Francesco COSSIGA - Deputato Maggioranza
VI Legislatura - Assemblea n. 477 - seduta del 29-04-1976
Sull'uccisione di un consigliere provinciale a Milano
1976 - Governo V Moro - Legislatura n. 6 - Seduta n. 477
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

signor presidente , onorevoli colleghi , è con vivo sdegno e con profondo raccapriccio che, rispondendo alle numerose interrogazioni presentate alla Camera, riferisco in Parlamento sul delitto avvenuto questa mattina a Milano. di questo crimine, poche ore dopo la tragica sparatoria, non è possibile dare ancora piena e completa relazione, sia per quanto riguarda le motivazioni specifiche, sia per quanto riguarda i colpevoli. è chiaro soltanto, che siamo davanti ad un gravissimo episodio di fredda ed efferata violenza, che si intreccia nella catena di torbidi e altrettanto gravi fatti criminosi, di ritorsioni e di intimidazioni, che sta funestando il nostro paese in un forsennato disegno, di eversione. Milano, purtroppo, è l' epicentro di questo pericoloso, e a volte drammatico, travaglio. i primi rapporti trasmessi da Milano, dove ho immediatamente inviato il capo dell' ispettorato generale antiterrorismo, hanno riferito le informazioni che ora comunico e che sono le uniche di cui io posso assumermi in quest' Aula la responsabilità. questa mattina, alle ore 7,40, l' avvocato Enrico Pedenovi, consigliere provinciale del MSI-Destra Nazionale , è stato ucciso da cinque colpi di arma da fuoco che l' hanno ferito al torace e alle spalle. l' esponente politico è stato immediatamente soccorso all' ospedale Bassini, ma ogni tentativo di salvarlo è stato vano. la dinamica del delitto è stata fino ad ora così ricostruita. l' avvocato Pedenovi è uscito di casa, come di consueto, alle ore 7,40 e si è avviato con la propria auto, una FIAT 128, ad un vicino distributore di carburante in viale Lombardia . mentre gli addetti eseguivano il rifornimento, l' esponente politico è sceso dalla macchina per acquistare all' edicola adiacente due quotidiani. poco dopo è risalito sull' auto e si è allontanato in direzione di piazza Durante . all' altezza del numero civico 70 di viale Lombardia , per ragioni non ancora accertate, l' avvocato Pedenovi ha accostato la macchina al bordo del marciapiede. in quel momento è sopraggiunta una autovettura SIMCA verde con a bordo tre persone di giovane età che hanno affiancato e sorpassato leggermente l' auto del consigliere provinciale. un giovane, di statura alquanto alta e con una folta barba nera, è sceso dalla SIMCA e ha sparato numerosi colpi contro l' avvocato Pedenovi attraverso il finestrino. secondo le testimonianze, l' arma sarebbe stata una pistola di grosso calibro. al termine della sparatoria, lo sconosciuto è risalito sulla SIMCA, che ripartiva velocemente verso piazza Durante . l' auto, rubata nella scorsa notte, è stata poi ritrovata all' angolo di via Porpora . i tre occupanti, che erano a volto scoperto, hanno fatto perdere le loro tracce. le indagini per assicurare alla giustizia i responsabili del crimine sono in pieno svolgimento, con il massimo impegno della squadra mobile, del nucleo antiterrorismo, dell' ufficio politico della questura e dei carabinieri, sotto la direzione della magistratura. l' avvocato Pedenovi non aveva ancora cinquant' anni e lascia la moglie e due figlie. finora non risulta che avesse ricevuto specifiche intimidazioni e minacce da avversari politici. tuttavia, in un opuscolo diffuso l' anno scorso da una organizzazione extraparlamentare, intitolato Pagherete tutto , viene fatto il nome dell' avvocato Pedenovi insieme con quello di altri esponenti del suo partito. non intendo, per il momento, accusare alcuno sul piano giudiziario; ma sul piano morale e politico, io accuso. questo è un linguaggio irresponsabile e provocatorio che può incitare ad uccidere e che comunque, come è dimostrato, concorre a creare un clima torbido di violenza dal quale poi nascono questi orrendi crimini. di fronte all' assassinio di un cittadino sono reazioni spontanee lo sdegno e il raccapriccio. di fronte all' assassinio di un esponente politico liberamente eletto all' assemblea di un potere locale, allo sdegno e al raccapriccio si unisce la più profonda e amara preoccupazione. il delitto è sempre e comunque un fatto esecrabile; ma il delitto politico non si rivolge soltanto contro la persona umana, è anche diretto contro l' ordine democratico e contro la civile convivenza. nessuna ideologia che si muova nell' ambito della nostra Costituzione, nessun legittimo fine politico, nessuna valida motivazione possono giustificare nell' Italia repubblicana un crimine così nefando, che ha tutta l' apparenza di un' esecuzione sommaria. ogni cittadino onesto, ogni