Emma BONINO - Deputato Opposizione
VII Legislatura - Assemblea n. 266 - seduta del 13-04-1978
Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza
1978 - Governo IV Andreotti - Legislatura n. 7 - Seduta n. 266
  • Attività legislativa

signor presidente , colleghi, all' inizio avevo pensato di fare una dichiarazione di voto telegrafica, perché credo molto di più a quando si parla molto all' inizio e durante il dibattito che non al non intervenire, non lottare, ma poi riversarsi nella dichiarazione di voto , magari disperata, quando però ormai i giochi sono fatti. ma devo dire che rispetto ad alcune considerazioni che volevo fare, seppure brevissimamente, mi sento in coscienza di dover una risposta al collega Di Giulio . il collega Di Giulio ha detto francamente di non aver capito perché abbiamo voluto impostare così il dibattito e di aver ricevuto l' impressione che proprio questa nostra impostazione abbia reso difficile il dialogo. credo che il collega Di Giulio ci faccia anche troppo onore. in realtà il dialogo sull' aborto in questa Camera ormai per la seconda volta, per un' altra al Senato e per due volte in Commissione, è sempre stato difficile e per ben altri motivi, non perché noi quattro lo abbiamo voluto discutere per una notte. in realtà, se si pensa che questo dibattito nella settimana destinata alla discussione sulle linee generali ha rispettato i tempi dei dibattiti normali e che si è inasprito, diciamo così, quando è iniziato l' esame degli emendamenti, possiamo dire francamente che esso è difficile, ma non perché l' intervento dei radicali abbia ostacolato un qualsiasi tipo di dialogo. ma devo dire anche a tutti i colleghi che questi giorni, a parte alcuni momenti, sono stati di tensione per tutti ma che probabilmente, in una situazione di questo tipo, forse simili tensioni sono inevitabili. mi permetta il collega Mammì di dire che non sono assolutamente della sua opinione. tu hai detto che questo dibattimento è stato una vergogna; permettimi di dire, collega Mammì, che forse è stato più vergognoso aver votato gli ultimi 7 articoli in meno di un' ora senza dibattito. quando facciamo una lotta — l' abbiamo detto molte volte — non abbiamo falsi intendimenti. lo diciamo e lo dichiariamo apertamente, così come abbiamo dichiarato che da un certo momento saremmo passati all' ostruzionismo. quando facciamo una lotta — l' abbiamo detto molte volte — non abbiamo falsi intendimenti. lo diciamo e lo dichiariamo apertamente, così come abbiamo dichiarato che da un certo momento saremmo passati all' ostruzionismo. forse è stato un altro segno quello di aver votato gli ultimi 10 articoli, il 12 in particolare, in meno di tre ore. eppure, il collega Mellini, che per altro è completamente senza voce, è scandalizzato dalla parte penale e un motivo tecnico gli ha impedito di portare dei contributi al dibattito su questi ultimi articoli. nel discorso che facevamo con tutti quanti credo certo che ci sia un' impostazione che afferma che il referendum sull' aborto, e in particolare questo, sarebbe stato lacerante, perché collocato in un momento particolare del nostro paese. certo, la nostra posizione è diversa e io credo non per questo meno responsabile, meno giusta, ma solo diversa. noi riteniamo invece, per esempio, che proprio una grande vittoria oggi sull' aborto, laica e democratica, avrebbe dato di nuovo speranza a tutta una serie di movimenti, di masse, di persone; avrebbe dato speranza e fiducia in una vittoria. credo profondamente che siano le vittorie che danno speranza e fiducia, non le sconfitte. e questo il motivo per il quale polemizzavo con la collega Castellina, quando diceva che questa è una legge brutta, ma che comunque è un passo avanti con il quale il movimento delle donne si rilancia. normalmente i movimenti si rilanciano con le vittorie e non con le battute di arresto o con gli arretramenti. voi pensate forse che avremmo perso il referendum (è una valutazione), mentre noi pensiamo invece che si sarebbe vinto (è un' altra valutazione, non più o meno responsabile, credo, ma solo una valutazione diversa). ci rendiamo conto fino in fondo che questa vostra scelta è una scelta estremamente coerente con la vostra