Giorgio ALMIRANTE - Deputato Opposizione
V Legislatura - Assemblea n. 160 - seduta del 10-08-1969
1969 - Governo II Rumor - Legislatura n. 5 - Seduta n. 160
  • Comunicazioni del Governo

signor presidente del Consiglio , dal venerdì alla domenica il centrosinistra ha vissuto una specie di settimana santa con il conto alla rovescia. sembrava risorto con il suo discorso di venerdì, è stato crocifisso, morto e seppellito con i successivi discorsi degli esponenti della sua maggioranza, una maggioranza che le restituisce il titolo ma non l' autorità, non la dignità, non il prestigio, non le funzioni stesse di presidente del Consiglio . li abbiamo uditi insieme. i socialdemocratici hanno motivato il loro sì con discorsi di opposizione; i socialisti hanno parlato in favore di un futuro, ipotetico governo per motivare il sì all' attuale Governo, definito da essi stessi precario e interlocutorio; l' onorevole La Malfa ha parlato male di tutti i precedenti governi e dell' attuale per motivare la politica di permanenza del partito repubblicano al livello di maggioranza. il bello è che hanno tutti ragione. hanno ragione i socialdemocratici quando denunciano il mercanteggiamento di voti con i comunisti, all' ombra del centrosinistra, per leggi determinanti; hanno ragione i socialisti quando ribattono che in tal caso malissimo fanno i socialdemocratici ad appoggiare un Governo al cui centro stanno i mercanti nel tempio, vale a dire gli esponenti della sinistra della Democrazia Cristiana ; ha ragione l' onorevole La Malfa quando denuncia il penoso fallimento della sinistra laica. ha torto soltanto lei, onorevole Rumor, e ce ne dispiace, perché ha dimenticato un detto del principe di Metternich, il quale insegnava che l' alleanza fra l' uomo e il cavallo è un' ottima cosa, ma non per il cavallo. altri, drammaticamente, possono sostenere che sul cavallo di questo Governo salgono i cavalieri dell' Apocalisse; altri possono affermare che sotto il sedile su cui, come garbatamente diceva ieri l' onorevole De Marzio , ella ha collocato il cappello per il posto provvisorio di presidente del Consiglio , vi siano cariche di tritolo. io mi limito ad osservare che sul suo cavallo, onorevole Rumor, è salito il caos, rappresentato da quella specie di « armata Brancaleone » di cui ella si è posto alla testa: uno strano esercito, i cui guerrieri hanno tali e tante intelligenze con il nemico che il campo di Agramante, al confronto, era un modello di compostezza e concordia. le hanno abbattuto il muro della fortezza e non le consentono neppure quel modesto e fragile steccato che era la delimitazione della maggioranza; e, dinanzi alla tenda del comando, non sappiamo se a guardia o avanguardia dei sopraggiunti infedeli, stanno gli uomini della sinistra democristiana, gli « aclisti » , i sindacalisti in foia di ricongiungimenti con la Cgil. ci sembra, onorevole presidente del Consiglio , che ella abbia una sola risorsa per salvare il suo esercito: ordinare la carica ai 55 sottosegretari; ma è una modesta risorsa nei confronti della situazione di imbrogli in cui si è cacciata la Democrazia Cristiana per non aver avuto il coraggio di ricorrere, in una situazione simile, al corpo elettorale . l' onorevole De Martino , a proposito di elezioni, ha dato atto ieri alla destra — e lo ringraziamo — di un suo disegno coerente. a nostra volta, invitiamo l' onorevole De Martino , i socialisti e tutte le sinistre ad essere coerenti e, se ci si consente, « loici » . nel 1964 e dal 1964 in qua il fronte della sinistra ha accusato la destra di voler ricorrere a colpi di Stato per forzare la situazione. adesso il fronte delle sinistre accusa la destra di voler ricorrere a consultazioni popolari per forzare la situazione. ciò significa, secondo logica, che dal 1964 al 1969, cioè negli anni