uomo libero non può non condannare con estrema e radicale fermezza questo spietato delitto; non può non provare per quanto è avvenuto stamane a Milano una decisa repulsione politica, morale e civile. gli strateghi del terrore debbono sentire vibrata, estesa e implacabile la condanna della nazione. debbono sentire che non vi è spazio alcuno per i loro folli disegni di eversione e di provocazione. accorato, fermo e deciso si rinnova in questo libero Parlamento l' appello che ieri sera il presidente del Consiglio ha rivolto ai cittadini, a tutte le forze politiche e sociali democratiche, perché assecondino in modo costante, coerente e responsabile la opera che il Governo della Repubblica ha intrapreso e intende proseguire con estremo vigore per la salvaguardia della vita civile e democratica del paese. le differenze politiche non mi esimono, anzi mi impongono con maggior forza, di esprimere alla famiglia dell' avvocato Pedenovi e al partito al quale egli apparteneva i sentimenti del sincero cordoglio del Governo e mio personale. ma il Governo non intende fermarsi né al cordoglio, né all' appello, né all' esecrazione: esso, per mio tramite, ribadisce che intende andare fino in fondo nell' azione preventiva e repressiva usando ogni mezzo offerto dalle leggi vigenti. il crimine non deve pagare in nessun caso. e tanto meno in campo politico. l' uccisione dell' avvocato Pedenovi conferma la fondatezza delle preoccupazioni che negli ultimi giorni sono andate via via crescendo con l' affiorare di segni, sempre più inequivocabili, della mobilitazione di alcuni gruppi teppistici e criminali che hanno un solo e unico scopo: esasperare in ogni modo, anche con lo spargimento di sangue, il clima di tensione che si è riacutizzato nel capoluogo milanese. di fronte a tali dissennati e pericolosi propositi, i pubblici poteri non sono rimasti inerti e hanno rapidamente messo in opera tutte le misure possibili per contrastare e scoraggiare, nella maniera più decisa, ogni azione delittuosa. è in questo contesto che si colloca e si giustifica il tempestivo divieto imposto dal questore di Milano allo svolgimento per quest' oggi di alcune manifestazioni in programma nel capoluogo lombardo. ciò è avvenuto non per criteri aprioristicamente discriminatori, ma per scongiurare il grave rischio insito nella concomitanza delle due manifestazioni. nel riferire sull' assassinio dell' avvocato Pedenovi, confermo alla Camera che sono stati identificati e arrestati — in una rapida operazione di polizia, coordinata dalla procura della Repubblica — dieci estremisti di destra, responsabili del tentato omicidio del giovane di sinistra Gaetano Amoroso, proditoriamente aggredito e gravemente ferito a coltellate nella notte di martedì scorso a Milano, insieme con altri due esponenti dei comitati antifascisti. la condanna per questa azione delittuosa, e per tutte le altre che l' hanno preceduta in una pericolosissima spirale di violenza, è ugualmente ferma e decisa. la matrice democratica e antifascista di questo Governo non ammette dubbi o discussioni: le manifestazioni squadristiche, di qualunque colore si ammantino, saranno inflessibilmente e duramente prevenute e represse. in merito alla delicata situazione creatasi a Milano, assicuro nuovamente che ho dato precise disposizioni all' autorità competente perché siano adottati tutti i provvedimenti necessari per la tutela dell' ordine pubblico nelle forme rigorose e severe che il momento richiede. a tal fine sono state rafforzate le forze di polizia , ed altre ancora ne saranno messe a disposizione, se necessario. confermo anche al Parlamento che l' impegno per il rafforzamento dei servizi di sicurezza dipendenti dal ministero dell'Interno , sia sul piano informativo sia su quello operativo, sarà portato rapidamente a termine, così come la piena attuazione delle iniziative, già predisposte, per il massimo coordinamento tra le forze dell'ordine . nel difficile periodo della vita politica e civile del paese, gli italiani sappiano che il Governo della Repubblica intende compiere per intero il suo dovere, perché mai come oggi la difesa della legalità, la tutela dell' ordine pubblico , la salvaguardia della sicurezza interna rappresentano la difesa del regime democratico e dello Stato repubblicano. riferirò al Parlamento ogni altro elemento significativo che sarà possibile raccogliere in merito alla situazione generale dell' ordine pubblico nel nostro paese, alla situazione particolare della città di Milano ed all' episodio dolorosissimo sul quale sono stato chiamato a riferire. Fermo sia il nostro comune impegno, civile e politico, per la legalità repubblicana, per la pace civile, per l' ordine democratico, per l' Italia e per la Repubblica.