Emma BONINO - Deputato Opposizione
VII Legislatura - Assemblea n. 266 - seduta del 13-04-1978
Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza
1978 - Governo IV Andreotti - Legislatura n. 7 - Seduta n. 266
  • Attività legislativa

signor presidente , le voglio chiedere, solo per mio chiarimento, se l' attuale subemendamento Presutti 0. 7. 8. 1 corrisponda all' emendamento Cerquetti 7. 1, perché nel fascicolo degli emendamenti in mio possesso il subemendamento Presutti 0. 7. 8. 1 non esiste. credo, quindi, che ci si riferisca al vecchio emendamento Cerquetti 7. 1. sì, allora è quello Cerquetti 7. 1. mi scusi, signor presidente , ma io insisto nel dire che ho un unico fascicolo di emendamenti — ritirato prima della seduta — e in esso — tra l' altro aggiornato — il numero 0. 7. 8. 1 non esiste. signor presidente , io non ho ricevuto il testo del subemendamento Presutti 0. 7. 8. 1. suppongo, comunque, che non sia molto diverso dall' altro ed intendo comunque svolgere la mia dichiarazione di voto . sì, signor presidente . questo subemendamento si riferisce, da quel poco che ho capito, in questa confusione generale, all' emendamento proposto dalla Commissione circa le procedure previste dall' articolo 7. ci siamo capiti, anche se le virgole sono state cambiate. credo e devo dire che già nel precedente dibattito alla Camera, in realtà, era stato presentato un emendamento di questo tipo; quindi, è una posizione che i colleghi della Democrazia Cristiana , insieme con altre forze politiche , portano avanti da molto tempo. mi pare che si presenti un emendamento che, invece di proporre gli accertamenti di un medico della struttura ospedaliera, prevede un vero e proprio collegio (in realtà mi fa pensare ad un tribunale vero e proprio con l' istruttoria, l' avvocato difensore e quindi la sentenza) costituito da almeno tre medici. c' è un problema di fondo : come si fa, in primo luogo, a costituire tanti collegi di tre medici? i casi di aborto saranno infatti numerosi, anche se stiamo parlando di interventi dopo i novanta giorni, dal momento che non avete voluto accogliere quell' emendamento che dicevamo prima, proprio per evitare questo tipo di intasamento. ci saranno infatti molte donne che, pur non avendo bisogno di questi accertamenti sanitari per gravi processi patologici, rientreranno in questa situazione semplicemente perché hanno avuto ritardi burocratici, non ad esse imputabili. con una procedura così macchinosa, se i collegi saranno pochi o pochissimi, si creeranno, ovviamente, una serie di liste di attesa, mentre invece, dal momento che parliamo di interventi dopo i novanta giorni, si richiederebbe una estrema urgenza. ho già avuto occasione di notare qui che comunque un intervento abortivo dopo il quarto mese è estremamente impegnativo, anche semplicemente dal punto di vista medico. mi chiedo poi perché tre medici invece che uno. si sarebbe potuto dire allora che debbono essere quattro o cinque; vedo che siete particolarmente affezionati al numero tre. il collegio è composto da un medico internista, da un medico specialista in ostetricia e ginecologia (che mi sembra potrebbe bastare da solo) e da un medico specialista nella disciplina attinente alla materia per la quale la donna chiede l' interruzione della gravidanza . volevo far notare che se una donna si rivolge ad un medico ginecologo per interrompere la gravidanza dopo i novanta giorni, e quindi solo nel caso in cui siano in corso gravi processi patologici, il ginecologo, per sua serietà, chiamerà degli altri esperti della particolare malattia di cui soffre la donna. se una donna soffre di una malattia che può determinare le condizioni previste dall' articolo 6, evidentemente il caso non potrà essere risolto dal suo ginecologo. in realtà l' articolato della legge già prevede che il ginecologo si rivolga poi ad altri specialisti. se la donna, ad esempio, deve interrompere la gravidanza perché ha un cancro, è evidente che non sarà solo il medico ginecologo ad occuparsene: egli chiederà l' ausilio dell' oncologo. mi sembra dunque che il collegio previsto dalla Commissione non solo non risolva alcun problema, ma anzi ne ponga degli altri. mi sembra che anche in Francia, al tempo in cui si svolse la discussione su questo argomento, venne avanzata la stessa proposta; e alla Camera francese venne bocciato un emendamento tendente a istituire questa specie di commissione, che veniva chiamata « di controllo delle difficoltà » (mediche, fisiche, eccetera). fu lo stesso ministro a rifiutare in Francia l' istituzione di questo tipo di collegio medico. per questi motivi ritengo che il collegio ipotizzato sia superfluo, e costituisca un vero e proprio tribunale. voto quindi contro il subemendamento.