del centrosinistra organico, si è costituita secondo gli esperti del fronte delle sinistre una opinione pubblica alla quale la destra può rivolgersi sperando di ottenerne i favori in caso di consultazioni elettorali. cioè, la destra, da fatto occasionale, sporadico e magari anticostituzionale di vertice, secondo il giudizio autorevole del fronte delle sinistre, è diventata un fatto popolare. bene, ne prendiamo atto, e prendiamo atto con sodisfazione che cinque anni di centrosinistra organico sono serviti a popolarizzare le nostre posizioni. a questo riguardo, abbiamo qualche rilievo interessante da fare nei confronti degli atteggiamenti del partito comunista in Aula e degli atteggiamenti del partito comunista fuori Aula, sulle colonne dell' L'Unità . i comunisti, per scongiurare la minaccia di una consultazione elettorale anticipata, si sono richiamati ai fantasmi di Genova 1960, ed hanno dato luogo in quest' Aula, anche poco fa, attraverso la dichiarazione di voto dell' onorevole Macaluso, a pesanti attacchi nei confronti del Capo dello Stato . singolare l' atteggiamento del partito comunista che nel 1960 attacca l' allora presidente della Repubblica Gronchi, che nel 1964 attacca e ingiuria l' allora presidente della Repubblica Segni, che nel 1969 attacca e ingiuria l' attuale presidente della Repubblica , onorevole Saragat. è singolare l' atteggiamento del partito comunista , il quale cerca di stabilire contatti o addirittura accordi in prospettiva a livello di Governo, e si colloca sempre in antitesi — talvolta sferzante, ingiuriosa, anticostituzionale — a livello dello Stato. è un atteggiamento interessante e rivelatore che noi sottolineiamo, così come, avendo l' onore di parlare — l' onore e al tempo stesso il rammarico per i motivi che hanno portato alla mia scelta — per la prima volta in quest' Aula come segretario del Movimento Sociale Italiano , debbo dire ai colleghi comunisti che i troppo frequenti richiami a Genova 1960 sono per lo meno imprudenti da parte loro. anzitutto perché la saggezza avverte che la storia non si ripete mai, e neppure la cronaca, negli stessi termini e che anzi di solito ciò che una prima volta si è verificato in termini di tragedia, colleghi comunisti, la seconda volta, da parte vostra, potrebbe verificarsi in termini di caricatura e di ridicolo. e poi, per avvertire a bassa voce, senza alcuna presunzione, senza alcuna forzatura di toni, senza alcun intento provocatorio, in quel rispetto delle leggi di cui in un quarto di secolo crediamo anche noi di aver dato modestamente esempio nella difficile, travagliata situazione in cui ci siamo sempre trovati, per avvertire — dicevo — che, se c' è una piazza di sinistra, c' è una piazza di destra; cioè per avvertire che non abbiamo alcuna intenzione di subire posizioni, impostazioni ricattatorie da qualsiasi parte vengano. chiediamo al presidente del Consiglio di essere veramente inflessibile, come egli ha garantito di voler fare, nella tutela dell' ordine, del vero ordine, che posa sulla giustizia, nella tutela della legge uguale per tutti. noi crediamo di essere cittadini rispettosi della legge uguale per tutti. chiediamo che i rigori della legge vengano applicati nei nostri confronti, a cominciare dai parlamentari, qualora alla legge uguale per tutti non ottemperassimo; ma se per avventura — onorevole presidente del Consiglio , ci consenta l' ombra del dubbio — il Governo dovesse dimostrarsi ancora più debole dei governi precedenti, data la sua composizione che indubbiamente lo può porre in condizioni di debolezza, se questo Governo dovesse dimostrarsi debole quanto i precedenti, prenda atto il Governo e prendano atto i colleghi di ogni parte del Parlamento che il Movimento Sociale Italiano intende che le posizioni dei cittadini e soprattutto le istanze