Marco PANNELLA - Presidente del Consiglio Maggioranza
VII Legislatura - Assemblea n. 264 - seduta del 11-04-1978
Politica estera
1978 - Governo II Moro - Legislatura n. 4 - Seduta n. 372
  • Attività legislativa

signor presidente , annuncio il mio voto contrario all' articolo aggiuntivo 2. 01, presentato dall' onorevole Ines Boffardi e da colleghi i quali so che credono profondamente a quello che pro pongono e ai quali faccio quindi l' omaggio doveroso dell' attenzione, del lavoro e via dicendo. io credo, però, che essi non debbano sentirsi prevaricati e che non debbano valutare come irresponsabilità la nostra insistenza nel dire che il ricondurre la donna in tema di sospetta, presunta volontà di interruzione della gravidanza , significa che né voi né noi dobbiamo presumere che ci sia scarsa sensibilità morale in chi si interroga e vuole forse cominciare a percorrere quell' itinerario. questo articolo aggiuntivo non serve, è nostro avviso, la libertà e quindi non serve ad accrescere la responsabilità della donna, non ne serve la serenità. molto spesso la sensazione che una cosa è difficile, non evoluta, impraticabile, spinge la donna a quell' aborto clandestino che ha sicuramente un quoziente — direi — di mantenimento di intenzioni di aborto infinitamente maggiore di quello che dovremo riuscire a far fare all' interno delle strutture pubbliche; quindi, inseriamo la donna in una struttura la cui economia, la cui moralità, collega Boffardi, è chiaramente detta, è benissimo detta. i consultori familiari contribuiscono a garantire il diritto alla vita del concepito, è vero. quando una donna, per difendere il suo diritto a non concepire, deve recarsi in una struttura in cui la moralità, l' economia, la cultura, il volontariato (che è certo importante) porteranno delle donne, delle persone a stare lì, ritenendo che è loro dovere convincere la stessa a non farlo, perché rischia di essere peggio che nazista, rischia di essere assassina, che ne può derivare? noi riusciamo semplicemente, collega Boffardi, a convincerla che in altre condizioni, se il nucleo familiare esiste, la soluzione potrà essere diversa. e come per il divorzio! vedete, ci ritroviamo sempre a dibattere sui soliti problemi. se l' amore esiste, sicuramente il problema del divorzio non si pone o si pone de vincto dalla responsabilità e dalla volontà conseguente quell' amore che esiste. ma, nel momento in cui in un nucleo familiare , signor presidente , si propone il problema gravissimo della risposta all' interrogativo della donna o dello stesso nucleo familiare — « dobbiamo farne un altro? » , « dobbiamo interromperlo? » , « la gente intorno a noi cosa dirà? » , « noi stessi, siamo sicuri? » , — dobbiamo porgere un aiuto reale! noi pretendiamo di rendere un servizio alla coscienza della donna e quindi al suo profondo interrogativo « devo abortire? » , « davvero devo fare questo? » , mentre rischiamo di creare, invece, un ulteriore istinto di difesa, di paura, dinanzi a queste cose. se il nucleo familiare c' è e funziona — lo vedremo per la sedicenne, lo vedremo per i problemi più gravi — la questione non si pone, forse, nemmeno o la si risolve in un modo diverso. ma come invocare, collega Boffardi, la sacralità della famiglia, quella famiglia che nel caso specifico, proprio perché non esiste od è fallita ha provocato determinate conseguenze? come vuole che questa sia di aiuto, perché fino all' ultimo momento esista la possibilità del ripensamento? come vuole tutto ciò, se vediamo sfilare questa galleria obbligata dinanzi agli occhi della donna? il consultorio familiare, la difesa della vita dello zigote, poi dell' embrione, quindi del feto; difenderli anche prima, dal momento del concepimento! poi, nella battaglia, oltre allo zigote, il feto, l' embrione, la famiglia, la famiglia contro la quale si tradisce, l' amore e tutte le altre cose! per questo, con convinzione, magari ritenendo che non aiuti nulla e nessuno, si affermano determinate cose. la idea politica e la convinzione religiosa che esistono nella collega Boffardi non aiutano la donna, non aiutano, in termini di diritto positivo , nessuno. per questo, signor presidente , con convinzione, convinto che questo dibattito — magari ne facessimo di più, anche nel paese! — ci unisca nelle nostre diversità... questi sono momenti, come lo furono certi altri durante il dibattito sul divorzio, nei quali ci interroghiamo tutti, nella nostra umanità. in questi interrogativi si saldano le democrazie, si diventa amici anche con gli avversari, li si comprende! e per questo, signor presidente , che continueremo ad accettare, a subire le impazienze, le incomprensioni, mentre non abbiamo altra convinzione, facendo questa battaglia, che di servire le idee che abbiamo e la nostra unità, che è democratica ed è fatta, a volte, di appassionate divergenze e differenze, che uniscono perché sono nobili, perché sono degne! e per questo che mi scuso, signor presidente , se sono sembrato, per un minimo, andare al di là del seminato della dichiarazione di voto contraria all' articolo aggiuntivo 2. 01.