Marco PANNELLA - Deputato Opposizione
VII Legislatura - Assemblea n. 266 - seduta del 13-04-1978
sulla politica estera del governo
1978 - Governo V De Gasperi - Legislatura n. 1 - Seduta n. 147
  • Attività legislativa

signor presidente , colleghe e colleghi, voto a favore della soppressione proposta dal collega Pinto di gran parte di questo articolo per il semplice, buono e chiaro motivo che questo è l' articolo cerniera della operazione che ha unito sia chi grida in nome della difesa del diritto alla vita e lancia anatemi da una parte e dall' altra, sia chi ha preteso di rappresentare non solo le donne dell' UDI, ma tutte le donne democratiche italiane. e la triste cerniera tra queste due forze, nel peggio che ciascuno di noi può avere e che si sono unite nel peggio che ciascuno di loro ha. voto a favore di questo emendamento del collega Pinto perché io credo sia ben triste, tristissima, la vittoria, innanzitutto dei colleghi ed amici democratici cristiani ; perché io non so quanto non saprà di amaro questa vittoria, certo ottenuta su posizioni che costituiscono anch' esse una tradizione, quella nella quale ci si affida allo Stato, si vuole lo Stato come braccio mondano per indurre le coscienze ad essere buone ed i corpi ad essere puri, le persone ad essere innocenti. ma credo appunto che per chi pensi che a Cesare non spetti neanche non un anno di vita, ma un millesimo di secondo, degli anni che appartengono alla coscienza, che per tutti costoro — dicevo questo articolo 12 sia semplicemente un articolo crudele, violento e destinato purtroppo, come le norme del codice Rocco a produrre le cose che pretendete invece di cancellare. sono i demoni, le ossessioni di quanti dentro di loro portano sempre la paura del peccato nei giovani o nelle giovani, che oggi, una volta di più, inducono un' Assemblea (che è l' Assemblea repubblicana, che è l' Assemblea dei « saggi » della Repubblica, o tale dovrebbe essere) a compiere un atto di egoismo, di presunzione e di crudeltà proprio rispetto a coloro che si dichiara di voler difendere più degli altri. non è togliendo la presunzione di responsabilità e di libertà nella sofferenza, nella capacità di scelta della ragazza, perché sedicenne, diciassettenne o diciottenne, non è sopprimendo questo che io penso — si fa un passo verso una società retta non soltanto da norme socialiste, ma da principi cristiani, da principi di non violenza , da principi di rispetto della volontà e della responsabilità di ciascuno.