Marco PANNELLA - Presidente del Consiglio Maggioranza
VII Legislatura - Assemblea n. 265 - seduta del 12-04-1978
Revisione del concordato
1978 - Governo III Moro - Legislatura n. 4 - Seduta n. 746
  • Attività legislativa

signor presidente , come avevamo già notato nella discussione relativa all' articolo 4, ci troviamo dinanzi ad uno degli archi di volta di tutta la costruzione legislativa che si sta tentando di varare dicendo, da una parte e dall' altra, che si tenta di donare, di dare, di garantire alla donna l' autodeterminazione in caso di volontà di aborto. abbiamo già notato come nell' articolo 4 la casistica, le stesse enunciazioni falsamente libertarie, come « si rivolge » in luogo di « si deve rivolgere » , fossero viste in previsione di questo articolo 5. intanto, la prima osservazione è che questa legge in realtà sta creando un mostro; mi spiace che un collega economista che ha seguito questo dibattito e che è sempre molto attento alle leve che garantiscono la vita di un' azienda, in modo particolare al profitto — che poi può non essere profitto finanziario — non sia presente. in realtà, qui si sta creando l' azienda-consulto che si carica mostruosamente ad ogni articolo di qualcosa di più e di diverso; certo, la si carica anche di quei cinquanta miliardi ipocriti ed inutili, ma soprattutto di un complesso di compiti, di obiettivi di tipo etico, non giuridicamente chiari; per cui ci troveremo di nuovo ad avere degli enti inutili per eccessivo gravame di spesa, per eccessivo gravame di compiti, per eccessiva imperfezione dei compiti che si intendono affidare loro. l' articolo 5 così inizia: « il consultorio e la struttura socio-sanitaria, oltre a dover garantire i necessari accertamenti medici... » . cosa significa per il legislatore? quali sono i necessari accertamenti medici? perché costantemente in questa legge si usano queste frasi: « serio pericolo » , « il necessario accertamento medico » ? qual è l' accertamento necessario ai fini dell' economia di questa legge? proviamo a rileggere l' articolo 4 per capire cosa dispone questo articolo 5. e l' accertamento sanitario-medico relativo alla consistenza del serio pericolo per la salute fisica o psichica in relazione allo stato di salute o alle condizioni economiche della donna. vogliamo fare un esperimento, colleghi e colleghe? vogliamo chiamare direttori di cliniche, del policlinico Gemelli, e di altre, e chiedere in base alla loro etica professionale, alla loro esperienza, quali sono gli accertamenti medici necessari in relazione a questi compiti? credo che avremmo un ventaglio di indicazioni, di ipotesi di accertamento e di necessità di accertamento assolutamente diverse. non credo che esista la possibilità di stabilire, in modo oggettivo, nel diritto positivo , quale sia l' accertamento necessario. se noi pensiamo che continuamente in questa legge vengono usate frasi quali: « serio pericolo » , « necessario accertamento » , « struttura socio-sanitaria » e via dicendo, dovremo anche farci carico di quello che accadrà dopo, della litigiosità giuridica sull' interpretazione di queste parole, le quali, nelle leggi, si presume intendano indicare qualcosa. i necessari accertamenti medici « hanno il compito in ogni caso, e specialmente quando la richiesta di interruzione della gravidanza sia motivata dall' incidenza delle motivazioni economiche o sociali..., di esaminare con la donna... » . scusatemi, qui che cosa abbiamo? abbiamo il consultorio, e si presume che sia un dato complesso, pluripersonale, una struttura. ecco: la legge dice che esamina « con » : ci sono due soggetti, praticamente, del verbo esaminare, la donna e la struttura, dopo che i medici hanno fatto gli accertamenti necessari secondo la legge. abbiamo allora minuziosità e puntigliosità? non credo. abbiamo l' esame in concorrenza, diciamo, della donna e del consultorio: due soggetti. non è che c' è il consultorio che esamina l' oggetto-donna; ma, in realtà, questo avviene. ma nella nostra legge, sempre a beneficio delle donne dell' UDI, di quelle che devono essere in questo caso dirottate, mobilitate, strumentalizzate, si dice: « esaminano con la donna » . vedete? nelle leggi autoritarie, si