strategia, che voi avete come partito. consentite però, onestamente, ad altre forze politiche , sia pur minime, di aver un' altra strategia, anche questa non meno responsabile, ma ancora una volta solo diversa. a questo punto io credo che sia vero — diceva il collega Tiraboschi — che non possiamo più aspettare; ma, in realtà, le donne hanno aspettato per dieci anni, ed anche molto di più, ma lottano per lo meno da dieci anni specificamente sull' aborto. devo dire che questo referendum, che noi riteniamo sarebbe stato vinto e che poteva tenersi tra un mese, avrebbe dato alla sinistra quel coraggio e quella forza contrattuale , partendo da una situazione di completa depenalizzazione, di proporre e comunque di ottenere una legge, se pure la ritenevate necessaria, ben migliore, ben più semplice in termini di diritto positivo . il pluralismo va bene , ma le leggi devono essere buone proprio in termini di diritto positivo . quale altra forza contrattuale si sarebbe avuta in questo Parlamento rispetto ad un' altra parte politica , che pure ha il diritto di avere le idee che porta avanti? credo che saremmo arrivati con ben altra forza contrattuale e non tra molto tempo, collega Tiraboschi. c' era anche questa spinta popolare, questa vittoria di fondo che avrebbe permesso probabilmente una elaborazione e una votazione in termini molto brevi. per questi motivi noi avevamo fiducia; in effetti abbiamo lottato in questi mesi perché si andasse al referendum e non può esserci alcun alibi perché tutti coloro che hanno voluto discutere dell' aborto oggi, in realtà firmano questa proposta di legge Balzamo ed altri, perché avevano volontariamente deciso di votare il minimo e di non utilizzare tutta la potenzialità di coscienze e di lotte che esistono nel paese. nessun alibi quindi può essere fornito a quei deputati che hanno pensato di salvarsi la coscienza a buon mercato con i loro sottili distinguo. il partito comunista ha assunto una posizione coerente di cui do atto: questi nuovi temi di disponibilità ce li ha fatti sapere, tramite stampa, quasi un mese e mezzo fa. ma coloro che non hanno voluto capire, e che si trovano oggi a fare delle dichiarazioni di voto in senso contrario e come stupiti di questa situazione, che appoggiano oggi il referendum — ed è facile appoggiare una cosa che non c' è più — , che sono oggi d' accordo sul referendum (peccato che non c' è più!) hanno assunto un tipo di opposizione forse più signorile, meno intemperante. tuttavia, chi lotta minuto per minuto, coloro ai quali a volte saltano i nervi — e a me per prima — forse in questa posizione hanno dato prova di una maggiore serietà. non abbiamo aspettato, per dire quello che pensavamo, di attendere con sottili distinguo: aspetto e poi vedo. voi, coerentemente, ci avevate detto un mese e mezzo fa quali erano le vostre nuove disponibilità; ve ne do atto perché credo che ogni informazione sia un aiuto alla lotta degli altri, perché se non c' è informazione non c' è democrazia, e qui non è il caso di aprire un altro discorso. quello che voi ci avete fatto sapere, in realtà, ci ha aiutato sia nel nostro convincimento sia nella lotta che abbiamo portato avanti bene o male. rimaniamo profondamente in disaccordo e voteremo contro questa legge, convinti però di aver lottato fino in fondo per quello che potevamo; ci sembra questo un motivo serio ed importante. permettetemi un' ultima considerazione. non so vivere con molta schizofrenia questa mia vita di deputato da una parte e di donna dall' altra, anche se molto spesso trovare una forma di equilibrio è difficile; devo dire che proprio come donna qui — forse sola con la collega Faccio ed isolata rispetto alle altre — mi sento oggi, rispetto a questo voto che voi vi apprestate a dare, insieme alle compagne dell' UDI, con le quali per altro ho avuto in passato e fino ad un tempo molto recente motivi di enorme polemica, insieme con le compagne femministe, profondamente delusa ed amareggiata. credo tuttavia che, anche se da una sconfitta è difficile ripartire, è proprio questo quello che tenterò e tenteremo insieme di fare. forse il miglior modo di lottare è quello di lottare ogni giorno, ogni ora. grazie, ringrazio tutti.