Emma BONINO - Deputato Opposizione
VII Legislatura - Assemblea n. 11 - seduta del 11-08-1976
1976 - Governo III Andreotti - Legislatura n. 7 - Seduta n. 11
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , colleghi deputati, signor presidente del Consiglio , con gli altri colleghi radicali, Adele Faccio, Mauro Mellini e Marco Pannella, ci accingiamo a negarle la fiducia, a votare contro il suo Governo. ma io credo che voteremo contro anche a nome di milioni e milioni di compagne e di compagni comunisti e socialisti che non arriveranno sicuramente a comprendere come i loro voti, dati per una vera svolta ed una vera alternativa, sono usati oggi per dare all' Italia un Governo, di soli democristiani, presieduto da lei, (signor presidente del Consiglio , che i compagni ben conoscono, o che conoscono evidentemente meglio dei dirigenti della nostra sinistra. votiamo contro in nome e per conto dei poveri e degli indifesi, che diverranno ancora più poveri e indifesi dalla violenza dello Stato, di classe, dei potenti e dei ricchi. votiamo contro la Seveso morale, contro il deserto di principi e di giustizia che voi rappresentate, che avete prodotto e causato, anche se non deliberatamente voluto. e votiamo contro in nome delle donne, perché esse non le forniscano anche qui quel silenzio come lei ha nella sua replica sollecitato, sia pure con apparenti eleganze temerarie, quel silenzio delle astensioni che i compagni Berlinguer e Craxi le hanno già purtroppo assicurato. votiamo contro in nome dei disoccupati e sottoccupati che aumenteranno, dei giovani che già forniscono il contributo e il primato del 64 per cento al triste vostro esercito della disoccupazione. votiamo contro ancor più, se possibile, in nome dei pensionati, cui lo Stato italiano riserva non solo economicamente, ma addirittura moralmente, un trattamento letteralmente ignobile, crudele, disumano. votiamo contro in nome di un popolo di madri e di figli che ci sono e che verranno, in un mondo dove solamente la ricchezza immeritata garantisce un' esistenza degna di questo nome, e per il resto sono mere per l' assistenza clericale, per il sacco della maternità e dell' infanzia, per l' unica vostra scuola che funzioni veramente fino all' università, che è la scuola della violenza e della sopraffazione, delle istituzioni pubbliche, che dalle Pagliuca alle carceri, ai manicomi, ai ghetti delle borgate voi ci avete in questi anni assicurato. votiamo contro, signor presidente del Consiglio , in nome dei credenti in altro che nel potere, nel denaro, nella violenza, in nome dei credenti che credono nella coscienza e nei suoi misteri, contro il clericofascismo di questo Stato e di questa Chiesa concordataria, contro il Concordato che vi accingete a revisionare e nuovamente imporre al nostro paese, come ella ci ha ora assicurato con la sua replica, in nome della mozione Andreotti-Iotti del 1971 e contro non solamente il nostro avviso, ma anche quello liberale, demoproletario, contro le riserve precise ieri avanzate dal segretario del partito socialista , compagno Craxi. votiamo contro, non ci asteniamo. votiamo contro in nome dei trenta anni in cui avete fondato la Repubblica sul sabotaggio della Costituzione, sul peculato, sulla corruzione sulle stragi di verità, di giustizia e di legalità sulla strage delle speranze e dei diritti delle donne e degli uomini, delle persone di questo paese. votiamo così contro le stragi di Stato , contro i Miceli e gli Henke, contro i Maletti e i De Lorenzo , contro gli Allavena: cioè contro i nomi dell' esercito, che avete voluto voi potenti e prestigiosi, e che sono per lo più bande di felloni e di servi, che vi tradiscono, quando non li compensate come essi credono di meritare. votiamo contro un Governo di classe, indifeso nei confronti dei potenti di ogni risma, contro l' errore drammatico della collaborazione con voi da parte della sinistra, dopo vent' anni riunita nelle sue maggiori componenti ma riunita purtroppo nell' errore. votiamo: in tal modo, contro coloro che hanno difeso il divorzio di classe della Sacra Rota , che difendono nei fatti l' aborto immondo di classe delle cliniche di lusso e delle « mammane » , che hanno imposto al nostro paese trenta, anni di legislazione che viene ingiustamente ancora chiamata fascista: fascista del partito nazionale fascista lo è stata per dieci anni, ma fascista della Democrazia Cristiana e dei clienti laici lo è da trenta. noi siamo solo quattro qui dentro, signor presidente ,...... noi siamo quattro qui dentro, compagno Berlinguer, ma non eravamo affatto presenti qui quando tutti noi lo eravamo solo sui marciapiedi... nelle aule dei tribunali e nelle carceri. siamo in quattro di cui tre in libertà provvisoria: e non avete neanche il coraggio di concedere l' autorizzazione a procedere quando ve lo chiediamo. cercate in futuro di considerarci con più attenzione, magari con meno arroganza. noi rappresentiamo liberamente, nei fatti, quell' armata Brancaleone dei diversi, degli emarginati, degli handicappati, ciechi, sordi o storpi, veri o spirituali, e di oppressi, in cui la maggior parte del paese rischia di doversi ben presto riconoscere. da lì, lì, è la nostra forza. se voi, come temiamo, avrete avuto torto, e noi, come non speriamo, non osiamo sperare, avremo avuto ragione in questa vicenda parlamentare, questo esercito sarà quello che, nella primavera del 1978, vi regalerà la serie di referendum popolari necessaria per cambiare finalmente il volto clericofascista e classista delle istituzioni repubblicane. ella ha citato Montale, signor presidente del Consiglio . è una buona citazione, migliore di quelle canoniche e clericali che sono più omogenee alla sua parte. per meglio aiutarla a comprendere che la durezza di questa dichiarazione non è dovuta a iattanza o a intolleranza, anche noi le risponderemo con un altro verso di Montale: « la meta è difficile ma provarcisi debito » . la meta la conosciamo, è quella dell' alternativa di una politica finalmente dal volto umano. alternativa laica, libertaria, democratica, non violenta, pacifica e pacifista. in una parola, socialista. come contributo dell' antagonista radicale, perché si affermi il protagonista socialista, signor presidente , votiamo contro. contro il suo Governo, contro la astensione dei nostri compagni.