Marco PANNELLA - Presidente del Consiglio Maggioranza
VII Legislatura - Assemblea n. 265 - seduta del 12-04-1978
Per le vittime di atti terroristici in Alto Adige
1978 - Governo III Moro - Legislatura n. 4 - Seduta n. 508
  • Attività legislativa

signor presidente , anche se questo emendamento è evidentemente — come abbiamo sentito chiaramente dire ieri sera dal collega Sabbatini — , a differenza di quello precedente, stilato con profonda attenzione ed essenzialità, credo che esso mostri chiaramente, ancora una volta, lo stesso vizio che viene a volte attribuito da questa parte all' altra: non dico dalla sinistra alla destra o dalla destra alla sinistra, dico dall' una o dall' altra ala marciante per l' approvazione di questo progetto di legge . mi chiedo, però, se sia chiaro cosa viene richiesto al medico quando si dice che « l' interruzione volontaria della gravidanza non è punibile quando è praticata al fine di evitare il pericolo attuale » : forse, se avessimo qualche lume in più, potremmo convincerci, ma un pericolo è un pericolo e non so cosa significhi aggiungere la parola « attuale » . e una distrazione? no, perché la dizione di questo emendamento è molto essenziale. dicevo: « pericolo attuale di un danno grave » alla salute della donna. e sottolineo le parole « di un danno grave » , che deve essere « medicalmente accertato e non altrimenti evitabile » . ebbene, noi abbiamo sentito da una certa parte, oltre che dalla nostra, farsi carico delle perplessità di ogni posizione della legge che richiede il non debito dal medico, che richiede dal medico qualcosa che non sia connesso alla sua scienza e coscienza, come dite. e forse connessa alla scienza e alla coscienza del medico la possibilità di stabilire l' attualità di un pericolo rispetto alla virtualità di un pericolo? qui, francamente, fra attualità e virtualità di pericolo di un danno grave alla salute della donna ho bisogno di una specificazione. so che c' è, ma avrei voluto non fornirla io, avrei voluto udirla da parte dei proponenti. questo è o non è un punto di riferimento soggettivo, una legge che sempre indica come punto di riferimento un punto soggettivo? che cosa instaura nella migliore delle ipotesi — vedremo nella peggiore — colleghi proponenti? instaura il medico onesto, liberale e il medico onesto autoritario, il medico onesto non sessuofobo e il medico onesto sessuofobo. se si va a chiedere ad essi di pronunciarsi nella loro onestà e nella loro scienza, il diritto positivo , la legge su questo ci deve dare delle indicazioni che non creino guai a coloro ai quali le vogliamo dare. se ad un medico chiediamo di accertare medicalmente questo, quante risposte avremo? e allora si creeranno i medici del pronto aborto, i medici del non pronto aborto. quanti saranno i medici onesti del pronto aborto e i medici onesti del non pronto aborto? non c' è ancora una volta, la preoccupazione di contribuire all' approvazione di norme di legge che contengano parole legislativamente chiare, comprensibili, laiche, univoche nella loro direzione. la preoccupazione non è questa, ma è quella di riuscire, più o meno surrettiziamente, nel tentativo, illudendosi di difendere dei presupposti ideologici o dei propri fantasmi, o dei fantasmi degli uni e degli altri. si dice: « medicalmente accertato e non altrimenti evitabile » . Bruno Orsini è medico, altri colleghi sono medici: che cosa, se leggessero questo, potrebbero stabilire se non qualcosa che troverebbe con altrettanto rigore una risposta opposta nel loro collega di corso, di università, nella persona con la quale frequentano anche le stesse sorgenti — se voi volete di studio e di scienza? la cosa di cui mi spavento, in particolare, e sulla quale continuo ad insistere, per la quale continuo a dire « no » alle edizioni di questa parte e di quell' altra, è che mi sembra che queste edizioni, che questo tipo di disposizioni di legge siano disposizioni con le quali, come con quelle del codice Rocco — ma più di quelle, perché quelle erano tassative ed impossibili, mentre queste sono, in più, impossibili e non tassative — andiamo a creare un ulteriore imputridimento delle nostre differenze; andiamo non a guardare chiarezze di alternativa nel momento in cui questa legge sarà approvata, ma andiamo ad intorbidare ulteriormente le nostre coscienze, le nostre identità e le nostre immagini. e per questo, signor presidente , che, dopo aver ringraziato profondamente sono in genere polemico, e mi si crede dedito alla polemica; spero che mi si creda adesso non nella polemica — i tantissimi colleghi che esercitano pazienza e tolleranza ascoltandoci come stanno ascoltandoci, dichiaro che voterò contro questo emendamento.