Emma BONINO - Deputato Opposizione
VII Legislatura - Assemblea n. 265 - seduta del 12-04-1978
Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza
1978 - Governo IV Andreotti - Legislatura n. 7 - Seduta n. 265
  • Attività legislativa

l' emendamento Rauti 4. 12 chiede di sostituire le parole: « anomalie o malformazioni » , con le altre: « deformazioni gravissime e irreversibili » . devo ricordare in realtà all' Assemblea che stiamo qui parlando della richiesta di interruzione della gravidanza , cioè della richiesta di aborto per le donne prima dei novanta giorni, quindi verso l' ottava-decima settimana di gravidanza. debbo dire che già verso l' ottava settimana riuscire ad individuare malformazioni o anomalie del concepito è estremamente difficile; medicalmente si vedono molto dopo. debbo anche dire che, molto spesso, la certificazione delle anomalie comporta degli esami estremamente particolari e non tutti gli ospedali (meglio: pochissimi ospedali) hanno gli strumenti e le attrezzature per farli. ricordo, altresì, che in realtà ci stiamo occupando qui non dell' aborto dopo i novanta giorni, ma della richiesta di interruzione della gravidanza all' ottava-decima settimana. ora, in uno stadio così precoce della gravidanza è estremamente difficile accertare alcunché, tranne, ad esempio, che questi effetti non siano dovuti alla rosolia della madre; ma anche in questo caso questi effetti sono supponibili o supposti, ma non sono accertabili (oltretutto non si verificano in tutti i bambini che nascono da madre affetta da tale malattia) in questo periodo della gravidanza, ma molto più tardi. a prescindere dal fatto che siamo contrari a qualsiasi tipo di aborto eugenetico, checché ne dica l' altra parte, a prescindere dal fatto che riteniamo che una donna che vuole avere un figlio anche con previsioni di malformazioni, deve avere attorno l' intera società che l' aiuta, ma che comunque la scelta è sua, debbo dire che mi sembra tecnicamente improponibile questo tipo di emendamento. infatti, lo emendamento in sostanza aggrava ulteriormente la situazione perché in esso si parla di « deformazioni gravissime e irreversibili » , invece di « anomalie o malformazioni » , come recita l' articolo 4. e abbastanza difficile — normalmente capita il contrario — che in uno stadio così precoce della gravidanza tali deformazioni siano accertabili. sappiamo che anche le supposte o le previste malformazioni che si possono produrre perché la madre ha contratto un certo tipo di malattia, non si verificano al 100% e che la possibilità di identificazione all' ottava settimana della gravidanza è medicalmente estremamente difficile. è forse, però, questa l' occasione per proporre un tema che, rispetto alla maternità, ci sta particolarmente a cuore, cioè quello dell' assistenza alla gravidanza. sappiamo benissimo che tutta una serie di complicazioni che si possono verificare durante la gravidanza sarebbero evitabili con un tipo di assistenza e di informazione alle donne in stato di gravidanza affinché si sottopongano ad alcuni esami. questo tipo di informazione, di divulgazione — che pure dovrebbe stare a cuore a tutti, come tutela sociale della maternità — in realtà non viene fatta. ma se anche viene verbalmente fatta, in realtà ci troviamo nella condizione di non avere strutture attrezzate in modo tale da poterci garantire, per esempio, l' effettuazione di questi esami, a mio avviso estremamente importanti, durante la gravidanza. non esiste la possibilità di tutelarsi; non esiste un tipo di informazione di igiene di questo tipo — alle donne che sono in gravidanza — ; non esiste la possibilità, a mio avviso, di individuare malformazioni, per altro gravissime e irreversibili, in questo stadio precoce della gravidanza. per tali motivi dichiaro di votare contro questo emendamento che ritengo sia tecnicamente improponibile.