dei giovani che amano studiare, dei lavoratori che amano lavorare e dei datori di lavoro che amano produrre saranno difese a tutti i livelli nella misura in cui potremo farlo, ma con estrema decisione dagli uomini, dalle organizzazioni del Movimento Sociale Italiano . la sua replica di stamane, onorevole Rumor, come sempre garbata, non mi sembra abbia introdotto elementi nuovi di valutazione. mi permetto di fare qualche considerazione relativamente al problema dell' Alto Adige perché non sfugga all' attenzione dei colleghi l' estrema gravità, signor presidente , di una sua affermazione. ella si è pesantemente contraddetto quando da un lato, rispondendo all' onorevole De Marzio , ha ricordato che nel 1966-67 il Parlamento aveva dato degli orientamenti di carattere molto generale (direi molto generico) in ordine alle trattative, e non al contenuto delle trattative, con l' Austria per l' Alto Adige ; ma subito dopo ha informato i colleghi della Sudtiroler Volkspartei che essi saranno preventivamente ragguagliati — questo è il punto, signor presidente del Consiglio — circa il contenuto degli accordi che, a quanto ella ha fatto intendere, sono stati, per lo meno a livello tecnico, praticamente raggiunti. noi non accettiamo, e crediamo non vi sia alcun settore di questa Camera, quale che sia la sua posizione in ordine al merito, al contenuto, ai fini di una soluzione del problema altoatesino, il quale possa accettare che in questa Camera vi sia un gruppo parlamentare comunque rappresentativo di minoranze etniche e linguistiche: e si tratterebbe in questo caso di un gruppo scarsamente rappresentativo in relazione ai 54 milioni di cittadini italiani che vivono questo problema in qualunque parte d' Italia essi vivano, anche perché in Alto Adige lavorano italiani di ogni parte d' Italia per dare fecondità e ricchezza a quella regione, una fecondità e una ricchezza che le sono state apportate quasi esclusivamente dal lavoro italiano, altrimenti saremmo ancora al maso chiuso (mi rivolgo ai settori di sinistra i quali si riempiono volentieri la bocca di contenuti sociali e dimenticano i contenuti reazionari di posizioni che per motivi esclusivamente politici essi vanno difendendo). non vi è settore di questa Camera, dicevo, che non possa non reagire insieme con noie ci auguriamo che così sia — di fronte agli atteggiamenti di un Governo che continua a trattare con un gruppo parlamentare su un problema di grande rilevanza nazionale, ignorando il Parlamento e non informandolo preventivamente. in questa sede, signor presidente del Consiglio , che il nuovo ministro degli Esteri (a questo proposito una sola osservazione, una sola battuta: abbiamo 55 sottosegretari, però d' ora in poi risparmieremo gli interpreti perché con l' onorevole Moro agli Esteri gli stranieri comprenderanno tutto ciò che gli italiani finora non sono riusciti a comprendere), è in questa sede, ripeto, che si devono portare preventivamente i ragguagli e le informazioni; la sede nella quale, per lo meno dopo anni il presidente della Commissione dei diciannove deve essere invitato a riferire è questa, non la stanza separata dove si svolgono le trattative con i signori della Sudtiroler Volkspartei . signor presidente del Consiglio , quanto al resto — ella lo sa meglio di me — il suo discorso di replica non ha portato alcun nuovo elemento di valutazione e non potrei far altro che ripetere ciò che brillantemente ha dichiarato, a nome del nostro gruppo, l' onorevole De Marzio . voglio esprimermi con un giudizio conclusivo. i precedenti due governi monocolori di attesa, dei quali l' onorevole De Marzio l' altro giorno ha parlato, presieduti dall' onorevole Leone, hanno vissuto la loro breve e grama vita all' insegna della pausa di meditazione a livello di Governo e a livello di partitocrazia. mi