Giulio ANDREOTTI - Ministro del Bilancio e programmazione economica Maggioranza
VI Legislatura - Assemblea n. 435 - seduta del 16-12-1975
Bilancio di previsione 1976 e rendiconto esercizio finanziario 1975
1975 - Governo IV Moro - Legislatura n. 6 - Seduta n. 435
  • Attività legislativa

l' ordine del giorno Serrentino 9/4131/6 delinea, in realtà, un programma, o almeno gli indirizzi di un programma, di medio termine o addirittura di legislatura. vi sono alcune osservazioni sulle quali credo sia abbastanza facile convenire, altre sulle quali non si può convenire ed altre ancora che richiederebbero una notevole elaborazione. poiché per altro il Governo sta predisponendo proprio una serie di misure alle quali fa riferimento l' ordine del giorno dell' onorevole Serrentino, pregherei i presentatori di non insistere per la votazione, che sarebbe prematura nei confronti di una valutazione di merito che il Parlamento sarà in grado! di poter dare meditatamente dinanzi ad un provvedimento legislativo che nelle prossime settimane ritengo prima della fine dell'anno — il Governo presenterà alla Camera o al Senato. per quanto riguarda l' ordine del giorno Tremaglia 9/4131/4 (0/4131-tab. 6/14/3), l' argomento che in sede di Commissione fu addotto dal sottosegretario per gli affari esteri , ossia la difficoltà, di delimitare l' ambito di un intervento che potrebbe apparire una interferenza nei fatti interni di un altro Stato, non è un argomento pretestuoso. mi pare che voi l' abbiate molte volte criticato. ognuno dovrebbe tenere lo stesso comportamento nei confronti di problemi analoghi. ritengo inoltre che un atteggiamento di fronte a casi come quelli cui si fa riferimento nell' ordine del giorno debba poggiare, anzitutto, sulla opportunità di non dar luogo a manifestazioni che potrebbero forse dare sodisfazione esteriore, ma non otterrebbero il risultato positivo di migliorare i rapporti tra il nostro Governo e quello dell' Unione Sovietica . in un sistema caratterizzato dal miglioramento di questi rapporti, al contrario, sarà forse possibile conseguire risultati analoghi a quelli delineati nell' ordine del giorno . ritengo che l' esito della conferenza sulla sicurezza europea — che è un punto di partenza e non un punto di arrivo — consenta di impostare i rapporti su quel binario, anziché su basi che sarebbero certamente sterili e non gioverebbero comunque a chi deve essere il beneficiario di queste iniziative. non vorrei confondere sacro e profano, ma desidero dire che in una rivista che ho l' onore di dirigere appare un' intervista di Sakharov in cui egli fa l' elogio del « dopo Helsinki » considerando questa l' unica strada per fare qualche cosa di importante sulla via della distensione. chiudo ora questa parentesi, che non avrei aperto se non fossi stato da lei stimolato. il Governo, per le considerazioni testé svolte, non può accettare l' ordine del giorno in questione. per quanto riguarda l' ordine del giorno Tremaglia 9/4131/5 (0/4131-tab. 6/15/), l' argomento in esso trattato è di grande attualità, anche a seguito della conferenza sull' emigrazione che ha avuto luogo a Roma nella scorsa primavera. vi sono state molte riunioni, dedicate al problema delle rimesse degli emigranti, perché ad ogni soluzione gli organi tecnici hanno contrapposto una serie di controindicazioni obiettive. la stessa liberalizzazione, che apparentemente potrebbe essere di giovamento, di fatto potrebbe comportare un intensificarsi delle manovre speculative. posso assicurare all' onorevole Tremaglia che anche il Governo, proprio nel quadro degli impegni solennemente assunti nella conferenza per l' emigrazione, si è recentemente occupato di questo problema e sarà in condizione , a brevissimo termine, di prospettare delle soluzioni positive nei confronti degli emigranti. accetto dunque come raccomandazione questo ordine del giorno ; anche se mi rendo conto che ciò non rappresenta un modo per uscire dal problema, perché siamo veramente impegnati in questo senso, trattandosi di uno dei punti nei quali si verifica la credibilità dell' impostazione della conferenza per l' emigrazione.