esamina la donna. qui la struttura esamina « con » la donna. « e, quando sia opportuno, con il padre del concepito » . stiamo introducendo una nuova categoria giuridica: il padre del concepito. certo, da parte di Mellini, c' è un elemento di esposizione in apparenza paradossale, quando dice: state promuovendo il padre dello zigote a padre del concepito, state creando una nuova categoria di padri! ma devo dire che forse in altri giuristi non prevenuti (come potete supporre sia il collega Mellini) qualche preoccupazione per il fatto che si usi la dizione « padre » per il concepito, forse può sorgere. e normale questa dizione nel nostro diritto positivo ? la paternità è una virtualità od è uno stato giuridico attuale ed effettivo? esistono, lo sappiamo, dei diritti di aspettativa, delle tutele di virtualità, ma è forse un caso che l' espressione « padre del concepito » , in una legge, non sia mai usata? comunque, la donna esamina con la struttura e il consultorio, e con il padre del concepito quando sia opportuno e da lei richiesto. vedete, che liberali? deve essere opportuno, cioè può anche essere: qui si fa anche lumeggiare alla donna questa ipotesi, che è da lei richiesto ma non opportuno. perché avete messo nella legge « quando sia opportuno » , se non per prendere in giro, strumentalizzare le donne e certi movimenti per dire: vedete che gradazione? se è opportuno « e da lei richiesto » ! quindi, però, se da lei richiesto e inopportuno, nemmeno una tutela al di là di quelle richieste da parte delle donne. per che cosa? per le possibili soluzioni dei problemi proposti. scusatemi: la donna non propone problemi. nell' articolo 4 chi ha chiesto, colleghi, alla donna di proporre problemi? all' articolo 4 è semplicemente indicato il serio pericolo per la sua salute fisica o psichica in relazione a qualche cosa. questo in italiano non è un problema, è una ipotesi di fatto, ma si presume che la donna, che espone questi fatti, che può esporli in modo limpido, possa mentire secondo legge con la limpidità che la legge le richiede. se è munita culturalmente, deve venire ad esporre le soluzioni, a considerare con la struttura e il padre, se possibile e opportuno, le possibili soluzioni dei problemi proposti. quali problemi? proposti da chi? in realtà, voi vedete un diritto, date per implicito, volete provocare alcune cose implicitamente. c' è un problema, il problema proposto di aiutarla. allora, se l' italiano è l' italiano, questa legge chiede al consultorio, alla donna e al padre, di aiutare la donna a rimuovere le cause che la porterebbero all' interruzione della gravidanza . ma scusatemi, se la donna va in quella direzione, per un obiettivo sofferto, che altro può chiedere se non di essere aiutata rispetto a quello obiettivo? per comprendere ciò necessario essere esperti di psicologia, di dialogo, di dialogica nella vita? continua: la donna può, da un dialogo con qualcuno, non prevenuto, che non cerca a priori di portarla alla conseguenza opposta a quella che lei ipotizza, mettere in causa se stessa , se l' altro si mette in causa, invece di arrivare psicologicamente a percorrere un cammino, per cui assieme dite: ma in fondo forse è meglio non farlo. ma in una situazione in cui si ruolizza la donna, è lei che deve chiedere, l' altro deve aiutarla a ritirare la richiesta. questa è psicodinamica di gruppo, questa è prefigurazione, questa è sceneggiata (scusatemi, io non conosco molte leggi, ma non conosco nemmeno molti altri esempi nei quali la perentorietà illusoria di una legge abbia uno scenario, una scenografia così complessa; questa mi sembra scritta da uno scenografo e non da un giurista). « il consultorio e la struttura... con la donna » — altro soggetto — e il padre, se opportuno, si muovono per trovare la soluzione a problemi non da lei proposti e impliciti — chissà quali sono! — per « aiutarla a rimuovere le cause che la porterebbero all' interruzione della gravidanza ... » mentre la donna viene a mettere in causa se stessa per vedere eventualmente non di rimuovere le cause, ma di muovere le cause ostative all' obiettivo che si è scelta. è davvero questo il cammino della disciplina dell' autodeterminazione che la