pare che in questo caso ci siano le premesse e le condizioni per una pausa di meditazione a livello di opinione pubblica ; ed è questo che ci auguriamo. se il conferire il battesimo e l' estrema unzione contemporaneamente a questo Governo, dovesse rappresentare un viatico per una pausa di meditazione sia pure estiva o autunnale di opinione pubblica , noi ne saremmo lieti. a noi pare che la pubblica opinione (mi riferisco agli ambienti politici, agli ambienti giornalistici) abbia in questo momento due grossi elementi di valutazione, obiettiva e positiva, e in un certo senso (se vi è il definitivo in politica e scarsamente può esservi) definitiva: elementi di valutazione sul centrosinistra, elementi di valutazione sulla crisi del mondo comunista: elementi di valutazione sul centrosinistra, che, senza alcun dubbio, è giunto a fase di decomposizione, centrosinistra che ha in questo ultimo, rabberciato, Governo la sua ultima espressione. non sappiamo ancora che cosa avverrà dopo; sappiamo per certo, specie dopo le dichiarazioni svolte ieri e dall' onorevole Ferri e dall' onorevole De Martino , che dopo questa pausa di meditazione di opinione pubblica , non si tornerà al centrosinistra. si tratta, infatti, piuttosto, di una pausa di meditazione relativa alla crisi del mondo comunista. a questo proposito, devo dire che si è parlato molto poco o non se ne è parlato affatto (e se ne è dimenticato il presidente del Consiglio ) degli applausi di Bucarest. signor presidente del Consiglio , onorevoli colleghi , gli applausi di Bucarest (estate 1969) sono molto più importanti dei fischi di Praga (estate 1968). ai fischi di Praga, edizione 1968, il partito comunista , sia pure dialetticamente, pretestuosamente, con un' abilità strumentale che noi non abbiamo mai contestato ai dirigenti del partito comunista , ha potuto rispondere qualcosa, ha trovato dei paraventi dialettici; ma agli applausi di Bucarest, edizione 1969, il partito comunista non può rispondere nulla. abbiamo udito poco fa l' onorevole Macaluso tuonare contro l' imperialismo occidentale. che dicono i comunisti di fronte agli applausi dei lavoratori rumeni, di fronte agli applausi di oltre cortina a colui che viene definito, a torto o a ragione, il capo dell' imperialismo mondiale, il capo dell' imperialismo occidentale? quale revisionismo è possibile all' interno del partito comunista o del mondo comunista? quali lieviti di novità, quali nuove interpretazioni possono derivarci dal partito comunista , dal mondo comunista, di fronte ad una realtà di questo genere — che è più avanzata, non cronologicamente ma quanto ai contenuti — di cui tanto si parla e di cui in verità poco si parla, della tragedia cecoslovacca di un anno fa? quando dal mondo comunista partono i fischi nei confronti dei dirigenti, siano essi di Praga o di Budapest, si può dire che quei dirigenti hanno sbagliato. ma quando dal mondo comunista partono gli applausi nei confronti del capo degli imperialisti, del capo degli anticomunisti, si deve dire che il mondo comunista ha sbagliato e che ad Occidente c' è la civiltà. si pone, quindi, una scelta di civiltà. noi pensiamo che questa pausa di meditazione debba servire agli italiani per una scelta di civiltà in senso polemico e contestativo, cioè in senso anticomunista, in senso positivo e costruttivo, cioè alla ricerca di contenuti nazionali, europei, sociali ed economici, validi per un larghissimo schieramento di opinioni. di tale schieramento di opinioni, senza presunzione, il Movimento Sociale Italiano ritiene — e cercherà di dimostrarlo — di poter essere un elemento pilota. sicché, signor presidente del Consiglio , noi riteniamo che i nostri voti lealmente contrari la onorino più dei voti ambiguamente o contraddittoriamente favorevoli della sua posticcia maggioranza.