Marco PANNELLA - Deputato Opposizione
VII Legislatura - Assemblea n. 266 - seduta del 13-04-1978
Sulle proibizioni alla raccolta di firme per la petizione per la pace
1978 - Governo V De Gasperi - Legislatura n. 1 - Seduta n. 228
  • Attività legislativa

signor presidente , io non credo che sia marginale aver tolto — certo in modo ineccepibile dal punto di vista procedurale — all' Assemblea la possibilità di contrarre il numero di questi giorni. certo, può sembrare quasi pretestuoso dirlo qui, a quest' ora e tra di noi; ma ho invece l' impressione che ci troviamo in una situazione nella quale tutte le parti politiche hanno sottolineato che certo chiunque voglia assicurata la libertà dall' aborto, prima ancora di altri diritti, deve subire questo supplemento di calvario, non imposto da nessuno ma oggettivo, di sette giorni. credo che tutti sappiamo che in realtà la riflessione — perché poi di questo si tratta — quanto più è concentrata, tanto più ha la possibilità, forse, di portare dei frutti: per la tensione intellettuale, e non per l' imputridirsi di una situazione di sofferenza. quindi uno dei motivi per i quali non posso non votare contro questo emendamento è che abbiamo superato una possibilità sulla quale onestamente ritenevo si potesse contare, cioè quella di contrarre da sette a tre-quattro giorni questo termine dato alla donna, che in concreto non era affatto a priori da scartare per nessuno, e che si sarebbe risolto forse con una maggiore attenzione e sensibilità umana rispetto a quello che valgono i giorni, uno dopo l' altro, per qualcuno che abbiamo inserito in questa struttura complessa, con questo scenario abbastanza complesso e tormentoso e tormentato di dialoghi e di aiuti con i quali poi si respinge. pensate in una piccola città... spero che mi si aiuti a capire; io non sono d' accordo, però ringrazio il collega Natta: è un punto di vista . e mia opinione che, nel momento in cui volevate far passare un principio che non ci trova concordi, il principio di dire alla donna: « hai compiuto tutto quanto ti abbiamo richiesto; ma se proprio lo vuoi fare te ne devi andare tre giorni a riflettere su questo peccato che vuoi compiere, su questa cosa che ti abbiamo aiutato a non fare mentre tu ci chiedevi di aiutarti a farla » , ecco, forse sarebbe stato un dato d' attenzione e di rispetto del buon senso , di rispetto umano che potevamo probabilmente conquistare insieme, perché nessuno ha detto che si dovevano dare sette giorni come un tempo si diceva (vi ricordate?) « dare i sette giorni alla serva » . la vedo molto al corrente e con buona memoria; non so se sia un fatto di nostalgia. forse avremmo potuto consentire alla donna quegli uno, due o tre giorni che avrebbero salvato questo principio a mio avviso un po' terroristico; ma le avrebbe ridotto, forse, i danni psicologici e la sofferenza. e anche per questo signor presidente che voto contro questo emendamento.