porterebbe all' interruzione della gravidanza ? si aiuta — scusatemi — chi chiede aiuto. credo che in tutta la storia delle nostre culture, chi pretende di imporre l' aiuto a chi non vuole essere aiutato si chiami in un altro modo. l' aiuto imposto a chi vuole l' aiuto opposto a quello che gli si offre è una indicazione di legge che ci allarma e ci preoccupa perché nelle pieghe di questi dubbi, nella vita di questo diritto, passeranno poi tormenti, dubbi, prevaricazioni, inadeguatezze. o altrimenti fate vostro, molto laicamente, secondo il laicismo di gran parte di questi banchi, l' agnosticismo rispetto a qualsiasi verità, non rispetto alle verità rivelate, il pressappochismo? ecco il laicismo anticlericale, non perché si è contro la casta che detiene la verità, ma perché si è contro la verità e qualsiasi verità, anche se non detenuta da una casta. e il laicismo dei nostri giorni, è quello senza verità che ha paura del « sì » e del « no » e che attraverso questi strumenti giuridici, queste parole in libertà, se non come scenario di una possibile commedia e tragicommedia, non dà giuridicamente punti di riferimento essenziali di positivo indirizzo per i soggetti e gli oggetti di questa legge. « di metterla in grado di far valere i suoi diritti di lavoratrice e di madre » ; ecco i consultori, ancora ci torniamo; ma, vedete, il consultorio deve accertare le cose necessarie; si dice che è interdisciplinare; certo è un consultorio che deve avere tutto, con statuti depositati dal notaio. ecco, enti di creazione spontanea e volontaria, il CISA o il CISA alla San Vincenzo de Paoli , che sono segnati l' uno e l' altro da diverse epoche culturali, ma che non sono omogenei. quindi ci si continua a dire « i diritti di lavoratrice e di madre » ; benissimo, tanto, per fortuna, non c' è più in concorrenza la maternità e l' infanzia. « di promuovere ogni opportuno intervento, atto a sostenere la donna, offrendole tutti gli aiuti necessari sia durante la gravidanza sia dopo il parto » . che cosa significano queste parole in una legge? ma, insomma, voi credete che nella nostra legge questo diritto dovere dello Stato e degli enti pubblici all' assistenza durante la gravidanza, dopo il parto, non c' è? state ripetendo male quelle cose che sono già scritte nelle nostre leggi e che non vengono praticate. in realtà, attraverso la legge sull' aborto, state iterando e reiterando l' enunciazione di un' assistenza e di un aiuto alla maternità e al diritto della donna che, attraverso leggi specifiche ed articolate, non siete mai riusciti a realizzare. e questo per dare buona coscienza, perché si possa dire che questo è l' aborto più progressista d' Europa. perché, negli altri posti pagano una tassa, pagano qualcosa? ma scusatemi, qui c' è tutto: c' è anche, appunto, l' aiuto a non volerlo, l' indicazione, la possibilità di leggere le leggi, i regolamenti, magari una specie di... topografia della selva degli enti assistenziali per la madre, il fanciullo, il bambino, e via dicendo. perché mettere tutto questo? a che cosa serve, a quale economia risponde? non basta, nelle leggi, dire che le cose dovrebbero essere in un certo modo perché lo siano! quali strumenti offrite? ci vorrebbe allora una legge nuova sui consultori, nel momento in cui li caricate di queste attese. « quando la donna si rivolge al medico di sua fiducia questi, dopo averla ascoltata, compie gli accertamenti sanitari che ritiene necessari » . questa è una altra perla, Giovanni Berlinguer , Del Pennino : il medico di fiducia deve fare gli accertamenti sanitari che ritiene necessari « nel rispetto della dignità e della libertà della donna » . Del Pennino , Giovanni Berlinguer , se non aveste scritto questo, nella legislazione italiana sarebbe stato autorizzato l' accertamento sanitario senza rispetto della libertà e della dignità della donna! certo, bisognerà andare a dire che è la più europea: si dice al medico che deve rispettare la libertà e la dignità della donna. questo significa, se leggiamo queste disposizioni dando loro credito, che, dal momento che state creando diritto positivo , fino ad ora e al di fuori di questi casi gli accertamenti sanitari potevano essere fatti contro