Emma BONINO - Deputato Opposizione
VII Legislatura - Assemblea n. 264 - seduta del 11-04-1978
Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza
1978 - Governo IV Andreotti - Legislatura n. 7 - Seduta n. 264
  • Attività legislativa

l' emendamento 1. 6 può apparire come un emendamento di tipo formale. in realtà noi condividiamo quello che anche lei dice: anche la forma ha un suo contenuto: si tratta di un emendamento, questo, che ha la sua sostanza. proponiamo di sostituire alla leggiadra espressione « interruzione volontaria della gravidanza » quella concreta, un pochino più volgare, se vogliamo, ma usata da chi ne ha bisogno, da chi la pratica, di « aborto » . no, non è solo per maggiore comprensibilità. in realtà si è incominciato a fare una lotta, non per la interruzione volontaria della gravidanza , ma per l' aborto. sì, l' aborto non sarà un fatto fisiologico. certo, chiamarlo interruzione volontaria della gravidanza non lo rende fisiologico, perché — questo è poco, ma sicuro — rimane il fatto che è. allora, se fisiologico non è, comunque esso venga chiamato, fisiologico non diventa. la mia proposta è quella di non usare giri di frasi, anche perché in realtà pare vi sia un certo pudore a pronunciare una parola che pone problemi di lotta e di discussioni che hanno visto impegnato il nostro paese ed il Parlamento per la terza volta, da una parte e dalla altra. normalmente è difficile che le donne (alle quali questa legge è indirizzata, e non ad altri) quando vengono al nostro consultorio ci dicano che hanno un problema di « interruzione volontaria della gravidanza » ; in quattro anni o cinque che mi occupo di questo problema non ho mai sentito una donna usare questa espressione. esse dicono che hanno problemi di gravidanza che non possono, non vogliono, non si sentono di portare avanti: quindi hanno un problema di « aborto » . mi rendo conto che può apparire un emendamento solo formale, ma proprio per questa specie di pudore (e non voglio chiamarlo ipocrisia) sembra che questo problema, che in realtà è centrale nella vita del nostro paese da molto tempo (ed oggi è centrale per la vita del Parlamento, per non andare al referendum), sia imperniato sul tema dell' aborto. perché non ci si facesse velo di niente, vorrei che tutti sapessero che oggi stiamo discutendo di aborto. parlerò poi alla fine anche sul titolo, perché anche questo mi sembra rispecchi un certo tipo di... si! il titolo viene alla fine della legge, collega Preti: proprio alla fine della legge. mi auguro che, per ragioni di semplicità, « l' interruzione volontaria della gravidanza » venga — per favore — chiamata « aborto » , così da renderlo più comprensibile per le donne, visto che saranno loro a dover usare questa legge.