Marco PANNELLA - Deputato Opposizione
VII Legislatura - Assemblea n. 266 - seduta del 13-04-1978
1978 - Governo V De Gasperi - Legislatura n. 1 - Seduta n. 349
  • Attività legislativa

ma, probabilmente, c' è il rischio di perdere un po' il senso del complessivo, della situazione politica e dell' operazione che stiamo conducendo perché temo, signor presidente , che ci sia forse da parte di qualcuno o di molti il rischio di darsi buona coscienza a buon mercato , perché in questa fase del dibattito si dirà che questo qualcuno o questi molti stanno difendendo una legge dura, severa, nella quale il pericolo deve essere grave e non altrimenti evitabile. buona coscienza a buon mercato , perché tra l' alternativa: depenalizzazione o aborto di Stato, si sceglie di collaborare all' impresa « aborto di Stato » e, collaborando alla ripresa per omissione di intervento e per omissione di impegno conseguente, collega Maria Eletta Martini , ha tutta l' importanza delle cose che si sentono, eccetera. nel momento dell' impegno politico, poi, si finisce evidentemente per consolarsi dicendo: « è vero, stiamo assistendo al paradosso che sono i radicali a condurre la battaglia contro l' aborto di Stato e non noi; noi, però, ci assicuriamo che l' aborto di Stato sia poi davvero crudele, feroce e duro, come deve essere dinanzi a certe eventualità » . accadrà, quindi, per quanto riguarda questa norma, quanto è accaduto per il certificato di urgenza o per gli emendamenti presentati dall' onorevole Leone alla legge sul divorzio al Senato. questi ultimi emendamenti sono serviti soltanto per far costare di più la legge sul divorzio, rendendola un po' più classista, così come il certificato di urgenza del medico significherà in concreto che chi ha del danaro potrà comprarsi l' urgenza e scegliere un giudizio medico che, tra l' altro, sarà soggettivamente anche in buona fede . non intendo offendere i medici. offende lei i medici... pare che nell' Italia prefascista, quando non si sapeva più cosa dire, si affermasse: « tu offendi i carabinieri » . l' onorevole Andreoni mi dice: « lei offende i medici » . temo, signor presidente , che l' apparente maggiore severità che si vuole garantire, prevedendo il caso del pericolo più grave e non altrimenti evitabile, finisca per non assicurare alcun sussidio al medico onesto, che dovrà fare i conti con una situazione che vede in pericolo la vita della donna. nel momento in cui, in coscienza, farà i conti con tale pericolo, non saranno le parole « non altrimenti evitabile e grave » a determinare il suo comportamento; il medico non è un robot che può essere manovrato, ma una persona con una sua umanità e una sua cultura, che saprà leggere benissimo che, se la vita della donna è in pericolo, potrà procedere, mentre dovrà astenersi dal procedere se la vita della donna non è in pericolo. avverrà anche, poi, per la legge di mercato, che chi è più esoso — vi sono persone esose tra gli avvocati, tra i politici, eccetera — finirà per approfittarne. non credo che si possa tacitare nel modo proposto qualche dubbio di coscienza. i colleghi che si comportano così in questo momento, certamente, poi con altri colleghi diranno: « che cosa andremo a raccontare sulla battaglia che abbiamo fatto per la difesa della vita? » . voterò, pertanto, contro l' emendamento in questione.