il rispetto della dignità e della libertà della donna. chiacchiere, valanga di chiacchiere, valanga di indicazioni che non fanno altro, ancora una volta, che celare l' inesistenza dell' economia e della moralità di una legge attraverso una selva sempre più vasta di ipocrite evocazioni, nella dimostrazione continua di una impotenza del legislatore, il quale riempie queste pagine di cose inutili, di cose dolciastre, di cose che non hanno senso, che non si possono tradurre in niente. voi avete scritto qui che il medico italiano non deve far conto della dignità e della libertà della donna. il medico « valuta con la donna stessa » : ma che dialogicità! « valuta con la donna stessa e, quando sia opportuno e da lei richiesto... » ; solita osservazione: può essere da lei richiesto e magari inopportuno; « e, quando sia opportuno e da lei richiesto, con il padre del concepito, anche sulla base dell' esito di tali accertamenti,... » . scusate, ma che cosa vuol dire? ho qui delle colleghe forse prevenute contro di noi, non prevenute contro la legge. ce ne sono (non è vero?) di quelle che ritengono che l' UDI fa bene a seguire certe cose. cosa significa questo, allora? donna e medico, con il padre, sono i tre soggetti che valutano » anche sulla base dell' esito di tali accertamenti » (gli accertamenti sanitari) « le circostanze che la determinano a chiedere l' interruzione della gravidanza » ; quindi anche quelle economiche e sociali. con il medico di fiducia, pubblico ufficiale addetto alla valutazione delle condizioni oggettive, economiche, della famiglia e della donna, ed anche di quelle soggettive (anche perché le condizioni economiche possono essere floride ma comunque ritenute invece dalla donna inadeguate a un nuovo figlio). quando tale richiesta sia motivata dall' incidenza delle condizioni economiche, o sociali o familiari sulla salute della donna, il medico la informa.... scusate, ma avete stabilito per legge che questo medico ha nuovi doveri, nuovi diritti? ma è illecito, questo! il medico « la informa sui diritti » : ma gli fate l' esame, al medico, per vedere se conosce bene tutti i diritti della donna, se conosce tutta la legislazione sulla previdenza sociale ? ma stiamo chiacchierando qui per gusto di ostruzionismo, colleghi e colleghe, o sono domande reali, o non è forse un' imprudenza grave che i relatori laici, di maggioranza, ritengano inutile, come i partiti, tutta questa fase di dibattito? forse non c' è un rapporto tra la situazione che viviamo nel paese e le leggi, sempre di questo tipo, che si sono prodotte con la maggioranza di centrosinistra, con la maggioranza di centro, con le maggioranze più tradizionali del 1950, cioè quelle già di compromesso storico , se è vero come è vero , che già nel 1959 il 72 per cento delle leggi votate dal Parlamento italiano lo erano assieme da Pci, Dc e Psi? forse che a questo punto non si dovrebbe pensare che la qualità della legge, al di là degli interessi di parte e della parte, è elemento costitutivo del caos o del non caos o dell' ordine repubblicano o no della vita di un paese? forse che se il fascismo avesse avuto nel 31 le leggi Reale invece che Rocco avrebbe potuto mantenere il suo ordine ho al 19411942, se fosse stato uno Stato alla Reale, cioè con questo tipo di enunciato giuridico, con questa qualità di diritto positivo , con questa chiacchierata continua nella quale, dopo aver stabilito — lo dicevo poc' anzi , colleghi — per legge il rispetto della dignità e della libertà della donna da parte del medico, si stabilisce che il medico — che dovrà fare gli esami, altrimenti come fa? — deve informarla sui diritti a lei spettanti e sugli interventi di carattere sociale? non solo sulle leggi, quindi, non solo sui diritti, ma anche sulle mutue, su tutto quello che a livello di comuni e anche a livello di enti parapubblici e privati e sugli interventi di carattere sociale, nonché sui consultori e sulle strutture socio-sanitarie. la pretesa mostruosa, velleitaria e impotente di creare aziende di questo genere, ritorna: l' avevate per i consultori, la trasferite perfino sul medico privato il quale, a questo punto, oltre ad avere il ragioniere per le tasse e la segretaria