Marco PANNELLA - Deputato Appoggio
VII Legislatura - Assemblea n. 52 - seduta del 01-12-1976
Nuovo ordinamento della scuola secondaria superiore
1976 - Governo IV Andreotti - Legislatura n. 7 - Seduta n. 329
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

accetto la preghiera e solo per questo passo alla sostanza di questo atteggiamento. l' intervento dell' onorevole Natta ha dunque chiarito il perché della puntigliosa (e vediamo se lo è) difesa del regolamento, fatta dal compagno Malagugini. l' onorevole Natta ha detto chiaramente di ritenere che noi abbiamo tentato, attraverso questo strumento, di inserire in modo surrettizio un elemento di sospensione del dibattito, direi che, come omnia munda mundis , così omnia immunda immundis ! posso precisare che in ogni modo abbiamo tentato di evitare questo incidente anche formale; il presidente e gli uffici sanno che verso le 12,30 o le 13, avevo chiesto al presidente del Consiglio se mi permetteva di rivolgergli una domanda in modo irrituale, su questo tema, per consentirgli una risposta. quando mi è stato detto di no, e mi è stato detto che unico strumento restava quella mozione, mi sono fatto carico addirittura — lo dico qui — di precisare al presidente del Consiglio : « guardi, questo non è dettato da alcuna volontà polemica, ma si tratta di chiarire in questo punto del dibattito qualcosa di molto importante. le preannuncio che solleviamo questa questione. se ella sarà in condizione di dire due frasi tali da tranquillizzarci, immediatamente ritireremo la richiesta di sospensiva » . dico questo, collega Natta, tanto per chiarire quanto surrettiziamente volessimo fare checchessia. cosa volevamo fare? questo è importante soprattutto per i compagni ed i colleghi del gruppo comunista, qui numerosi. è importante conoscerci! qual è il problema del quale stiamo discutendo? è molto grave! nell' articolato che solo noi presidenti dei gruppi abbiamo avuto e che la maggioranza dei deputati non ha avuto (ieri l' ho sottolineato e ho letto brani di questo articolato che voglio rileggere per tutti i deputati presenti: vi pregherei di essere attenti se non lo avete sotto gli occhi) è detto testualmente... adesso è chiaro: anche se il regolamento mi dà diritto di parlare, voi non volete ascoltare. sto consumando il mio quarto d' ora signor presidente , io intendo svolgere la mia argomentazione con i richiami diretti ed indiretti che la mia poca intelligenza — mi consente. dicevo, ed in questo mi rimetto alla lealtà del presidente del Consiglio , che il capoverso in questione non è equivoco, il capoverso in questione è di una adamantina chiarezza: « nel rispetto del principio della parità di trattamento, qualora lo Stato, le regioni e i comuni... » ... e io volevo, dimostrare, attraverso la specifica richiesta di sospensiva, l' importanza oltre che la regolarità della richiesta. certo, signor presidente . a questo punto ritengo essenziale per chiarire il mio pensiero richiamarmi a questo, signor presidente . lo avrei già fatto da sei minuti, se avessi potuto continuare a leggere il punto al quale ho fatto riferimento. dicevo, dunque, che « qualora lo Stato, le regioni e i comuni assicurino alle istituzioni scolastiche educative, da loro dipendenti » , signor presidente del Consiglio . allora, quello che io chiedo, e chiedevo con la sospensiva, è che, avendo ascoltato le interruzioni di ieri del presidente del Consiglio , che sembravano rimettere in causa in senso totalmente diverso questo articolato, noi parlamentari dovevamo sapere se questa bozza, questo articolo 9 è così come lo conosciamo, o come dalle interruzioni del presidente del Consiglio potevamo arguire. ma mi pare che il principio del finanziamento obbligatorio delle scuole private nella stesa misura di quelle pubbliche sia un principio così importante che dobbiamo, per andare avanti nel dibattito, avere a tempo, non in sede di replica e cioè non in sede finale (vedete, compagni, è questo: avere subito e non alla fine) un chiarimento. allora io prendo atto, adesso, dell' intervento rapido del presidente del Consiglio ; ma a questo punto, se avessi potuto svolgere in 5 minuti quella richiesta... a questo punto, e mi pare fondamentale, il presidente del Consiglio ci ha detto — ecco perché sono contrario all' obiezione che mi viene fatta — che non è così e che la questione va intesa in un altro modo. ma il signor presidente del Consiglio ci ha detto che quel documento è di sei persone, non di tre. quello che è urgente che la Camera sappia è se monsignor Casaroli questa sera non ritenga già che abbiamo inferto un vulnus ad un testo che parla chiaro, perché di fatto è questo... d' accordo, signor presidente . visto, però, che lei usa del piacevole diritto di fare alcune battute, mi consenta di risponderle, su questo piano, che in genere dei disagi di monsignor Casaroli ci preoccupiamo poco, perché da quelle parti è a noi che vengono disagi. certo, ma io mi preoccupo dei nostri. a questo punto, comunque, signor presidente , chiarita qual era l' importanza di ciò che volevamo emergesse, chiarito quindi che ci troviamo dinanzi a un fatto fondamentale del patto che ci viene proposto, mi limito semplicemente, per controbattere le argomentazioni dell' onorevole Natta e dell' onorevole Malagugini, a dire che la questione sospensiva , a termini di regolamento, comporta che la discussione debba rinviarsi al verificarsi di scadenze determinate;, nel momento in cui — lo dicevamo nella nostra richiesta — il presidente del Consiglio ci avesse illustrato la sua posizione, il motivo della sospensiva sarebbe venuto meno. a questo punto, non comprendo in che cosa abbiamo ecceduto. ma mi consenta anche, signor presidente , di sottolineare quello che lei ha già detto, cioè che la Presidenza aveva già accolto e legittimato quella richiesta di sospensiva; sicché la mia richiesta di dar corso a quel dibattito mi pare fosse fondata. eravamo, collega, Malagugini, in una situazione nella quale la Presidenza, già alle 14, quando la seduta è stata sospesa, ci aveva dato atto della regolarità e della pertinenza della richiesta di sospensiva. a questo punto, signor presidente , posso risponderle che le dichiarazioni del presidente del Consiglio per noi sono assolutamente insodisfacenti, ma egualmente ritiriamo la nostra richiesta di sospensiva. quello che era importante provocare l' abbiamo provocato. è chiaro che qui abbiamo adesso il testo scritto come impegno per la commissione, e abbiamo questa — dichiarazione vaga nel suo enunciato, ma di dissenso da parte del presidente del Consiglio . credo che ora possiamo andare meglio. avanti nel dibattito che abbiamo iniziato.