Giorgio ALMIRANTE - Deputato Opposizione
V Legislatura - Assemblea n. 90 - seduta del 26-02-1969
Sulle attività del SIFAR e delle istituzioni militari
1969 - Governo I Rumor - Legislatura n. 5 - Seduta n. 90
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

debbo riconoscere che lo onorevole Bozzi, con la sua consueta maestria, ha preferito — e giustamente preferito — trattare temi polemici nei confronti della proposta avanzata dai partiti della maggioranza piuttosto che sostenere dal punto di vista positivo e obiettivo i temi connessi alla mozione presentata dal gruppo liberale. siccome però ci accingiamo a votare — su richiesta del gruppo liberale — il documento che il gruppo liberale ha presentato, mi si consenta di esprimere rapidamente le ragioni del nostro motivato dissenso. io so benissimo, come sappiamo tutti, per parlare con la schiettezza che è necessaria soprattutto in un dibattito come questo, che la mozione che il partito liberale in questo momento ripropone alla nostra attenzione e al nostro voto risale ad un momento politico diverso: addirittura (non ho potuto controllare se nello stesso testo, ciò che non ha grande importanza, ma certo per quanto riguarda la stessa formulazione di fondo) all' ultima fase della precedente legislatura, quando il momento politico suggeriva, da un certo punto di vista e alla stregua di una certa linea di condotta che l' onorevole Malagodi tenacemente persegue da alcuni anni a questa parte, al partito liberale una manovra politica che, se non era proprio di inserimento, era per lo meno di sostegno o di suggerimento in favore di un Governo che alla fine della scorsa legislatura era ripetutamente costretto a porre la fiducia per evitare l' inchiesta parlamentare . in altri termini, il gruppo liberale, quando concepì la formulazione di questa mozione, la concepì nella certezza che il Governo di allora — o per lo meno il presidente del Consiglio di allora — fosse risolutamente contrario alla Commissione d' inchiesta e quindi nella certezza di potere offrire al Governo di allora, o per lo meno al presidente del Consiglio di allora e ad una parte della maggioranza di allora, una strada di ripiegamento. il presidente del Consiglio di allora non ritenne di seguire il suggerimento cortese che gli veniva da parte liberale. ci troviamo di fronte ad un Governo il quale ha mutato atteggiamento (avremo modo di parlarne più avanti a proposito di taluni emendamenti di nostra e di altrui parte) e, avendo il Governo mutato atteggiamento ed essendo il Governo favorevole alla Commissione d' inchiesta, essendo addirittura la maggioranza proponente in questo momento di una Commissione di inchiesta, la proposta liberale, la tesi liberale, mi sembra abbiano perduto la validità e i fini che potevano avere alla fine della scorsa legislatura, sicché oggi io sono costretto ad esaminarla nel merito e a confrontarla con la proposta di legge di inchiesta parlamentare avanzata dai partiti governativi. a questo punto, onorevole Bozzi, noi siamo costretti a dire che, essendo noi, come abbiamo avuto occasione di dire e come ripeteremo, deliberatamente contrari alla proposta di legge di iniziativa dei gruppi della maggioranza, a maggior ragione siamo contrari alla mozione liberale. perché se per avventura la mozione liberale dovesse essere approvata, i risultati sarebbero ancora più gravi, ancora più pregiudizievoli, ancora più compromettenti per la sicurezza dello Stato di quanto non saranno purtroppo o non sarebbero (voglio ancora usare un condizionale di speranza e di auspicio) i risultati e le conseguenze dell' approvazione della proposta di legge della maggioranza. la dimostrazione non è difficile, onorevoli colleghi del gruppo liberale. in primo luogo, se al posto di una Commissione d' inchiesta nominata nel quadro delle garanzie obiettive che l' articolo 82 offre e che io mi sono permesso di richiamare con particolare insistenza, in sede pregiudiziale, si dà luogo ad una vera e propria — chiamiamola così — indagine, se non inchiesta, affidata ad una Commissione permanente di questa Camera e precisamente alla Commissione difesa, molte fra le garanzie formali e sostanziali che nel quadro del meccanismo dell' articolo 82 sono connesse con le norme e con il funzionamento e soprattutto con la segretezza dei lavori di una Commissione d' inchiesta vengono a cadere. io non penso che si possa ritenere che i lavori di una Commissione permanente di questa Camera, sia pure incaricata di una particolare indagine, possano svolgersi in segretezza. io non penso che ai deputati componenti normalmente una Commissione permanente di questa Camera, sia pure incaricata di una particolare indagine, si possa vietare la normale comunicazione di quello che sarebbe il loro pensiero politico nel corso dei lavori della Commissione stessa. ma c' è di più: mentre il Governo, da noi per questo condannato — e credo che di questa nostra coerenza, pur combattendola, ci si debba dare atto — propone sì una Commissione d' inchiesta, ma la propone in ordine ai fatti del 1964, il gruppo liberale, il quale dichiara di battersi affinché le forze armate non siano intaccate, affinché i servizi segreti non siano intaccati, affinché non sia sconvolto il sistema inerente al funzionamento dei servizi segreti per quanto riguarda l' interno e per quanto riguarda i nostri collegamenti cori l' estero, propone un' inchiesta che abbia origine, quanto all' oggetto, da veri o presunti fatti che risalgono al 1960. non so bene perché — né vorrei capire perché — il partito liberale fa risalire la data per l' accertamento dei fatti veri o presunti fino al 1960, come punto di partenza . forse perché nei primi mesi di quell' anno il gruppo liberale, onorevole Malagodi, fece deliberatamente cadere il Governo Segni, uscendo da una maggioranza di cui faceva parte e dando l' avvio al centrosinistra ed esimendosi da responsabilità dirette di Governo? io non lo so. potrei addirittura affermare che è politicamente di cattivo gusto da parte del gruppo liberale la scelta di questa data di inizio. comunque è una data che arretra l' inizio delle indagini dal 1964 al 1960; ed inoltre io leggo nel testo della mozione liberale che la Commissione difesa, in questo caso, dovrebbe interrogare i presidenti delle commissioni amministrative, i funzionari civili e militari che dagli atti risultino essere stati incaricati dello svolgimento di indagini particolari. sotto quale tutela? con quale garanzia, se in questo caso, come ho ricordato poco fa, non entrerebbe in funzione il meccanismo previsto dall' articolo 82 della Costituzione? leggo che uno dei fini di questa inchiesta sarebbe quello di fornire alla Commissione gli elementi necessari affinché possa valutare se sia stata condotta l' annunciata azione di risanamento dei servizi segreti ; leggo che la Commissione dovrebbe indagare e riferire alla Camera sulle gravi e più recenti accuse rivolte ai servizi di sicurezza da organi di stampa. onorevoli colleghi del gruppo liberale, mi sembra che in questo caso voi siate cattivi servitori della buona causa che voi stessi proclamate, ed alla quale senza dubbio, in perfetta buona fede , vi siete richiamati quando polemicamente avete parlato, nel corso di questo dibattito, contro l' atteggiamento del Governo e della maggioranza. pertanto, gli stessi motivi che inducono il gruppo del Movimento Sociale Italiano a contrastare la proposta della maggioranza governativa , e se mai più validi motivi, dal punto di vista costituzionale, dal punto di vista politico, e, vorrei dire, dal punto di vista del costume, ci inducono a votare contro la mozione liberale.