per gli appuntamenti, dovrà avere nel suo studio la esperta in diritti della donna, in interventi di carattere sociale e l' elenco degli istituti privati e pubblici o parapubblici che esistono. quando — dite — il medico del consultorio, della struttura socio-sanitaria o il medico di fiducia riscontra (scusatemi, veramente il dubbio di fare l' ostruzionismo in questo caso mi dà fastidio; mi chiedo cioè se senza l' ostruzionismo sarebbe morale svolgere la mia funzione di deputato senza parlare e riparlare di questo) l' urgenza di procedere alla interruzione della gravidanza ..... io non so certe cose: se vi è lo stato di necessità, lo conosciamo; quindi non si parla di questo perché l' articolo 54 del codice penale c' era già prima; pertanto, non c' è bisogno di nulla; poi conosco l' urgenza del parto. ma l' urgenza non derivante dallo stato di necessità, non dell' articolo 54 del codice penale , qual è? e quella della tariffa salata che la donna italiana pagherà al proprio medico di fiducia che rilascia il certificato di urgenza. questa è la legge di Giovanni Berlinguer , la legge di Antonio Del Pennino , la legge che noi, solo per ostruzionismo, stiamo criticando e della quale ci preoccupiamo perché si tratta di una cattiva legge sulla quale, avendo evitato un referendum vincente, andrete ad affrontare un referendum di abrogazione che vedrà da una parte la coalizione di tutte le forze oscurantiste, clericali, antifemminili e antifemministe e dall' altra parte tutti coloro che saranno scandalizzati dalla qualità negativa di un diritto positivo , disordinato, creatore di frustrazioni, di errori, di fallimenti e di cattiva immagine per lo Stato che ha varato questa legge, più, appunto, tutti coloro che in un anno avranno cercato i vostri consultori, Giovanni Berlinguer e Del Pennino , e non li avranno trovati; poi li avranno trovati e dovranno trovare la stanza, e non la troveranno e quindi andranno dal medico di fiducia, o, prima o poi, a comprare il certificato di urgenza, così come si compravano le benedizioni, quando in certe cliniche di lusso invece che di aborto si parlava di aborto spontaneo o di provocato aborto o di altre cose. ma perché non togliere una dizione di questo genere? « se non viene riscontrato il caso di urgenza al termine dell' incontro, il consultorio, la struttura sociosanitaria o il medico di fiducia, di fronte alla richiesta della donna di interrompere la gravidanza sulla base delle circostanze di cui all' articolo 4 » — di cui abbiamo parlato prima — « le rilascia copia di un documento » — e questo mi piace, e ce io ritroveremo dopo — « firmato anche dalla donna » — e non dal padre, nemmeno se è opportuno — « attestante lo stato di gravidanza e l' avvenuta richiesta e la invita a soprassedere per sette giorni, anche al fine di espletare i compiti di cui ai primi due commi del presente articolo » (deve correre a destra e a sinistra, agli sportelli della nostra burocrazia). e termina: « in ogni caso » — come è liberale, donne dell' UDI! come è più liberale di tutte le altre leggi europee, Giovanni Berlinguer e Del Pennino ! — « trascorsi i sette giorni la donna può presentarsi per ottenere la interruzione della gravidanza sulla base » (della sua volontà? no, — certo) « del documento rilasciatole ai sensi del precedente comma presso una delle sedi autorizzate » . a questo punto, cosa troverà e quale donna arriverà a questa sede autorizzata? ecco, la semplice lettura, forse improvvisata, di questo articolo 5 non esige la mobilitazione delle nostre convinzioni di parte, delle nostre convinzioni culturali: ma esiste pure — io penso — uno specifico del legislatore dinanzi all' atto positivo della legge. deve esistere pure un momento in cui si evidenzia questa specificità! deve esistere pure una sorta di unità culturale nel tempo fra i legislatori più opposti come parte politica ! ecco perché, signor presidente , io penso che sia gravemente imprudente andare oltre nell' esame e nel voto dibattimentale di questo provvedimento, per scelta politica del partito socialista e del partito repubblicano , dei relatori per la maggioranza e anche degli altri; per scelta politica del non fare, del non andare, del