturale, di farsi valere e di spiegare le proprie ragioni. in merito, da parte democristiana si è osservato immediatamente che la persona di fiducia della donna deve essere assolutamente il marito o, al massimo, con qualche elasticità, l' eventuale compagno. non è da escludersi, ma non è sempre così. talvolta la persona di maggior fiducia è il compagno, altre volte può esserlo un' amica, una compagna; una persona insomma con la quale si hanno rapporti di un certo tipo. senza inficiare il complesso della legge, ritengo che si debba dare la possibilità alle donne, al movimento delle donne, di organizzarsi per assistere od accompagnare le altre donne meno pronte e preparate, per far valere la reale applicazione della legge. è un dato importante, di controllo a favore di tutte le donne, in ordine a quanto avverrà negli ospedali, in particolare per ciò che concerne le liste di attesa. credo che Seveso insegni che cosa significa per le donne essere interrogate da un medico, che cosa vuol dire sentirsi chiedere dal medico perché una è rimasta incinta essendo il marito in sanatorio (una è costretta a specificare che il marito torna a casa il sabato e la domenica...). non credo che i medici di Seveso siano una eccezione: credo, invece, che siano realmente la maggioranza. questo deve far riflettere tutti. noi chiediamo che le donne possano essere accompagnate da persona di propria fiducia. d' altronde , nel diritto canonico (qualcuno lo ricorderà) si fa riferimento alle « oneste matrone » . questo come richiamo; ma io invito tutti a riflettere su questa esigenza che non è stata fatta proprio soltanto dalle femministe fanatiche — come dice il collega Pennacchini — ma anche dalle donne dell' UDI, che proprio con le radicali hanno evidentemente poco da spartire. credo che chi ha speso tante parole sulla socializzazione del problema, sul fatto che la donna non deve essere sola e le ha dato, come controparte, la figura del medico, non può escludere invece che questo problema possa essere socializzato con la figura di altre donne o di un' altra compagna.