Marco PANNELLA - Deputato Opposizione
VII Legislatura - Assemblea n. 266 - seduta del 13-04-1978
1978 - Governo V De Gasperi - Legislatura n. 1 - Seduta n. 192
  • Attività legislativa

signor presidente , voteremo contro l' articolo 12, e credo che abbiamo già sufficientemente spiegato il motivo. abbiamo combattuto perché non si arrivasse a questo esito. insisto nel ritenere che nessuno debba gloriarsi di questo esito. sembra che qualcuno debba delle scuse per alcune affermazioni che sono state fatte, non a noi ma a qualcun altro in questo palazzo. credo che il compagno onorevole Felisetti o il suo compagno onorevole Balzamo le abbiano già fatte o si apprestino a farle. durante questo dibattito di patteggiamenti vi sono stati solo quelli che sono usuali, dall' inizio di questa legislatura, in quest' Aula, tra il partito socialista , il partito comunista , la Democrazia Cristiana ed altri clienti. non abbiamo mai patteggiato nulla con nessuno, ma abbiamo sempre affermato i nostri obiettivi con precisione; abbiamo sempre rifiutato di concedere a chicchessia altro che il rispetto che gli dobbiamo e se, per avventura, abbiamo saputo o potuto stabilire dei compromessi creativi, e non comprometterci, lo abbiamo proclamato alto. ci auguriamo, signor presidente , che dopo la prova che noi abbiamo dato di serietà e di rispetto degli altri in queste ore, in cui penso che nessuno possa davvero dire che il gruppo radicale abbia peccato; dopo i risultati ai quali siamo arrivati ritengo che nessuno possa accusarci di aver voluto ottenere qualche cosa per noi. non c' è stato momento, anche di scontri gravi in cui, invece, non abbiamo conquistato qualcosa, tutti, questa notte e il giorno scorso. mi auguro semplicemente, signor presidente , nel votare « no » all' articolo 12 — perché da cinque anni sapevamo che c' era questo appuntamento (ammonivamo persone di buona fede come la collega e compagna Maria Magnani Noya ) — che abbiamo chiuso questo dissenso. da cinque anni diciamo che questo era l' appuntamento per liquidare e la depenalizzazione e i referendum: è un confronto serio, onesto, chiaro che ci unisce nel paese attraverso il confronto delle fedi, del credo che avevamo, come in realtà siamo USA nella battaglia sul divorzio. non l' abbiamo persa nessuno: quel 13 maggio è sembrato per un istante che qualcuno avesse perso e altri avessero vinto, ma in realtà facemmo tutti un salto qualitativo in avanti e il paese era profondamente unito e ciascuno aveva una sua idea dell' amore della famiglia, ma certo più robusta, proprio attraverso quel dibattito. e allora, signor presidente , proprio per chi dall' inizio della legislatura viene a raccontarci questo, noi non saremmo d' accordo, ma per l' ultima volta, compagni comunisti e democristiani, noi accetteremo i vostri compromessi; non lo faremo mai più, ma ora c' è la Realpolitik, la ragione di Stato, l' emergenza, l' alternativa, il centrosinistra, l' unità nazionale , eccetera; però devo dire che c' è pure bisogno di un minimo di rispetto reciproco e di pudore. se i radicali votano su questo articolo come votano, non avete che da cercarlo ogni minuto nella loro storia e nel loro comportamento. se i radicali sono stati gratificati in questa Camera, alla conferenza dei capigruppo , di una attenzione che non avevano sollecitato e che profondamente li onora ed hanno corrisposto con un gesto diretto ed esplicito a questo comportamento del presidente della Camera e dei colleghi capigruppo, se questo è accaduto non è certamente perché dobbiamo esigere qualche cosa. compagno Felisetti, i nostri referendum, i nostri voti, il nostro rispetto, tutto quello che abbiamo in bene o in male noi ce li conquistiamo a viso aperto e chiediamo di essere giudicati per questo; e dobbiamo dire qui che anche in questo dibattito sentiamo che qualche cosa è cresciuto: nelle lacrime serie e severe di Emma Bonino e di Adele Faccio vi è la testimonianza che volevano; speravano di aver torto, perché noi sapevamo, invece, che si sarebbe arrivati a questo. quindi, ancora una volta devo ringraziare tutti quei colleghi che durante questo periodo, questo arco di due giorni, ci hanno in realtà consentito di capire che discutendo di queste cose ci conosciamo meglio e forse potremo andare più a lungo avanti insieme. e contro questo metodo della denigrazione, del sospetto, dello svilimento di se stessi , del comportamento di tutti gli altri, che noi votiamo, per protesta proprio contro questi metodi politici, contro l' articolo 12.