non tenere veramente un dibattito su questa legge che stiamo per votare. lasciamo pure alla stampa e alla televisione di regime la voglia di dire che qui c' è una caparbia volontà dei radicali, dinanzi ad una legge che è già molto, che è già buona, di ottenere il referendum a qualsiasi costo; che stiamo facendo l' ostruzionismo con i missini, i quali (poverini!) devo dire che tutto fanno e tutto pensano tranne che questo; diamogliene atto: sono bravi, sono allineati, sono forze sussidiarie, come cercarono di essere un po' zuavi pontifici sul divorzio, il 12 maggio 1974. adesso continuano, sia pure con qualche modifica, visto che una parte di loro sono stati promossi ad attori dell' accordo di maggioranza, guadagnando in 24 ore una rispettabilità storica che invece agli altri si nega. dunque, signor presidente , lasciamo pure, a chi ha bisogno di caricaturizzare i dibattiti del Parlamento, dire e scrivere queste cose. noi sappiamo, più andiamo avanti in questa opera, che invece cerchiamo di attivare un momento di creazione, di elaborazione, di formazione della volontà del legislatore che sia comunque un momento di vittoria di tutti sui rischi di una legge pessima, che poi pagheremmo tutti nei suoi risultati, se davvero fosse approvata su questa base. per queste ragioni, signor presidente , io voterò contro, con queste mie particolari motivazioni, questo articolo, ove non fosse emendato. ma mi consenta di dire che la nostra speranza, in questo che chiamate ostruzionismo e che è certo una rigorosissima applicazione delle facoltà e possibilità regolamentari, è (siamo così folli, certamente più folli delle Brigate Rosse !) di ritenere — senza mendicare nulla — che forse qualche lontana possibilità ci sia di introdurre in questa legge qualche modifica grazie a questo dibattito. io mi auguro che non siate davvero tutti convinti che stiamo a difendere posizioni preconcette: compagni comunisti, il vostro referendum sull' aborto lo avrete, l' anno prossimo ; quello che perdete e perderemo insieme. questo lo farete fuori, non vi è dubbio: staremo qui un giorno di più o un giorno di meno, ma questa grande vittoria contro la lacerazione del paese e delle coscienze, che non vi riuscì, per fortuna, ai tempi della legge Carettoni...... che non vi riuscì, cosicché accadde il 12 maggio 1974; questa vittoria, un po' triste, l' avete già guadagnata. e visto che, per quanto noi facciamo, dato che la Dc non fa, in quanto essa parla ma poi acconsente (ed altri tacciono ma acconsentono), a questo punto, dove stiamo andando? signor presidente , quando il collega Rauti annuncia che mi dimostrerà che sono una marionetta della sovversione, io credo che siamo tutti interessati a questa dimostrazione! sarà divertente vedere il collega Rauti guardarsi allo specchio e credere di parlare con Pannella! ma, infatti, il guaio è che tu non ti fai impressione, notoriamente, collega Rauti, ma la fai a tutti noi, semplicemente! certamente, signor presidente . confesso, però, che ho dimenticato quello che dovevo ulteriormente dire, nella sceneggiata del collega Rauti sulla sovversione e sulle marionette. chiedo scusa, sono un po' stanco, come d' altra parte i colleghi, che comprendo. mi limito quindi a ribadire che questi sono i motivi per i quali ci auguriamo sinceramente che nel corso di queste ore venga colta l' opportunità, da parte dei colleghi di maggioranza, di migliorare questa loro legge. perché questa loro legge essi dovranno difendere contro un referendum, che sicuramente ci sarà. e questa, infatti, la strategia in corso per il prossimo anno. e sarà una legge difficilmente difendibile. almeno per questa preoccupazione vogliamo qui rivolgere un appello ai colleghi Del Pennino e Giovanni Berlinguer , ai relatori, alle forze politiche , perché colgano anche essi l' occasione di queste ore per riscontrare se per caso non vi sia qualcosa da migliorare nel testo proposto. e mi auguro che esistano dei colleghi che prendano essi stessi, semmai, l' iniziativa discreta di suggerire questo minimo di attenzione nei confronti di uno sforzo che non mi pare sia soltanto lo sforzo sadico di stancare gli altri, o masochisticamente se stessi , senza alcun costrutto.