Marco PANNELLA - Presidente del Consiglio Maggioranza
VII Legislatura - Assemblea n. 244 - seduta del 10-01-1978
1978 - Governo I Moro - Legislatura n. 4 - Seduta n. 82
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

signor presidente , ho sentito esprimere testé dal presidente del gruppo socialista il credito illimitato lusinghiero per lei, signor ministro dell'Interno ) concesso appunto al ministro dell'Interno quando si tratta di assassini avvenuti in situazioni poco chiare. ho udito dire testualmente che lei sarà stato « certamente veritiero nei fatti, signor ministro dell'Interno » ; e siccome ritengo che ogni volta che degli assassinati giacciono sui selciati di Roma e d' Italia, torna ad essere assassinata Giorgiana Masi e poiché so che su quell' assassinio, sul quale vogliamo la verità, chi ha preteso l' indomani di raccontare la verità dei fatti ha mentito ed ha mentito in modo ignobile, dico di non poter affermare, almeno per ora, che quanto è stato detto su quello che è accaduto in occasione di questi assassini è falso, ma certamente non sono affatto convinto che si possa dare per buona la versione sul modo in cui è morto nello scontro con i carabinieri uno di questi tre ragazzi. comunque io, signor presidente , devo, per mia disciplina, dichiararmi sodisfatto o insodisfatto. non sono sodisfatto, anche perché prendo atto che ancora una volta si pretende di speculare sui morti e sugli assassini per chiedere al Parlamento italiano ulteriori iniziative poliziesche e fasciste e attuarle rapidamente. il Governo, incapace e responsabile del caos che abbiamo dinanzi, continua ad ogni morto a chiederci nuove leggi più fasciste ancora, un Governo che ha dalla sua, signor presidente , le leggi del codice Rocco , le leggi che bastavano al fascismo per togliere la libertà ai cittadini, le leggi Bartolomei, le leggi Reale, le leggi Bonifacio e Cossiga, un Governo che ha il « reato di casco » , il reato di pensiero, qualsiasi tipo di reato. è ignobile che, quando poi non c' è un denunciato per casco, perché non ci può essere, quando non c' è un delitto che si è riusciti a prevenire in base all' uso della legge (che viene regolarmente disattesa e non utilizzata) si continui nel triste e tremendo gioco appunto di speculare sui morti per cercare di armare lo Stato di ancor maggiori violenze. non sono soddisfatto perché non è stata data risposta alla domanda centrale della nostra interrogazione. tale domanda infatti era stata rivolta per sapere se il Governo escluda che gli assassinii dei giovani missini a Roma siano gli stessi che assassinano giovani militanti di opposto segno politico. perché non dirci qualche cosa in merito. inoltre la domanda era stata rivolta per sapere se il Governo escluda che tuttora si verifichino nell' amministrazione quelle cosiddette degenerazioni che sono ormai da tutti individuate quanto meno come concause di stragi ed assassini in anni non lontani, in ogni luogo d' Italia e in ogni sorta di aberranti operazioni; se si siano fatti carico di individuare alla fonte la via percorsa dal traffico delle armi e, con droghe mortali, vengono immesse in modo massiccio (ma non per questo individuato) nel mercato nazionale del terrorismo e dei giovani. non una parola di risposta, in questa apparente risposta, a queste domande poste nella nostra interrogazione. per questo che non siamo soddisfatti. signor presidente , io debbo ringraziarla perché è accaduto che, nella direzione opposta rispetto a queste volgari speculazioni politiche, delle quali un momento fa parlavo, questo presidente della Camera , per primo in questo paese, a parte qualche forza politica non violenta, in condizione di estrema difficoltà, ha saputo dare nel momento giusto il segno giusto e d' un tratto abbiamo avuto poi le giuste decisioni del comune di Roma, alle quali plaudiamo. di questo, signor presidente , la ringraziamo profondamente, perché si tratta di un fatto creativo. e per questo che mi auguro che le parole pronunciate dal segretario del MSI-Destra Nazionale siano state sincere. non le abbiamo ascoltate spesso: in questi 30 anni vi siete ascoltati tra di voi. mi auguro che davvero il segretario del MSI-Destra Nazionale possa dire a se stesso di non voler più continuare a seminare il germe della discordia e dell' odio. i nostri compagni giovani (ve ne sono più di quanto non si creda), nelle scuole e nelle università, i ragazzi radicali non violenti , molto spesso irrisi e vilipesi per la loro mitezza (che è la loro forza), sono stati picchiati dai loro compagni perché difendevano l' altrui diritto non solo di vivere, ma di parlare a pieno titolo; sono stati picchiati dai loro compagni fascisti e anche antifascisti, perché dicevano: « è vero che costoro ieri ci stavano sprangando, ma oggi chiedono di parlare e hanno diritto di parlare » . quei giovani radicali sono stati espulsi dalle aule dai compagni che ritenevano che questo non fosse antifascismo. ogni giorno, signor segretario del Movimento Sociale , vi sono aggressioni anche da parte dell' estrema destra , nei confronti di giovani radicali accusati di non so quali colpe. noi conosciamo invece la mitezza e la forza della non violenza dei ragazzi che non hanno bisogno di dimostrare a se stessi la loro virilità o la loro potenza, perché le hanno e sono sereni e tranquilli: non hanno bisogno di provare la loro forza picchiando gli altri. essi hanno forse prefigurato quello stato d'animo e quella presa di coscienza che in questi giorni, grazie non solo al prezzo degli assassinati di ieri, ma anche dei nuovi assassinati (prezzo ugualmente grave), noi stiamo riscontrando ed abbiamo sotto gli occhi. al nostro cordoglio sincero si aggiunge in questo momento una nota di speranza derivante dal fatto che le parole del presidente della Camera (non in quest' Aula: parlo di quelle pronunziate nei giorni scorsi) avranno forse finalmente la forza di dare alle istituzioni quel lustro e quella credibilità che le dichiarazioni del ministro Cossiga ripetute in occasione di ogni assassinio rischiano di toglierci.