Marco PANNELLA - Deputato Opposizione
VII Legislatura - Assemblea n. 266 - seduta del 13-04-1978
Ratifica ed esecuzione del Trattato del Nord Atlantico, firmato a Washington il 4 aprile 1949
1978 - Governo V De Gasperi - Legislatura n. 1 - Seduta n. 282
  • Attività legislativa

non pretendo di aggiungere nulla a quello che altri hanno detto, ma ritengo... signor presidente , siccome molto spesso ci dicono « voce! » , forse si potrebbe ovviare alzando il volume degli altoparlanti. continuo a ritenere che se dicono voce!, deve essere un problema di volume. tutto questo per non arrecare disturbo ai colleghi che tengono, giustamente, a capire quel che si dice. come hai detto, Mosca? signor presidente , non intendo sostituirmi a lei. non richiami me! dicevo che non pretendo di aggiungere nulla a quanto altri possono avere detto, ma continuo a ritenere che vi sia una testimonianza di serietà e non di prevaricazione, se si ritiene che questa proposta di legge sia un fatto grave, nell' un senso o nell' altro, una testimonianza diretta da dare sui motivi per i quali noi riteniamo che l' una o l' altra delle parole, l' una o l' altra delle proposizioni di proposta di legge è auspicabile che compaia o non compaia. nella fattispecie, anch' io tranquillamente credo che ci sia poco da sorridere o da ridere nell' apparentemente cieco accanimento a ripetere che poi inserire « grave o non grave pericolo » nella vita effettiva della legge e delle persone non ha molto senso. voi sapete che questo è un po' un pallino che noi abbiamo dall' inizio, dal primo articolo. diciamo che ogni aggettivo risponde ad una economia che non è quella del diritto positivo ; in questo caso, invece, risponde ad una preoccupazione di colorare o di aumentare gli alibi di sapore libertario o autoritario di cui nel dosaggio di compromesso di questa operazione politica si ritiene di avere più o meno bisogno. io rifiuto di ritenere che esistano dei colleghi i quali, per essere di parte cristiana o democristiana, o comunista o socialista, abbiano una sensibilità, nella fattispecie, di parte rispetto a questo. ciascuno di noi potrà sentire di più o di meno che cosa significhi il pericolo per la vita di una persona che può essere la propria moglie, che può essere la donna stessa, una propria congiunta o una amica. quando si parla di pericolo di vita, a meno che non si abbia un preconcetto, un motivo — collega Martini — di tipo politicistico, nemmeno politico, di sensibilità del tutto interna ad una operazione e non a quelle cose che poi vivranno, anche se noi a quel punto vorremmo essercele dimenticate, nella dinamica sociale della normativa, continuo a ritenere che non mi pare, se volete, proprio perché sono uomo di parte, che si faccia un servizio alla nostra parte, colleghi: se, per esempio, sull' opportunità di mettere « grave pericolo » o di non metterlo, dobbiamo votare a seconda di un pollice alzato o verso, perché un minimo di margine — vivaddio! — nel quale la sensibilità semantica di ciascuno di noi sia diversa forse c' è nello spazio parlamentare come c' è nello spazio della vita. mi auguro quindi che davvero non si rischino frustrazioni di parte col dire che hanno vinto i radicali, o i comunisti, o i democristiani, se ci guadagnamo un minimo di spazio di questo genere; ma che ci sia un po' di confusione nel voto che apparirà sul tabellone.